32 - Now The Party Is Over (And Everybody's Gone)

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Scesi le scale di fretta, perché nonostante fossi agitata per quello che volevo dire a Harry – cioè che forse avevo deciso di rimanere a St. Louis e non andare a New York – non vedevo l’ora di baciarlo.

«Harry!» Esclamai, correndo fuori dalla casa e direttamente tra le sue braccia. Lui mi sollevò e sentii subito le sue labbra sulle mie. Chiusi gli occhi, assaporando il momento. Erano passate settimane dall’ultima volta che ci eravamo visti di persona. Avevamo parlato al telefono tutti i giorni, ci eravamo videochiamati, ma non era la stessa cosa. Non potevo sentire il suo profumo tramite uno schermo. Non potevo provare i brividi lungo la schiena quando le sue mani si intrecciavano tra i miei capelli mentre mi baciava.

«Mary.» Replicò Harry dopo qualche istante, allontanandosi leggermente e guardandomi negli occhi.

In quel momento capii che avevamo davvero risolto tutti i problemi passati. Ne avevamo parlato tanto in quelle settimane. Avevo ricominciato a fidarmi di Harry, a provare sentimenti ancora più forti di prima e volevo passare il resto della mia vita con lui. Il problema era… dove?

«Devi raccontarmi tutto dell’incontro con quelli della casa di produzione di Hollywood.» Dissi per prendere tempo. «Ma prima vieni in casa, così ti presento i miei nonni e puoi riposarti. Sei stanco per il volo? Vuoi qualcosa da mangiare?» Domandai. Lo stavo assalendo con mille parole, me ne rendevo conto, ma mi era mancato troppo ed ero agitata per mille motivi.

Harry stava per incontrare la mia famiglia. Beh, tutti tranne i miei genitori. E pensavo che l’avrebbero adorato, ma non potevo esserne sicura. C’era sempre una minima possibilità che qualcuno lo odiasse o che pensasse che non era l’uomo adatto a me.

E poi c’era il piccolo dilemma che si era creato nella mia mente da qualche giorno. St. Louis o New York? I miei amici, la mia famiglia o Harry? Potevo avere tutto insieme oppure sarei stata costretta a scegliere? Se sì, cosa avrei scelto? Dovevo dirglielo subito? O dovevo aspettare? Avevamo deciso che tra noi non ci sarebbero mai più stati segreti, ma come avrei fatto ad affrontare quell’argomento? Non era un discorso facile. Non era come dirgli che avrei preferito smettere di bere caffè e cominciare a consumare succo d’arancia. Si trattava del nostro futuro. Della nostra vita insieme.

«Okay, okay.» Rispose Harry, ridendo e seguendomi all’interno della casa.

Laurel e Jasper ci aspettavano in salotto, mentre i miei nonni erano ancora impegnati in cucina a finire gli ultimi dettagli per la festa di quella sera. Nonna Mia aveva deciso di cucinare una quantità industriale di piatti per sfamare tutta la famiglia.

«Ehi, amico!» Esclamò subito Jasper, avvicinandosi e dando una pacca sulla spalla a Harry.

«Jasper.» Lo salutò Styles, sorridendogli cordialmente.

In pura teoria avrebbe dovuto essere strano vedere il proprio ragazzo attuale e l’ex conversare amabilmente in quel modo. Era come se, in un certo senso, si conoscessero da sempre. Appena si erano visti avevano cominciato a chiacchierare e l’argomento era caduto subito sullo sport. Jasper gli aveva chiesto quale fosse la sua squadra preferita e, dopo aver scoperto che la risposta di Harry era uguale alla sua, erano diventati amici istantanei.

«È inquietante.» Disse Laurel, scuotendo la testa e ridendo.

«No, per me no.» Replicai, sorridendo. «Per me sono due delle persone più importanti della mia vita che vanno d’accordo. Sarebbe stato tragico il contrario.» Aggiunsi, avvicinandomi ai due uomini. Anche la mia migliore amica si unì a noi e cercai disperatamente di spostare la discussione dallo sport, perché ricordavo benissimo il modo in cui Laurel si infervorava parlando di football.

Little White Lies || [One Direction - Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora