5.

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L'indomani mi svegliai già giù di morale, ricordando immediatamente che giorno era. Aprii gli occhi e guardai l'orario: erano le 9 e mezza.
Decisi di restare un altro poco a letto. Mi girai sul fianco destro dove accanto c'era il mio comodino con sopra una lampada e una foto di me e mio fratello. La guardai, la presi e sospirai. Erano 2 anni da quando se n'era andato, non potevo stare peggio. Di certo, svegliarsi e piangere non era una bella cosa.
Mi alzai andandomi a fare una doccia per rilassarmi mentre le lacrime si confondevano con le goccioline di acqua della doccia. Finita la doccia mi vestii e andai a fare colazione mentre guardavo le notifiche del telefono, ma ne vidi una abbastanza inaspettata di un contatto che avevo ancora registrato come 2 anni fa e di un contatto con cui non avevo una chat da 2 anni.

Jis 🐿
Ciao Y/n
So che non è la giornata migliore
ma se permetti vorrei parlarti ed
oggi èproprio il giorno giusto...
se ti va ovviamente

Sentii un brivido lungo tutto il corpo e le mani iniziarono a tremare. Ma non potevo continuare a guardare un povero ragazzo e piangere o star male.

Ciao Jisung
Va bene, quando e dove?
    
                                                               
Jis 🐿
Alle 16 al parco vicino casa tua?

                                                                 
Va bene. A più tardi        
    
                                                               
Posai il telefono e finii di fare colazione. Non capivo comunque se i miei stessero ancora dormendo o meno, ma quando vidi un biglietto appeso sul frigorifero capii. " Siamo fuori fino a stasera. Se hai bisogno di qualcosa chiama. "
Che cosa voleva dire siamo fuori fino a stasera? Davvero erano così insensibili da lasciarmi da sola in un giorno così?
Che merda.
Presi il libro di biologia e iniziai a studiare per recuperare quello che non avevo fatto in questi giorni.

A pranzo non toccai cibo, continuai a studiare, non avevo nè la forza nè la voglia di mangiare. Verso le 15 mi iniziai a preparare, misi le prime cose che vidi, dei jeans larghi e una felpa verde scuro. Presi un respiro profondo e all'orario scesi andando verso il parco. Il ragazzo era già arrivato, era seduto su una panchina che aspettava. Quando mi vide mi salutò con la mano come aveva fatto l'ultima volta per strada, ma aveva un'espressione spenta: non era felice come al solito. Mi andai a sedere accanto a lui cercando di trattenere l'agitazione.
" Ehi " disse sforzando un piccolo sorriso. Era chiaro che fosse distrutto dalla morte di mio fratello.
" Ciao " sforzai anche io il primo sorriso della giornata.
" Dimmi "
" Allora " si avvicinò a me " Ti prego di ascoltarmi bene. Oggi sono 2 anni dalla morte di Sangwoo... Y/n ti prego è difficile e lo so ma non possiamo andare avanti così ... "
Si fermò e disse quelle parole appena vide la mia espressione cambiare.
" Continua... " dissi mentre iniziavo a tremare. Lui mise una mano sulla mia per rassicurarmi ma mi irriggidii ancora di più.
" Sono 2 anni e lo sai anche tu ... io in questi due anni non ho fatto altro che non parlare con nessuno ... tu sei andata avanti ... "
" Jisung no... n-non sono andata avanti "
" Hai Seungmin e Felix "
" E con questo? Non sanno quasi nulla di me. Sanno solo di Sangwoo, non sanno cosa ho passato. E sto passando. Non sono andata avanti, per due anni ho finto di stare bene ma con la mia cazzo di situazione che ho a casa dato che i miei fanno finta di nulla, oggi sono pure usciti perché sono degli insensibili. Secondo te sono andata avanti? " mi fermai vedendolo intimorito e sospirai " Scusami... " le lacrime iniziarono a scendere.
" Non..non preoccuparti... lo capisco... solo che...tu sei solo riuscita bene a nascondere il dolore... io sto provando solo ora a tornare a scuola...era il mio migliore amico, era come un fratello, mi ha distrutto tutta questa situazione, per due anni sono stato a casa e uscivo solo ogni tanto per comprare qualcosa, per fare una passeggiata, per fare shopping, ma da allora sono rimasto solo senza amici.. un tempo avevo Minho ma adesso abbiamo perso i rapporti..era il mio migliore amico insieme a Sangwoo, non so se te lo abbiamo mai detto ma eravamo un po' un trio... "
" Sangwoo conosceva Minho??? "
" Si.. perché? Non ci hai mai parlato da quello che so quindi non te lo abbiamo detto perché non pensavamo che ritenessi importante saperlo " 
" Cioè- mi stai dicendo che quando non stavi con me e lui stavi con Minho?? Tu e Minho eravate davvero amici?! "
" Si eravamo davvero molto amici. A scuola non lo facevamo notare solo perché in prima mi prendevano in giro e siccome lui è sempre stato il più bello e popolare della scuola gli ho chiesto io di non fare vedere e non dire in giro che ero suo amico altrimenti avrebbero continuato. Scusa se non te l'ho detto. Ma Minho è davvero un bravo ragazzo, non sembra, ma lo è.  "
Rimasi senza parole da quello che mi stava raccontando, ero ancora più confusa di prima.
" Tu che hai fatto..? " continuò.
" Io? " lo guardai " Che ho fatto io... niente. Sono stata a nascondere tutto per due anni finché ieri non sono scoppiata avendo un attacco di panico proprio perché avevo visto te, ogni cosa che mi ricorda lui mi fa star male, ho provato ad andare avanti e non far caso a certe cose in un certo senso facendo finta di star bene... ma sono stanca di vedere le persone che riescono a sorridere in modo sincero e io no, che hanno tanti amici e si divertono, sono stanca di questo vorrei solo tornare felice e non ci riuscirò mai e lo so, lo so perché non avrò mai indietro lui...  " scoppiai a piangere senza neanche rendermene conto. " L'anno scorso mi hanno anche diagnosticato la depressione che quest'anno stava andando via... ma non lo so, sembrava stesse andando meglio ma ora è tutto come prima, mi sento come quando è successo quello e...  " mi fermai perché ero così nervosa che non riuscivo più a parlare, volevo solo continuare a piangere. Jisung era lì con gli occho lucidi che mi stava ascoltando, era anche molto preoccupato.
" Ora ne parliamo meglio, rilassati e vediamo, intanto vieni a sciaquare la faccia di lì c'è una fontana"
Mi alzai dalla panchina insieme a lui ma non riuscii che il mio cuore stava quasi uscendo dal petto, avevo gli occhi appannati dalle lacrime e non riuscivo ad alzarmi.

do you trust me ? || lee minho Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora