-Cal
-"Oh ma che cazzo Cal, vuoi farmi morire di spavento"-
Sibilò la ragazza a cui stava per prendere un infarto con tono feroce.
-️Dovevo toglierti da lì, in Italia non ti insegnano a non spiare le persone?-
-"A te non insegnano a farti i fatti tuoi?-"
Quelle parole mi rimbombarono in testa, e fecero male, al cuore, allo stomaco, alla memoria.
*Flashback*
Ero accovacciato dietro all'albero del giardino di casa, immerso nei miei pensieri...era primavera e il vento passava leggermente tra i miei capelli, stavo bene, ma non abbastanza.."
Sentii il cancello dello steccato aprisi, e quel cigolio mi fece tornare alla realtà. Un pò più avanti a me c'era mia sorella Abigail, appoggiata con la testa al muro del prefabbricato, con una sigaretta accesa. Era andata via di casa qualche settimana prima, era scappata per una lite con la mamma, e a vederla lì, quasi non ci credevo che fosse viva.
-Abigail- le corsi incontro e le presi la sigaretta
-Cal? Non dovresti essere a scuola?-
-È quello che dovresti fare anche tu sai!- le urlai contro.
-Sparisci per settimane, non ti fai sentire, poi prendi e torni a casa, stai uno schifo e fumi pure ! Non ti hanno insegnato che la famiglia non si abbandona? !!- ero nervoso e arrabbiato per ciò che aveva fatto.
-E a te non insegnano a farti i fatti tuoi? Non ritorno a casa tanto. Quindi rassegnati. Addio- non mi diede il tempo di risponderle e scappò via. Da li non la rividi per molto. E quelle parole, che sentii adesso dopo tanto mi parvero dette con la voce di Abigail, i miei occhi si riempirono di lacrime che provai a trattenere, ma non riuscii.
-Cal, va tutto bene?-
*Fine Flashback*
Ritornai alla realtà e mi accorsi di essere ancora davanti alla ragazzina schiacciata contro l'armadietto.
Non le risposi e scappai, con gli occhi che bruciavano, e il cuore che batteva così forte da farmi credere che sarebbe esploso da un secondo all'altro.
Raggiunsi la macchina e corsi a casa.
Ore 14:20
Ero sul mio letto, rannicchiato, singhiozzavo e qualche volta gemevo il nome di mia sorella. La casa era vuota.
Mi passò in mente il mio passato in un lampo, e rividi tutti quei momenti, stavo rivivendo tutta quella frustrazione.
Mi padre era un ricco avvocato, mia madre una casalinga molto occupata e mia sorella una semplice bimba di 11 anni, io ne avevo 12 ️allora. Un giorno mio padre se ne andò di casa per lavoro, scegliendo di abbandonarci, scatenandoci addosso una serie di debiti. Mia madre dovette lavorare molto per mantenerci. Faceva quattro lavori. Era spesso stanca e debole. Cadde in depressione. E non ne uscì più. Dovevo portare avanti io la mia famiglia così a 14 anni decisi di andare a scuola la mattina e lavorare il pomeriggio in un piccolo bar.
Un giorno Luke mi trovò, avevamo la stessa età.
Era troppo avanti con la mentalità,e troppo indietro con gli anni. Diventammo molti amici, quasi fratelli, rubavamo e portavamo a casa parecchi soldi.
Dopo due anni, quando noi ne avevamo sedici e mia sorella quindici, loro due si innamorarono e ben presto si sarebbero messi insieme. Io e la migliore amica di Abigail, che per lei era come una sorella, ci frequentavamo, e sentivamo che era già vero amore. Si chiamava Hay ed era perfetta. Una sera ci eravamo ubriacati tutti e quattro e Luke decise di portare a casa Abigail in moto, io feci lo stesso con Hay, non ci rendevamo conto del pericolo a quell'età. Ci fu un incidente e Hay morì.
Abigail ne uscì con qualche botta e una distorsione del polso.
Io e Luke avevamo fatto un danno, irreparabile.
Luke si prese tutte le colpe e finì in prigione per un anno durante il quale mia madre ricadde in depressione e non ebbe più il coraggio di guardarmi in faccia, Abigail scappò di casa e io rimasi solo. In un mondo troppo piccolo per contenere il mio dolore. Avevo perso tutto, il mio amico, l'amore della mia vita e la mia famiglia.
Un anno dopo quando avevo 17 anni Luke uscì di prigione e non ci guardammo neanche più in faccia, e mia sorella la rividi solo nel momento dell'Addio,quello che mi passò per la mente poco prima.
Tornai al presente, su quel letto dove ero coricato a consumarmi e a piangermi addosso. Non c'è la potevo fare.
Pensai ancora una volta ad Abigail, al fatto che il dolore per aver perso Hay era così forte che affogò tutto nella Cocaina.
Venni a conoscenza di ciò che faceva Abigail solo perché una volta, la vidi, per caso, la vidi drogarsi, andare in overdose e poi la vidi sparire in un centro di disintossicazione trasportata da due dottori poi basta. Finì così.
Non riuscii ad andare avanti, pensavo solo al mio passato e faceva male, troppo... chiamai Ash. Lui mi è stato vicino in quell'anno dove avevo perso tutto. Mi trovò in un bar, cominciò una rissa con due stronzi e lui mi aiutò. Da lì diventammo inseparabili.
-Ehi amico- dissi piangendo.
-️Dimmi tutti bro- disse lui in modo rassicurante.
-Puoi venire da me?-
Ci fu un po di silenzio poi la voce dall'altro capo della cornetta rispose
-5 minuti e sono li-
Sorrisi e lo aspettai con ansia.-Ash
Cal mi chiamò, aveva una voce flebile, come se avesse pianto. Decisi di precipitarmi da lui, e durante il viaggio in moto, mi passò per la mente un ricordo.
*Flahback*
Ero in un bar, un ragazzo stava bevendo come una spugna, e due tipi cominciarono a provocarlo.
Era in difficoltà e stava malapena in piedi.
Mi avvicinai a lui e cercai di aiutarlo e anche se alla fine quei due ci fecero il culo, ne uscimmo insieme e da lì non ci staccammo più.
Migliori amici, credo si potesse definire così. Ecco ciò che eravamo.
*Fine flashback*
Arrivai da lui, che mi accolse a braccia aperte e mi spiegò tutto.
-Oh Cal, ora è passato, certo è un passato mai passato ma non ha importanza.- lo consolai.
Parlammo un po e quando smise di piangere io aggiunsi
-Ora devi spiegare a Nicole il motivo della tua fuga-
Il ragazzo annuì e insieme decidemmo di andare a casa sua, visto che non avevamo il numero di telefono.
Arrivammo a casa sua con la macchina di Cal.
E lei ci aprì la porta quasi sorpresa.-Nicole
Aprì la porta e mi ritrovai Cal e Ash davanti, fu strano.
Mi spiegarono tutto.
Il motivo della fuga, il passato di Cal e il motivo per cui Cal mi scostò dagli armadietti della pomiciata di Luke poche ore prima.
Rimasi scossa dal passato di Cal, il mio non era così tragico {grazie a Dio} e credo nemmeno quello di Ash..così spero...ma tutti e due stavamo male per lui
-Ecco ..- disse Cal
-I segreti di Luke devono rimanere segreti, a lui non piace che si sappia in giro ciò che fa.. Sarebbe diventato violento se ti avesse visto.-
Violento? Mi fece paura quella parola..non capivo...
-️Scusa Cal, ma avevo capito che te e Luke non vi parlavate.. Come mai a scuola si?-
Cal mi guardò per un pò poi aggiunse -Non ci piace dare spettacolo, molti sanno ciò che è successo in quegli anni, e il passato deve rimanere sepolto, quindi facciamo finti sorrisi e saluti, ma se avessimo avuto l'occasione di ucciderci l'avremmo già fatto-
Ci fu silenzio. Poi una porta si aprì e Luke entrò in casa.
-Luke?- dissi io
-Ragazzina- mi venne incontro e mi salutò.
Io fui un po fredda...non riuscivo più a guardarlo sotto la stessa luce..non dopo quello che avevo sentito.
Lui se ne accorse, ma non disse nulla.
Cal andò verso la porta e quando Luke lo vide si infuriò.
-Che cazzo succede, perché quello è in casa mia? Che avete fatto?-
Cal si bloccò ma non rispose.
-Niente Luke, calmati è venuto solo a salutare ..- dissi io cercando di tranquillizzarlo, ma quando arrivò anche Ash le cose non migliorarono.
-️Cos e?? Una cosa a tre ??!! Bene ci mancava questo!- urlò Luke.
-Senti amico, abbiamo solo parlato d'accordo ? Vedi di calmarti- ringhiò Ash.
-A domani Nicole- mi salutò e insieme uscirono mentre Luke corse in stanza ghignando e sbattendo porte. Imprecò un paio di volte e poi ci fu silenzio in casa.------------------
Spero questo capitolo vi piaccia geeenteeee💕😌
Ehm si altri passati dei personaggi verranno presto fuori Yeah :3
Seguitemi su intagram se volete.
Mi chiamo aseaofnothingSciauuu❤️

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"Remember Me"|| Luke Hemmings
Lãng mạnWe find love in hopless places {Avvertenza: Presenti due 'Abigail' nella storia, Abigail Breslin (bionda) e Abigail Hood (rossa) cercherò di distinguerle il più possibile}