Arrivata al ristorante, presi un respiro profondo, ero un po' in ansia dato che stavi uscendo con uno sconosciuto praticamente, ma entrai e vidi subito il ragazzo seduto al tavolo, così lo raggiunsi.
" Ciao Y/n! " disse sorridendo. Aveva anche lui una camicia ma con i primi bottoni sbottonati e rimasi un po'...perplessa? Ma non ci feci molto caso.
" Ciao Hyunjae " dissi sedendomi di fronte a lui " Ti ho fatto aspettare? "
" No tranquilla, sono arrivato ora. Come stai? " disse tenendo il sorriso.
Forse è un tipo apposto
" Sono un po' stanca, tu? "
" Sono felice, finalmente sto uscendo con te "
Finalmente?
" Che intendi con finalmente? " lo guardai confusa.
" No niente. Ordiniamo " disse prendendo il menù.
" Okay " risposi ancora più confusa e presi anch'io il menù, poi, una volta scelto, lo posammo entrambi e ordinammo.
Non so cosa dirgli
Guardai intorno per non fare contatto visivo con lui per evitare imbarazzo.
" Sei molto bella " disse cercando di prendermi la mano ma la tolsi dal tavolo sforzando un sorriso.
" Grazie "
" Che fai? "
" Oh niente- non preoccuparti "
" E perché sposti la mano? "
" Sono fidanzata "
" Tranquilla. Siamo usciti da amici ricordi? "
Seh
Annuii.
" Bene. Allora. Perché non mi parli un po' di te? "
" Uhm... " iniziai a dire qualcosa di me, non dissi la maggior parte delle cose però perché non mi fidavo molto di lui.
" Sembri una ragazza interessante. Oh è arrivato il cibo, menomale, ho una fame! " disse ridendo e ricambiai la risata prendendo il mio piatto.
Mentre mangiavo mi osservava tutto il tempo, mi metteva parecchio a disagio. Alzai lo sguardo verso di lui per fargli notare che avevo capito che mi stava guardando ma invece di guardarmi negli occhi aveva lo sguardo giù e tutto ciò mi metteva ancora più a disagio. Finii di mangiare velocemente e poi mi alzai.
" Vado in bagno " dissi.
" Ti accompagno? " mi chiese.
Cosa scusa?
" No...e poi non puoi entrare " dissi infastidita e andai verso il bagno velocemente e mi chiusi a chiave.
Ma che intenzioni ha questo, sembra un pedofilo- chissà se ci arrivo intera a casa...
Erano ancora le 21:30, ma volevo tornare a casa, non volevo stare un secondo di più con quel ragazzo.
Tornai al tavolo e mi inventai una scusa per tornare.
" Chiediamo il conto? Ho mal di testa e sono stanchissima, oggi ho studiato troppo " dissi guardandolo.
" Sì " rispose.
Menomale...
Chiesimo il conto e dopo aver pagato uscimmo dal ristorante.
" Allora...ci vediamo " dissi.
Manco pagata, non farti più rivedere
" Ma sei stupidina tu. Non ti lascio camminare da sola a quest'ora, ti accompagno a casa " disse ridendo.
" No non preoccuparti...e poi non sai dove sto "
" Si che lo so "
Mi venne un nodo in gola.
" Come fai a saperlo...? " dissi preoccupata.
" Y/n " disse avvicinandosi a me e indietreggiai.
" Potresti allontanarti? " gli chiesi.
" Io ti amo " disse infine.
" Hyunjae chi cazzo sei " dissi spaventata.
" Y/n io ti conosco da anni ormai. Ti conosco da quando tu avevi 14 anni. Io e tuo fratello eravamo amici, lui mi parlava sempre di te, poi iniziai a vederti a scuola, sei sempre stata una ragazza affascinante, bella, simpatica, intelligente...ma quando scoprii che ti eri messa con quel pezzo di merda..."
" Non parlare così di Minho. "
" Ah cara...tu non lo conosci Minho. Sai quante ne ha combinato, sai quante risse ci sono state fra noi due, sempre per delle ragazze, sempre perché lui si credeva migliore di me. E si crederebbe migliore di me anche in questo! " iniziò a ridere in modo inquietante e indietreggiai ancora.
" Dammi una possibilità, posso mostrarti ciò che lui non ha. " disse guardandomi.
" No. Fammi andare a casa e smettila. Ti ho già detto che sono fidanzata, ho accettato di uscire con te perché mi hai detto che era un'uscita da amici. "
" Y/n io mica ti ho seguita ovunque per essere un tuo semplice amico! "
" Cosa?! " dissi sbarrando gli occhi " t-tu mi hai seguit...tu sei quel tipo...? "
" Intendi quello che ha cercato di picchiare Minho alle tre di notte? Sì, sono io "
" Cosa ti salta in mente... "
" Y/n io ti amo "
" Tu non mi ami Hyunjae, tu sei ossessionato. "
" Ti giuro che ti amo farei di tutto per stare con te e te l'ho anche dimostrato, ho passato una notte in bianco per stare sotto casa tua. Minho non farebbe cose simili, io sono migliore! "
" Minho non farebbe cose simili perché non è un pazzo. "
" Per favore, lascia che ti mostri ciò che ho da offrirti...se vuoi possiamo andare a casa mia... lì potremmo avere privacy... "
" Cosa? Ma sei fuori di testa? Io non vengo a casa tua "
" Allora vieni con me " mi prese il polso con forza e iniziai a tremare, ero spaventata, perché avevo accettato di uscire con questo pazzo maniaco stolker?!
Mi stringeva il polso, mi stava facendo male.
" Non c'è bisogno di essere spaventata e di tremare, non succede nulla " disse sorridendo ed entrammo in un bar.
" Scusi dov'è il bagno? La MIA ragazza non sta bene " disse al barista e indicò una porta. Mi portò dentro, cercai di cambiare direzione ma fece forza e mi fece entrare in un bagno chiudendo la porta.
" Ora possiamo avere privacy no? " disse.
" Hyunjae io in questo momento potrei anche denunciarti lo sai? " dissi cercando di mostrarmi sicura e non di avere paura.
" No ma non lo farai. Se proverai a farlo, sappi che un mio amico armato di coltello è nello stesso locale del tuo Minho. Quindi, se proverai ad avvertire la polizia o il barista, io avvertirò il mio amico e non ci penserà due volte a fargli del male. E no, non ne ho io uno con me e se vuoi puoi controllare, come ti ho già detto non ho intenzione di farti del male. " disse guardandomi. Il mio cuore stava uscendo dal petto, stavo entrando nel panico, non sapevo cosa fare. Forse era meglio fare ciò che mi avrebbe detto.
" C-cosa vuoi che faccia... " dissi abbassando lo sguardo.
" Dammi il tuo telefono " disse e lo presi dalla borsa dandoglielo.
" Bravissima. Hai con te dei preservativi? "
" Perché dovrei averli?! " quasi urlai.
" Non urlare ehi! Calmati. Va bene, ripeto non voglio farti del male, quindi non voglio causarti problemi tipo avere un bambino non richiesto, per stavolta niente...ma la prossima volta li porterò io, stasera mi limiterò allora solo a... " disse e si interruppe iniziando a baciarmi. Cercai di allontanarmi ma mi tenne il fianco stretto per non farmi allontanare e poi si staccò.
" Ora ti accompagno a casa e chiamerai davanti a me Minho dicendo che ti è caduto il telefono nel water, per questo non rispondi. Ricordati cosa succede se non obbedisci "
" V-va bene " dissi con gli occhi lucidi.
" Ci tieni davvero eh? Va bene, andiamo " disse aprendo la porta e mi accompagnò fino a casa. Durante il tragitto tenni lo sguardo basso e cercai di non avere un attacco di panico, avrei voluto scappare ma poi ne avrebbe risentito Minho. Avrei preferito che accoltellasse me, piuttosto che lui. Arrivati a casa i miei come al solito erano fuori, Hyunjae mi guardò e presi il telefono di casa componendo il numero di Minho.
" Pronto? " sentii la sua voce, stavo per scoppiare a piangere.
" M-minho sono Y/n, il telefono mi è caduto nel water, per questo non posso e non ho potuto risponderti " dissi con la voce che tremava.
" Oh va bene piccola tranquilla. Ma tutto apposto? "
Hyunjae sentì quella domanda e mi disse di dire sì.
" Sì. Tutto apposto "
" Va bene...allora ciao... "
" Ciao.. "
Chiusi la chiamata e poi lui mi guardò soddisfatto.
" Domani ci sarà il secondo step. Dormi bene amore mio " disse uscendo e chiudendo la porta di casa. Appena la chiuse lanciai la borsa a terra scoppiando a piangere più forte che potevo, iniziai a tirare pugni alla porta fino a farmi male e mi accasciai a terra. Chiusi gli occhi con le nocche rosse che mi bruciavano e aspettai il ritorno dei miei. Passò forse un'ora, ero rimasta lì a terra, davanti alla porta a piangere. Sentii poi finalmente il campanello suonare. Cercai di alzarmi e aprii la porta. Vidi Minho, mi sembrava un sogno, avevo bisogno solo di lui in quel momento. Piansi ancora più forte buttandomi sulle sue braccia e tremando come una foglia.
" Amore cosa è successo...perché sei ridotta così... " disse entrando in casa e chiuse la porta. Continuai a piangere con la faccia sul suo petto, non riuscivo parlare. Aspettai di calmarmi e poi lo guardai singhiozzando.
" Sono- " iniziai a parlare ma guardai fuori dalla finestra vedendo Hyunjae messo dietro l'albero accanto a casa mia.
Non so cosa fare, devo dirgli la verità?Hyunjae non mi ha detto di non dirglielo, ma sicuramente finirebbe male se solo glielo dicessi...
" Sono caduta " dissi infine.
" E perché piangi così? Ti sei fatta tanto male? Vuoi che ti accompagni in ospedale? Hai le nocche rosse... " disse preoccupato.
Così non va bene, non ci sta credendo...
" Sei uscita con qualcuno? " mi guardò negli occhi.
" No " dissi fredda continuando a guardare la finestra.
" Mi dici che guardi? " si girò verso la direzione che stavo guardando e poi mi guardò di nuovo.
" Sono davvero caduta...ho pianto perché ho studiato fino a prima e sono stanchissima. E poi ero a casa da sola, per colpa del pensiero che arrivasse quel tipo ho avuto ansia e uno scatto di rabbia " dissi.
" E perché hai la camicia addosso? " mi chiese confuso ma contemporaneamente preoccupato.
" Perché c'era mia cugina...e mia zia"
" Non hai detto di essere stata sola? "
" Si però... "
" Y/n non mi convince questa storia. "
" Puoi tornare a casa? "
" Ti sono servito solo per piangere e ora senza dire nulla mi vuoi cacciare? "
" Minho per favore fidati di me torna a casa. "
" No, finché non mi dici che hai non torno. "
" Minho "
" No. "
" Minho per favore...ti prego... " iniziai a singhiozzare di nuovo per lo stress. Volevo dirgli tutto ma non potevo.
" Y/n porca puttana ma lo capisci che sono preoccupato? " mi disse stavolta arrabbiato. Vidi ancora Hyunjae dietro l'albero, presi Minho per mano, aprii la porta e lo accompagnai fuori.
" Buonanotte... " dissi e chiusi la porta. Lo vidi dalla finestra rimanere davanti alla porta impalato e dopo qualche secondo iniziò a tornare a casa. Avrei voluto urlare in quel momento. Fortunatamente però, vidi Hyunjae andare dalla direzione opposta e quando non lo vidi più perché si era allontanato, aprii di nuovo la porta di casa e mi misi a correre per raggiungere Minho.
" MINH- " stavo urlando il suo nome ma una mano tappò la mia bocca e un'altra coprì i miei occhi.
" Non provare a farlo. Sei stata così brava fin'ora e adesso pensavi che me ne sarei sul serio andato? Sappi che rimarrò qui tutta la notte e vedrò se chiamerai aiuto o cercherai di dire la verità a Minho. Ora torna a casa e vai a dormire. " sentii la voce agghiacciante del ragazzo con cui ero uscita prima.
La mano che copriva i miei occhi si spostò sulla mia mano che prese con forza e aprì la porta di casa, mi fece entrare e la chiuse di nuovo.
Corsi al piano di sopra per non farmi vedere, dovevo avere per forza un telefono di riserva e il numero di Minho lo sapevo a memoria. Avevo bisogno di dirgli la verità, di chiedere aiuto, ma quando aprii il cassetto dove c'era il vecchio telefono non lo vidi. Mi affacciai alla finestra della mia stanza e vidi Hyunjae.
Bastardo...
Tirai un altro pugno contro la scrivania stavolta e urlai buttandomi nel letto senza neanche cambiarmi, tanto non avrei avuto privacy.Passai la notte completamente in bianco, non chiusi occhio neanche un attimo, mi alzavo in continuazione per vedere se Hyunjae era ancora lì ed era rimasto, pensavo a Minho e a quanto avessi paura. Era stata probabilmente la notte peggiore della mia vita. Appena sorse i sole, mi resi conto che se n'era andato, o almeno, non lo vidi più. Nel mentre mia madre era pure tornata intorno all'una di notte, ma non ci feci neanche caso dato che ero troppo spaventata. Cercai ancora il telefono nel cassetto appena alzata ma niente. Allora pensai a cercare nella stanza di Sangwoo, entrai, aprii il cassetto ma neanche lì trovai un telefono.
Eh? E questo?
Trovai un biglietto con scritto
" Y/n♡Sangwoo♡Jisung ". Lo aprii e vidi una serie di simboli. In tutto 26. Sbarrai gli occhi non appena mi tornò in mente il ricordo di quei simboli: era l'alfabeto in codice inventato da me e Sangwoo, lo usavamo solo con Jisung e solo noi tre ne eravamo a conoscenza.
Fregato...
Cercai di ricordare le lettere e poi iniziai a scrivere con quei simboli " Aiuto. Hyunjae era lo stolker che mi seguiva ovunque, mi ha chiesto se avessi dei preservativi in bagno ieri sera e mi ha pure baciata contro la mia volontà. Mi ha detto di amarmi e mi ha detto che se avessi detto qualcosa a Minho o lo avrei denunciato avrebbe fatto del male a Minho stesso. Non so che fare, ho bisogno di aiuto. " chiusi il biglietto e lo misi in una lettera e appena passò il postino come ogni sabato mattina alle 7:00 scesi di casa e gliela consegnai dicendo l'indirizzo di casa di Jisung. Salii di nuovo a casa aspettando con ansia una risposta, era la mia unica via d'uscita.-
buona Pasqua gente!! <3
capitolo un po' tragico ma spero vi piaccia comunque :))
![](https://img.wattpad.com/cover/289982022-288-k324732.jpg)
STAI LEGGENDO
do you trust me ? || lee minho
RomanceY/n è una ragazza di 17 anni molto studiosa e con voti alti a scuola e appare sempre felice quando un giorno la sua professoressa non fa capire anche ai compagni che c'è qualcosa che non va. Ha un passato che l'ha segnata e lei non è più la stessa d...