ѕσмє кιиđ σf мåđиєѕѕ

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-Luke
Arrivai a casa, e durante tutto il viaggio di ritorno ripensai agli strani rumori che avevo sentito vicino agli armadietti prima di uscire da scuola.
Aprì la porta del casolare ,con la testa ancora immersa nel mio pensare, quando vidi Cal uscire dalla stanza della Nicole. Quell'idiota era ancora in casa mia?! Non ci doveva più mettere piede. Andai su tutte le furie e lo puntai con aria feroce, cercai di trattenermi, ma poi uscì anche Ash da quella stanza e i miei pensieri viaggiarono in posti che non volli più ricordare.
Esitai urlando contro Cal, poi urlai contro la ragazzina -oh ma Cos è, una cosa a tre?!!- vidi il degrado nei suoi occhi, che si gelarono subito dopo per rivolgersi a Cal. Lo salutò poi Ash intervenne -rilassati amico, abbiamo solo parlato- il tono arrogante con cui si rivolse a me mi fece incazzare ancora di più. Disprezzai tutti e tre in quel momento.
Andai in stanza imprecando.
Il solo pensiero che quei due avessero potuto fare qualcosa alla mia ragazzina mi faceva venire voglia di rompere qualcosa. {perché ti preoccupi Hemmings? Lei non è niente per te.} continuai a ripetermi queste cose nella mente ️finché la porta della mia camera non si aprì.
-Ehi Hemmings ..- una ️vocina fragile distrusse il triste silenzio di camera mia.
-cosa vuoi ?- risposi io.
-️ci tenevo a dirti che erano solo venuti a parlare..Cal non è stato molto bene a scuola..e io e Ash ci eravamo preoccupati così..-
Non la feci finire di parlare e la bloccai con un gesto della mano
-senti non ti devi giustificare, non mi sei mai piaciuta, perché vuoi farmi sentire in questo modo ?..quello che fai non mi interessa minimamente, quindi puoi fare la vacca in giro quanto ti pare..- il mio tono era arrogante e menefreghista, le parole mi scivolavano di bocca, stavo perdendo il controllo. Sentivo qualcosa di nuovo, qualcosa che mi faceva accelerare il cure e mi causava dolore allo stomaco. Un dolore nuovo. La ragazzina non rispose.
La vidi girarsi vero la porta senza dire una parola. Ci fu silenzio per qualche secondo e prima di uscire aggiunse
-vaffanculo Hemmings- la porta sbattè violentemente contro la parete, i suoi passi erano pesanti e la senti singhiozzare.
Mi sentivo un perfetto coglione. Uscì dalla stanza ma lei non c'era già più. Notai che la porta di casa era socchiusa..era uscita.. Presi di corsa una felpa e il cellulare e poi uscii di corsa a cercarla.
Scesi le scale del porticato e guardai a destra e a sinistra sulla strada. Ma di lei non c'era traccia. Mi infuriai ancora di più con me stesso e decisi che per un po' di giorni non sarei tornato a casa e a scuola.
Presi la prima strada che mi capitò sott'occhio e cominciai a camminare nel vuoto, di un pomeriggio grigio, che avrei preferito finisse subito.

-Nicole
{Quel coglionazzo-menefreghista-usaragazze-sputasentenze-di merda.
Mi da della vacca senza neanche sapere la verità.}
Mi tormentai la mente con queste esatte parole per tutto il viaggio che avevo intrapreso,senza meta ovviamente..
Ma bloccai i miei insensati e molto offensivi lamenti quando andai a sbattere contro qualcosa di non molto più alto di me...
-Oh senti amico vuoi stare più attento!!- Urali alzando la testa di scatto, ma rimasi sorpresa quando vidi che ad avermi urtato in realtà era stata una ragazza che pareva avere la mia età. Aveva i capelli lunghi un po' più dei miei, ma i suoi erano rossi e molto più ricci,aveva il cappuccio di una felpa molto grande intesta, ma capì che era tinta, era pallidissima e quasi inquietante. Mi concentrai sui suoi occhi, erano rossi, molto, contornati da occhiaie viola profonde e oltre che a essersi fumata una canna, probabilmente aveva anche pianto. Tremava e andava piuttosto di fretta.
-️Scusa..veramente mi dispiace- controbattè lei con voce fragile, pareva stesse per rompersi. Mi superò e cammino con fatica avanti, tenendo lo sguardo basso e quasi zoppicando. Quando si allontanò potei notare meglio la sua magra e malconcia figura. Si reggeva a fatica in piedi. La seguii a distanza per un paio di metri poi lei si fermò su un marciapiede e si sedette.
-Chi sei? Perché mi stai seguendo?- disse con tono calmo mantenendo la testa bassa.
-Ehi ehm scusa, è che sembri un po stanca...hai bisogno di una mano?- chiesi calma io stando a distanza. Devo ammetterlo avevo un po di paura..
-non mi serve nulla.- ribatté poi singhiozzo e comincio a piangere. Feci un grande respiro per darmi coraggio, e mi avvicinai a lei.
-Ehi...cosa ...cioè...dai dimentica la mia sfuriata di prima..non c'è l'avevo con te..sono Nicole comunque-
Le porsi la mano
-️Tranquilla..fosse solo per quello..sono Abigail comunque-
La strinse...
-️Bene, allora sconosciuta Abigail..credo tu sia in una brutta situazione e viaggiare così non credo aiuti..conosci un parco o qualcosa qui vicino ? -
Si alzò e mi fece segno di seguirla.
Camminammo per un ️po, poi raggiungemmo un parco, che mi resi conto solo un po' dopo, era difronte al SUNRISE, quel locale che sapeva di delusione con cui avevo passato la mia prima sera con Luke e gli altri...oh Luke ... Mi fece stare male pensarci, scossi la testa per rimuovere la nostra litigata e mi girai verso Abigail..
-Allora Rossa, perché non mi dici che hai?-
Aveva smesso di piangere.
-Bhe..non ho niente, forse è questo il punto. -
La sua risposta mi gelò.
-V..vuoi parlarne..-
Cominciai ad avere tanta paura
-Da dove inzio. Mah si dai..allora: la storia della mia vita..ecco mio padre scappò di casa, mia madre cadde in depressione e io e mio fratello rimanemmo soli..poi diventammo grandi e ora sono due anni che sono scappata di casa..avevo 14 anni quando presi questa decisione..non sono più tornata a casa da quel giorno..sono una cocainomane pazza che vai in giro zoppicando, sono in astinenza da quasi un mese e sento che sto per morire, la mia anima si sta consumando..mettiamoci in mezzo anche qualche delusione d'amore e preghiamo..-
Ogni sua parola, ogni suo sospiro..mi faceva male sentirla..tutto ciò che diceva mi gelava il sangue..era orribile come cosa..
-Non dire così. Guarirai...se permetti ora parlo io : la storia della mia vita ...sono venuta qui dall'Italia perché la mia vita faceva schifo.. Condivido la caso con un triplo giochista e la sua più la mia famiglia, e mi è già stato attribuito il soprannome di "vacca" da quel triplogiochista che mi ha anche già baciato..peccato che io vacca non sia.-
-Hai vinto- disse lei ridendo...
-Vacca? Perché ?- disse poi
-Credeva avessi pomiciato con due ragazzi.. Callum e Ashton..due miei amici..-
Risi io
-Callum?- disse lei sconvolta..i suoi occhi tornarono rossi...riprese a piangere e si rannicchiò in se stessa..
-Callum Hood-
Pianse più forte..era disperata..
-Ehi ..chi è ..che ti ha fatto?- chiesi io preoccupata avvicinandomi a lei ..
-️Dio ..è che ..io ..-
La incitai a continuare ️con un gesto della mano ..
-Il mio nome è Abigail Hood- disse lei piangendo e singhiozzando..
In un attimo feci due più due e unii i due passati dei due ragazzi..quello di Cal e della sorella scomparsa e quello della fuggitiva Abigail..
-Oh mio Dio....lui me lo aveva detto..-
-Ha parlato di me ?-
-Si-
Scoppio in un pianto ancora più forte..non potevo vedere una persona ridotta in quel modo..
-Ti sembrerà stupido..ma devi venire a casa mia ..hai bisogno di aiuto tu ..- dissi io impulsiva.
-Solo per qualche ora.. I miei non i sono e Luke se ne è andato a fare un giro..-
-Luke Hemmings ?-
-Si..ma ti prego non piangere più..Cal mi ha detto tutto..di te e lui ..di Hay ..di vostro padre..-
-Hay-..
-Si lei ..ecco -
Mi interruppe ..
-Non dirlo. Daccordo ? Io verrò da te ma ne Cal ne nessun altro dovrà saperlo..io devo essere come morta per loro ok ?-diventò fredda. Era debole ..le deriva cibo, un bagno, un letto e dei gironi lontano Dall Alchool..
Cominciammo a camminare e dopo mezz ora arrivammo a casa..
-️Ecco..entriamo in casa tu va a farti una doccia..io ti preparo qualcosa da mangiare e ti do dei vestiti..-
Entrammo in casa e lei andò subito in bagno.
Decidi di preparare dei pancake..speravo le piacessero.
Uscì dal pagano con un paio di miei shorts da casa e una mia maglietta bianca...e si fiondò subito sul cibo..
-Grazie..davvero-
-Figurati-
-️Sai ..tu mi ricordi molto Hay- disse sorridendo ma a fatica
-Come ?-
-Sei una persona altruista e gentile a quanto pare..anche se riesco a sentire la tua paura ..sorridi proprio come lei ..e mi ricordi i suoi modi di fare-
Sembrava felice quando parlava di lei. Ero felice di aver fatto un opera di bene..ma ora non potevo lasciarla andare via così..sarebbe ricaduta in depressione presto..se le avessi dato dei soldi si sarebbe presa altra cocaina e sarebbe tornata al punto di partenza..dovevo farla rimanere a casa ...

-Abigail
Era una giornata come le altre, ma scontrarmi con quella ragazzina, mi parve come scontrarmi con Hay ..e sentii male al cuore ..mi misi a piangere ma lei mi seguì..e poi boom-boom mi ritrovai a casa di questa sconosciuta copia di Hay, tanto gentile quanto impaurita, a mangiare e a riusare un bagno dopo settimane..
Mi sentii rinata e per la prima volta dopo tanto...fu come ritrovare Hay ..ma il fatto di essere a casa di Luke Hemmings mi preoccupava..non volevo rivederlo ..dovevo andarmene ..e al più presto...
-Se ti va puoi restare ..- disse la ragazzina con occhi da cerbiatto
-E con la famiglia? -
-Nah dirò che sei una mia compagna di scuola- mi fece occhiolino e aggiunse un -tiiiii preeeeegooooo-
e io non potei fare altro che accettare. Mi fermai lì per la notte e dormii sul divano

-Luke
Avevo passato la notte in bianco. Decisi di addormentarmi su un lettino della spiaggia.
La mattina dopo decisi di prendere la strada per la casa più vicina che trovavo.
Salii le scale del porticato di un prefabbricato azzurro e suonai il campanello "Hood"..un ragazzo sorridente mi aprì.
-Luke ma cosa ?-
Il ragazzo parve perplesso.
-Senti amico, non ho avuto mai il coraggio di scusarmi, ma se la tua vita ora è rovinata è gran parte colpa mia. E quante volte ancora dovrò urlartelo non lo so ma mi merito tutto il male ora -
Caddi a terra in lacrime, lacrime sincere.
Il ragazzo mi fece alzare e mi abbracciò singhiozzando. Mi fece entrare nell'appartamento e per la prima volta dopo tanto, sentii di nuovo il profumo di casa. Quello che mi mancava.

"Remember Me"|| Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora