*Premessa*
Sciaauu comincio col dire graaaazieeee mille per i mi piace,la gente che legge, quelli che mi seguono, quelli che visualizzano e tutto il resto. Spero siate numerosi :3 💕
Non potevo aspettare per scrivere il prossimo capitolo quindi vi lascio alla lettura
Cissi xx ✖️❤️
~~~~~~~~~~~~~Ore 6:15 di quel fatidico merdoso lunedì mattina. La sveglia mi fece sobbalzare disturbando il mio sonno profondo e beato.
Odiai quel suono.
Mi alzai dal letto con grade fatica e arrivai alla porta del bagno, mi appoggia ad essa di tutto peso per spingerla, ma le mie mani scivolarono verso il basso facendomi sbattere il naso contro la superficie di legno bianco, creando un sonoro "sbem"... Era chiusa a chiave ...cominciai a bussare con forse troppa foga tenendo i pugni chiusi e sbraitando -"ehi chiunque tu sia non sei solo in sta casa!!!"- continuai a sbattere i pugni sulla porta presa dal panico e frettolosa, ma mi fermai quando sentì che il suono dei miei pugni era cambiato.
Già beh mi ritrovai con le mani addosso al petto di Luke che con faccia perplessa mi fissava da almeno 2 minuti buoni.. aveva solo un asciugamano addosso e ancora della schiuma nei capelli -ehm..io ecco... cioè non pensavo fossi in docc- mi fermò con un gesto della mano e poi scoppiammo a ridere entrami, mi sentivo il viso in fiamme {figura di merda 😱!!!} -finisci tranquillamente ...torno tra poco - dissi io con un tono di voce piuttosto imbarazzato -finisco subito- disse lui poi tornò in bagno e quella nuvola di vapore che usciva da quella stanza svanì con lui.
Tornai in stanza e scelsi i vestiti da indossare quel giorno , primo giorno della seconda superiore in una scuola americana. Il sogno della mia vita si stava avverando e faticavo ancora a crederci.
Scelsi dei jeans blu stretti, le mie Vans nere e una maglia dei nirvana dello stesso colore.
Poi andai in bagno, quando finalmente era libero e mi feci l'ennesima doccia.
Mi truccai con molto eyeliner e una dose spropositata di mascara. Mi sistemai i capelli con un po di schiuma e andai in cucina. Tutte e due le famiglie erano sedute a tavola e sorridevano spensierate, c'era anche Luke intento a divorare un cornetto alla Nutella.
Sulla tavola c'era un botto di cibo, io presi solo qualche biscotto..ero troppo agitata per mangiare.
Finita la colazione mi lavai i denti sperando che quella allegra mattinata si sarebbe ripetuta nei giorni seguenti tanto da diventare una "routine" perché a me quel clima piaceva ..tanto ..troppo..
Erano le 7:05 ed era ora di andare.
La scuola era abbastanza distante da casa nostra e non sapevo minimamente come arrivarci e poi una volta li ero quasi sicura che mi sarei persa..
Sentii il suono di un clacson provenire dalla finestra, mi affacciai e vidi un ragazzo moro appoggiato ad un auto nera, perfettamente lucidata. -Cal- urlai con tono di sollievo. Uscì di casa e andai a salutarlo, mi stava molto simpatico e il suo sorriso mi rassicurava.
-Ehi terremoto, sali ti accompagno io a scuola- disse il ragazzo dai profondi occhi marroni -Grazie mille Cal- risposi io con un sorriso sincero stampato sulle labbra.
Salì sulla macchina che rispecchiava perfettamente il suo stile da tamarro, e in pochi secondi partimmo con una certa velocità sgommando sulle strade della California.
-Ma Luke?- chiesi io cercando di mostrare indifferenza nel pronunciare il suo nome..
-Ah beh ecco lui va a scuola con Abigail-
-Abigail? Ti prego dimmi che è il nome della sua moto, o di una sua parente lontana o di un cucciolo di cane ...-
Scoppiò in una sonora risata e poi aggiunse
-Dispiace deludere le tue aspettative terremoto, ma Abigail è una ragazza, di preciso la sua-
A quelle parole sobbalzai e mi rattristai un po. In pochi secondi mi passò davanti la scena del nostro bacio e la rabbia si accese dentro di me.
-Ma che ..cioè che cazz? No ma per- non riuscivo a parlare, fu la prima volta in tutta la mia vita che provai il sentimento dell'invidia e fu bruttissimo. Mi prese lo stomaco la testa e per qualche secondo mi fece anche bruciare gli occhi, strinsi i pugni e poi per tutto il resto del viaggio ci fu silenzio. Un silenzio detestabile, il silenzio più rumoroso che abbia mai sentito in tutta la mia trascurabile e sdettagliata vita.
-Ehhei. Non te la prendere..è solo uno fra tanti.- disse Cal consolandomi, non so come abbia fatto ma quel ragazzo dai profondo occhi marroni aveva capito il mio stato d'animo senza neanche aver sentito una mia parola. Avevo proprio bisogno di questo, mi serviva la conferma, dovevo convincermi del fatto che non era l'unico, dovevo già dimenticarlo.
Arrivammo a scuola, un imponente edificio grigio, con angoli spigolosi e finestre rettangolare circondato da alberi di fiori rosa che rendevano il tutto un po meno triste, ma la cosa che mi fece più effetto fu il cartello appeso al cancello d'entrata della mia futura nuova scuola.
L'iscrizione diceva "qui tutto può accadere" e la cosa mi suonò estremamente negativa. Calum mi appoggiò una mano sulla spalla per darmi coraggio..ci riuscì. Varcai il cancello e un ampio cortile immerso nel verde mi accolse. Calum mi fece strada tra la tanta gente della scuola, c'era ogni singola categoria di persone :
•gli svitati
•i nerd
•gli associali
• i darkettoni
•i fattoni
•gli atleti
•i bulli
•le ragazze normali
E poi ultimo gruppo, ma non per importanza quello di Luke e dei suoi amici. Mi sentii sollevata nel vederli nella mia stessa scuola e ne fui felice.
Io e Cal li raggiungemmo , poi Ash mi venne incontro e mi abbracciò lasciandomi senza fiato.
Mike si limitò ad un semplice Ehi e un Sorrisinio dolce
Notai che aveva cambiato colore di capelli, ora erano rossi e a giudicare dalla loro poca cura direi che lo faceva molto spesso.
Non vidi Luke ma lo cercai con lo sguardo per tutto il cortile.
Lo vidi arrivare mano nella mano con una eccentrica ragazza dai capelli lunghi, biondi e piena zeppa di extenshion.
Aveva le unghie finte, un pesante rossetto rosso, delle ciglia finte, tanto push-up {sia tette che culo} e dei tacchi vertiginosi su cui erano posate due lunghe gambe annoressiche.
Mi fece schifo dal primo momento in cui la vidi.
E già mi stava antipatica...
Arrivarono entrami vicino a noi, salutarono tutti ma io parevo invisibile aglio occhi della cavallona e del suo peluche dagli occhi azzurri. Suonò la campanella e tutti entrammo un classe.
Ero in classe con Cal e ne fui moooolto felice. Ci sedemmo vicini e quando il preside mi presentò mi sentii altamente a disagio.
Le ore di scuola passavano in fretta tra un corso e l'altro ma non bastavano a far passare la noia.
-️Potrei andare in bagno?-
Con un cenno del capo l'insegnante di italiano mi fece uscire e io mi precipitati nei corridoi stiracchiandomi il corpo intorpidito.
Mi resi conto di non avere la più pallida idea di dove fosse il bagno così cominciai a salire e scendere un paio di scale.
Pareva la scala infinita, ovunque andavo mi ritrovavo sempre in quel corridoio. Poi però mi trovai vicino ad una stanza, che fin ora non avevo mai visto.
Senti delle risate provenire da lì dentro così mi posizionai vicino ad un muro per vedere e sentire meglio, la porta si aprì e io mi nascosi dietro il mio muro, sentii la voce di Luke, e quando mi sporsi per guardare però vidi una ragazza diversa dalla cavallona, costei era rossa, aveva un piercing sul naso, delle all-star blu e la camicia abbottonata male, lui aveva i cappelli scompigliati e tutto lasciava intuire un tradimento.
{doppiogiochista } pensai.
-A dopo amore-
-Ti amo- si scambiarono queste due parole e poi andarono uno nella direzione opposta dell'altro. Rimasi sconvolta per qualche secondo ma quando la campana suonò mi precipitai subito su dalla scale , per raggiungere la sala mensa. Mangiai con i ragazzi, poi trascorsi le ultime ore di scuola a pensare a quel avvenimento. Rimasi scioccata per tutto il tempo, poi suonò la campana dell'ultima ora e io mi diressi all'uscita per raggiungere Cal.
Sentii un altra risata provenire da dietro gli armadietti e quando mi avvicino intravidi Luke con la cavallona di quella mattina, appiccicati come fagioli in un barattolo troppo stretto che limonavano.
Lei le lasciava quello schifoso rossetto rosso Puttana ovunque.
Dio ma che schifo !
{degrado} stavo per voltarmi per andare all'uscita ma una mano si appoggiò sulla mia spalla trascinandomi dietro gli armadietti.
-Oh ma che cazzo.... Venni trascinata più in là, distante da quei due
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"Remember Me"|| Luke Hemmings
RomanceWe find love in hopless places {Avvertenza: Presenti due 'Abigail' nella storia, Abigail Breslin (bionda) e Abigail Hood (rossa) cercherò di distinguerle il più possibile}