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" Y/n svegliaa " sentii la voce di mia madre improvvisamente e mi svegliai. Mi stropicciai gli occhi.
" Mamma che c'è... " dissi.
" È venuto Jisung a trovarti "
Aprii gli occhi e vidi mia madre davanti a me e poi scese al piano di sotto. Mi alzai confusa e scesi al piano di sotto con gli occhi ancora socchiusi infatti misi il piede male e stavo per cadere dalle scale quando qualcuno mi prese le mani prima che toccassero terra.
" Stai bene? " disse la voce di Jisung e aprii gli occhi completamente e lo guardai rialzandomi.
" Si grazie " finii di scendere l'ultimo gradino.
" Come mai sei qui? " continuai mentre si allontanava da me.
" Volevo sapere se stessi bene " mi disse preoccupato.
" Sto bene. Sei uscito prima veramente per me? Potevi venire dopo "
" No in realtà sono uscito prima perché ho saltato la verifica. Non sono arrivato a studiare ieri e anche se avessi studiato mi sono addormentato tardi "
" Ah " dissi sedendomi sul divano e facendogli cenno di sedersi accanto a me.
" Sei sicura di stare bene? " disse mentre si sedette " ha detto delle cose veramente brutte su di te "
" Non è una novità "
" Mi parlavi bene di lei...non pensavo sarebbe diventata così "
" Per questo sono rimasta spiazzata. E anche per ciò che ha detto su Sangwoo "
Sospirò.
" Comunque "
" Mh? "
" Miyeon è stata addosso a Minho tutto il tempo "
" Mi viene da prenderla a pugni "
" Evita "
" Grazie Jis non ci avevo pensato "
Si guardò intorno e poi guardò di nuovo me.
" Sei più entrata nella stanza di Sangwoo? "
Lo guardai immobile senza dire nulla. Non lo facevo ormai da due anni, non entravo in quella stanza dal suo funerale, perché sapevo che avrei trovato tutte cose che appartenevano a lui e questo poteva mettermi ancora più tristezza.
" No " dissi diretta.
" Ti va se entriamo? " mi chiese.
" Non lo so... " dissi distogliendo lo sguardo e mi prese la mano.
" Ti prego...ci sono io con te "
Mi alzai sospirando e si alzò anche lui sorridendo. Andammo al piano di sopra e mi misi avanti la porta senza aprirla.
" Ehi " mi mise una mano sulla spalla e tirando un respiro forte aprii la porta. Era uguale a come la ricordavo: entrando a destra  c'era il letto dove sul muro c'erano tutte le fotografie con i suoi amici e i cantanti che seguiva. A sinistra c'era l'armadio che prendeva tutto il muro e davanti la finestra c'era la scrivania con una bacheca con le foto di famiglia.
" Ci sono io là... " disse Jisung avvicinandosi al letto dove vedeva appese le foto con lui. Io con il cuore a mille e un nodo alla gola mi avvicinai alla bacheca vedendo tutte le foto con me di quando eravamo piccoli. Le presi con le mani che tremavano e mi sedetti nel letto mentre le guardavo. Le vidi una ad una, c'erano quelle che avevamo fatto nel giardino sotto casa mia, quelle mentre mi aiutava a studiare e quelle dei vari viaggi. Lui amava la fotografia, fotografava ogni momento che trovava felice e che voleva ricordare e portare nel suo cuore. Ma ne trovai una, una in particolare...

[ FLASHBACK, 22 aprile 2019 ]
" Sangwoo è tardi dobbiamo andare a scuola! " dissi mentre lo aspettavo davanti la porta di casa.
" Aspetta! Vieni " lo sentii urlare dalla cucina. Lo raggiunsi e vidi che era intento a fotografare una coccinella posata sulla pianta sul davanzale della finestra.
" Che carina " dissi " ma dobbiamo andare, ricordati che hai la verifica di matematica "
" Hai ragione " disse ridendo e andammo verso la scuola.
[ FINE FLASHBACK ]

Gli occhi si riempirono di lacrime, quella foto della coccinella era stata scattata qualche ora prima dall'incidente. Sentii Jisung abbracciarmi improvvisamente mentre singhiozzava.
" Jis che succede... " dissi mentre mi tremavano ancora le mani.
" Guarda... " si staccò e mi mostrò una foto che aveva fatto con lui e un altro suo amico davanti la scuola.
" Era vestito come... " dissi ricordando che quella foto era stata scattata sempre quel giorno.
" Si... " disse posando la foto e abbracciandomi. Scoppiai a piangere anche io e lo tenni stretto a me; Jisung era tutto ciò legato a Sangwoo che mi rimaneva. Era come il mio secondo fratello, gli volevo un bene inconzionato, lui stava supportando me e io avrei supportato lui nonostante tutto. Se qualcuno non ci conoscesse probabilmente penserebbe che eravamo fratelli.
" Ti sei calmata? " mi chiese accarezzandomi la schiena e tirai sù con il naso allontanandomi e staccando l'abbraccio. Annuii e poi posai le foto di nuovo nella bacheca.
" Tu..? " gli chiesi girandomi.
" Sto bene " tirò sù con il naso anche lui. Mentre posavo le foto nella bacheca notai un quaderno abbastanza impolverato che si intavedeva dal cassetto dell'ascrivania.
" Jis, cos'è? " aprii il casseto e tirai fuori un quaderno cartonato.
" Cosa? " si alzò dal letto e si mise all'impiedi accanto a me mentre io mi sedetti nella sedia dell'ascrivania. Aprii il quaderno e c'erano una serie di scarabocchi e disegni, ogni tanto c'era qualche pagina scritta; probabilmente era il suo quaderno dove si sfogava quando succedeva qualcosa. Scossi la testa cercando di scacciare via i pensieri che giravano nella mia testa in quel momento ma sentivo ancora le gambe e le mani tremare.
" Per favore basta non voglio più vedere nulla " dissi chiudendo il quaderno.
" No neanche io. Usciamo da qui " disse tendendomi la mano e gliela presi alzandomi.
" Scusa, probabilmente non ero ancora pronta... " dissi chiudendo la porta alle mie spalle.
" Non è un problema " disse sorridendo. Sentii squillare il suo telefono e lo prese dalla tasca rispondendo.
" Dimmi. Oh- okay ti apriamo " disse ridendo e chiuse la chiamata.
" Chi era? " chiesi confusa.
" C'è Minho fuori. Ha finito la verifica ed è uscito perché non aveva altre lezioni " disse aprendo la porta. Vidi Minho davanti la soglia e appena mi vide sorrise.
" Y/n " disse entrando e mi avvicinai abbracciandolo. Poggiai la testa sul suo petto e mi accarezzò i capelli.
" Stai bene? " mi chiese e annuii. Sentii la sua mano scendere sulla mia schiena e la accarezzò delicatamente mentre lo stringevo a me.
" Che carini " disse Jisung inclinando la testa sorridendo.
" Hai ragione siamo proprio carini " disse Minho ridendo con le orecchie rosse. Mi staccai rimanendo comunque vicina a lui e mi prese la mano.
" Com'è andata la verifica? " gli chiesi guardandolo.
" Bene! Spero di aver preso un voto alto " disse sorridendo.
" Lo avrai preso " dissi ricambiando il sorriso.
" La prof ha detto che ve lo farà recuperare domani " disse.
" Okay " dissi guardando Jisung.
" Vi va se andiamo a prenderci un panino? " chiese Minho.
" Minho che chiede di mangiare cibo spazzatura? Accordato. Da segnare nel calendario " rispose Jisung ridendo.
" Si, va bene. Ogni tanto ci sta " risposi. Mi andai a preparare dato che ero in condizioni letteralmente pietose e poi uscimmo.

do you trust me ? || lee minho Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora