Dopo aver ispezionato ben cinque negozi d'abbigliamento diversi, Christal ha deciso di fermarsi in quest'atelier al secondo piano per curiosare un po' fra la moltitudine di capi sistemati ovunque nel piccolo locale. Non trovo fastidioso camminare a lungo per il centro commerciale, almeno non più del fatto di trovarmi da ben un'ora dentro ad un camerino a provare un vestito dopo l'altro. Molto probabilmente lo shopping non mi piace proprio perché i vestiti vanno indossati, e a forza di togliere e mettere abiti non riesco a non stufarmi.
《 Christal per favore adesso basta. Non ne posso più. 》 supplico l'amica, fuori dal camerino che occupo.
Non sentire alcuna risposta mi preoccupa, prego che non sia andata di nuovo alla ricerca del centesimo vestito da farmi provare. Mi sfilo dal corpo il corto abito color panna, con un corpetto dallo scollo a cuore e un'ampia gonna leggermente rigida la quale da un leggero tocco di pomposo. Nella sua semplicità, l'abito è carino, ma è troppo corto per i miei gusti. Gli ultimi vestiti che Christal mi ha portato, definirli corti non è abbastanza; era un miracolo se riuscivano ad arrivare fino a metà coscia; compreso questo che sto rimettendo accuratamente sulla gruccia dopo averlo finalmente tolto.
《 Christal ci sei? 》 domando rivolta alla pesante tenda verde scuro, sperando che dalla parte opposta ci sia l'amica.
Per la seconda volta il silenzio risponde alla mia chiamata, facendomi comprendere che Christal mi ha dato buca, scaricandomi in questo piccolo spazio sporco riempito solo da un piccolo cubo su cui ho poggiato i miei vestiti e la borsa. Ripongo l'abito color panna insieme a quelli già provati, e ovviamente scartati. È inutile quanto mi sforzi per farmi piacere un abito, le gonne rimarranno sempre le mie nemiche, facendomele odiare sempre più, giorno dopo giorno. Sinceramente, non capisco il mio rancore verso questo tipo di stile; forse ne sono rimasta segnata quando ero piccola, ogni volta che indossavo una gonnellina, i bambini a scuola mi facevano dispetti come alzarla e ridere di me. O forse semplicemente perché le odio e non credo mi si addicano. Sono sul punto di rivestirmi, quando a un tratto, la tenda viene aperta con uno scatto fulmineo, lasciandomi disorientata per qualche attimo. Con un sorriso raggiante, come se avesse scoperto un tesoro nascosto, Christal sbuca da dietro la tenda in velluto scadente con tra le mani un altro abito, stavolta però nero.
《 Questo è quello buono! 》 grida entusiasta, sentendo la stessa frase per la decima volta da quando abbiamo messo piede qui dentro.
Ci metto una buona manciata di secondi per rendermi conto di quello che sta succedendo. Con l'aiuto di una coppia di ragazzi che in quel preciso istante passa davanti al nostro camerino, e grazie al tono alto e stridulo della voce di Christal il quale non passa di certo inosservato ai giovani, la coppia si ferma incuriosita dagli schiamazzi guardando proprio nella nostra direzione. Vedo il ragazzo fermarsi di colpo e osservarmi ammaliato, come se avesse visto una rara specie di qualche animale; invece la ragazza, mi lancia sguardi infuocati per poi rivolgersi al compagno, il quale non le presta la minima attenzione. Mi chiedo il perché della loro reazione, e dopo essermi vista allo specchio, capisco tutto. L'unica cosa che indosso è la biancheria intima color cipria, e la tenda del camerino è completamente aperta.
《 Christal chiudi! 》 urlo imbarazzata, cercando di coprirmi con la larga maglia in felpa blu che stamattina ho tirato fuori dalle viscere del mio armadio in camera.
Velocemente tiro la tenda rinchiudendomi nello stretto posticino del camerino, ma prima di nascondermi, vedo la ragazza dai capelli corti e chiari tirare uno schiaffo al ragazzo rimasto ancora con gli occhi fissi su di me. In questo momento, rimarrei volentieri tutta la giornata circondata da queste quattro mura di plastica e tessuto per sparire dalla faccia della terra. Velocemente mi rivesto, e in un batter d'occhio, sguscio fuori dallo stanzino a testa bassa spingendo Christal via dai sette spogliatoi in fila con la medesima tenda in velluto.
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Rebirth
FantasyPrimo volume della saga "Rebirth". "A volte la realtà nasconde dei segreti. Se siano buoni o cattivi, spetta a te decidere." La mia vita era simile a quella di una qualunque altra sedicenne, o quasi. Dopo quella notte però, tutto cambiò. Dovetti ri...