-Mike
-Sei davvero sicura di volere questo? Ma proprio questo?- ripetevo questa domanda a Abigail da circa 20 minuti, in quel caldo pomeriggio passato così, in piedi ad aspettare che la mia ragazza scegliesse un nuovo colore per i suoi capelli. Fu una scelta difficile, visto che a ogni foto del giornale cambiava idea.
-Ho deciso amò. Voglio questo- optò per il verde acqua, con in aggiunta un tocco d'argento sulla frangetta che stavo per farle. Me la cavavo abbastanza bene con colori e tagli, visto che cambiavo sempre, e mi faceva piacere sapere che finalmente Abby fosse uscita dalla sua depressione, e avesse deciso di riguardarsi.
Dall'ultima volta, sorrideva di più, aveva iniziato a vivere, si curava di più del suo aspetto, e passava più tempo con me. In quel periodo di ricaduta dove scherniva tutti e si chiudeva nel suo universo, ignorava anche me, e ciò mi faceva stare male visto che io e lei, essendo una coppia dovevamo superare tutto insieme.
Applicai la tinta su tutti i suoi capelli dopo averglieli tagliati e sistemati. Dopo 30 minuti risciacquai il tutto e glieli piastrai. Il risultato fu magnifico, sembrava un altra.
-Uh- si guarda allo specchio perplessa, poi si girò vero si me e mi abbraccio di sorpresa
-Grazie li adoro. Ti adoro-
-Io ti amo invece- sorrisi impacciato sotto le sue iridi puntante su di me, sentivo il suo sguardo bruciare.
-Anche io Mikey-
Ci fu un bacio casto
-Che ne dici se ora usciamo un po'? Così magari hai una scusa per mostrare al mondo il mio bellissimo capolavoro- mi adulai da solo e ci guadagnai un bugno sul bicipite
-Pfff. Modesto- si finse offesa
-Ma ci stò- aggiunse poi, la mia espressione si tramutò da felice a piena di gioia. Perché si sapeva, se lei sorrideva, sorridevo anche io.
Passammo il tempo restante di quel pomeriggio a passeggiare lungo un prato, del giardino più bello di quella zona della California, tenendoci per mano. Il vento presente era caldo, muoveva leggermente le nuvole presenti sopra quell'azzurrissimo cielo, mentre il sole ormai a metà tra l'orizzonte più basso e la sua parte più alta scompariva lentamente.
-Abby, credi di saperlo mangiare quel gelato? C'è n'è di più sul prato che nel cono- amavo provocarla. Devo ammetterlo poi, era impossibile trattenersi, vedere questa ragazza dal colore di capelli identico a quello del suo gelato misto menta-Puffo, incapace di addentare un cono, che fa cadere tutta la massa gelata per terra é piuttosto comica come scena o?
-A h a, simpatico sei- fece una smorfia, ma prima che potessi ribattere, una mano blu si avventò sulla mia faccia in modo scherzoso e mi stampò del gelato un po' ovunque.
-Ora chi ride? Uh?-
-Non ci credo non puoi averlo fatto!- Risi sonoramente e lei si unì a me, poi camminammo fino a una fontanella poco distante e mi sciacquai il viso. Presi con le mani dell'acqua e la versai addosso alla ragazza che si mise a strillare e a ricorrermi per tutti il parco del giardinetto.
Le corsi vicino e la afferrai, poi cademmo insieme sul prato ridendo. Sembravamo due protagonisti di un film americano degli anni 30.
Momenti che non si dimenticano.
Ancora in preda alle risate ci tirammo su da terra, restando seduti con le gambe attaccate al petto, su quel prato, a poca distanza l'uno dagli altri.
Fissammo il panorama in silenzio ma poi
-Mike, oh mio Dio Mike, guarda- la voce scocciata della ragazza si fece sentire mentre costei indicava due figure in lontananza
Strizzai gli occhi per vedere meglio.
-C'è Abigail Breslin, e allora? Viviamo nella stessa città, mi sembra piuttosto normale incontrarla- risposi ovvio
-Mah no stupido- mi diede una sberla sul torace
-È con un altro ragazzo.-
-Ah si?-
-Si guarda, mi pare di averlo già visto-
-E allora, Abby, continuo a non vedere il problema...-
-Oh ma certo è Sean-
-Chi?- ok ero confuso.
-Sean O'donnel-
-Ma chi è?-
-Il figlio del proprietario di una famosa discoteca...ma cosa ci fa con lei?-
Si alzò in piedi
-Ma io che ne so-
Cominciavo a stancarmi della curiosità di quella ragazza.
-Oh oh, vengono verso di noi, spostiamoci-
-Cosa? È un parco pubblico. Noi restiamo- la convinsi a risedersi
Due figure si stavano avvicinando sorridendo e tenendosi per mano.
-Ei- la bionda ci sorrise
-Eei- ero abbastanza perplesso per il suo strano e nuovo comportamento
-Pff- salutò così la mia fidanzata
La bionda storse il naso.
-Vi abbiamo visto qui, e abbiamo pensato di salutare...- continuò
-Lui è il mio nuovo ragazzo, Sean..Sean loro sono Abigail e Mike-
-piacere- sorrise il nuovo ragazzo della bionda
-piacere- dissi io, mentre la mia ragazza si alzava
-no aspetta Hood- la ragazza del presunto Sean la bloccò
-Che vuoi?-
-Sentite. So che può sembrare difficile da credere ma sono cambiata, davvero...ho conosciuto lui..ecco mi ha fatto capire molte cose..mi spiace per ciò che vi ho fatto, o per ciò che ho fatto ai vostri amici..volevo scusarmi di persona..visto che tra poco io e lui partiremo e molleremo la scuola.-
-Cosa?- disse Abby
-Esatto Hood. Non credo di essere ancora pronta per dirlo in faccia anche agli altri..ma vabbhe..porta tu i miei più sentiti auguri per tutto, e le mie più sentite scuse. In particolare alla coppia Niuke..si ecco gli ho chiamati così- fece un sorriso nervoso e poi si girò verso la distesa verde.
-Credo che debba andare- afferrò la mano di Sean
-Arrivederci- i suoi occhi si illuminarono dopo questa frase. Nel mentre del tutto Abby non si mosse e non parlò.
Quando furono abbastanza lontani si sedette
-Cazzo, se ne vanno tutti-
-Eh già. Ma se se ne va lei è solo un bene per tutti-
-Vero.-
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"Remember Me"|| Luke Hemmings
RomanceWe find love in hopless places {Avvertenza: Presenti due 'Abigail' nella storia, Abigail Breslin (bionda) e Abigail Hood (rossa) cercherò di distinguerle il più possibile}