Harry ed io scaldammo il cibo che aveva comprato al ristorante vicino a casa e lo mangiammo al bancone della cucina, avvicinando gli sgabelli per stare ancora più vicini e interrompendoci ogni tanto per baciarci. Se avere una storia seria e innamorarsi era così bello, volevo che quella con Harry durasse per sempre. Era come essere costantemente felice, come camminare su uno strato di nuvole, soffici e impalpabili. Era bellissimo.
“Che cosa fai per Natale?” Mi domandò il ragazzo.
“In realtà niente.” Dissi. “I miei genitori sono in Nevada. Guidare fino a St. Louis sarebbe troppo lungo e i biglietti aerei costano tantissimo. Inoltre non festeggiano il Natale, quindi…” Aggiunsi. Harry perse il sorriso e si rabbuiò.
“Vorrei poterti portare a casa e farti conoscere la mia famiglia.” Mormorò. “Quindi rimarrai al campus?”
“Sì. Non ho altre opzioni.” Risposi, costringendomi a concentrarmi su quello che mi aveva chiesto e non sul brivido che mi aveva percorso la schiena quando Harry mi aveva detto che avrebbe voluto farmi conoscere alla sua famiglia.
“Non hai altri parenti?” Mi domandò lui, prendendomi una mano e stringendomela leggermente.
“I miei nonni materni dovrebbero vivere a Springfield.” Risposi. “Ma non li vedo da quando avevo un anno, non mi ricordo nemmeno i loro visi.”
“Non è lontano da qui. Sono circa tre ore e mezza in macchina. Si può fare, no?”
“Lo so, ma non ci conosciamo. Mia madre li ha tagliati fuori dopo che le hanno detto di essere preoccupati per lo stile di vita della nostra famiglia. Pensavano che viaggiare per tutta l’America con una bambina piccola non fosse l’ideale, perché avrei fatto fatica a fare amicizia, ad ambientarmi in tutte le scuole diverse e cose del genere.” Spiegai. “Quando hanno scoperto che mia madre era incinta si sono trasferiti a Springfield, dove vivevano i miei genitori in quel periodo, per starle più vicino. I miei nonni pensavano che dopo la mia nascita i miei genitori si sarebbero fermati. Volevano che trovassero una città in cui vivere, dei lavori stabili. Come tutte le persone normali, ecco. Ma i miei non hanno voluto ascoltarli. Dicevano che vedere tutta l’America fin da piccola mi avrebbe fatto bene e comunque loro non riuscivano a stare fermi in un posto per più di un anno. Sentivano il bisogno di spostarsi.” Raccontai. Quella era l’unica cosa che sapevo sulla mia famiglia. I miei nonni si erano trasferiti a Springfield da San Francisco e, in teoria, avevo anche altri parenti in quella città. Ma non sapevo altro, perché non avevo mai potuto parlare con mia madre di quell’argomento.
“Non hai modo di contattarli? I tuoi nonni, dico. Perché secondo me vale la pena conoscerli e creare un rapporto con loro. Tu hai scelto una città in cui vivere e stai studiando. Hai una vita stabile adesso e penso che tu voglia conoscere il resto della tua famiglia, no?”
Scossi la testa.
“Non lo so. Cioè sì, mi piacerebbe conoscerli, ma non posso chiedere il loro numero a mia madre, perché so che l’ha buttato e i miei nonni sono sempre stati un argomento off limits nella mia famiglia. I miei mi hanno solo spiegato quello che è successo tanti anni fa e poi mi hanno chiesto di non parlarne più. E… a me è sempre mancato avere dei nonni. Quelli paterni vivono in Australia e non li ho mai conosciuti. Mio padre non ha mai voluto che venissero a trovarci qui in America e si è sempre rifiutato di tornare in Australia.”
“Sei sempre in tempo a rimediare, Mary. Lascia che ti aiuti. Come si chiamano i tuoi nonni materni?”
Non avrei mai smesso di provare la sensazione di calore che partiva dal cuore e si espandeva in tutto il corpo quando ero vicina a lui, vero? Non volevo smettere, quello era sicuro. Harry si era appena offerto di aiutarmi a ricongiungermi con parte della mia famiglia. Potevo adorarlo più di così?
“Mia e Michael Bailey.” Risposi. “Grazie, Harry.” Aggiunsi poi, dandogli un bacio. Lui mi strinse a sé e in quel momento mi sentii sicura, protetta e amata. Ma soprattutto, cominciai a pensare che Harry era in grado di darmi qualcosa che nessun altro mi aveva dato fino a quel momento: stabilità. E non era per niente male. Era tutto quello che volevo dalla vita, dopo aver passato anni a spostarmi da una città all’altra, dopo aver passato tutta la mia infanzia e la mia adolescenza a chiedermi quando avrei trovato l’auto carica di bagagli e il motore acceso una volta tornata a casa da scuola.
“Te l’ho detto, per te andrei anche sulla luna e te ne riporterei un pezzo.”
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Little White Lies || [One Direction - Harry Styles]
FanfictionMary Jane Watson ha un nome che la rende il bersaglio di battutacce da parte di tutte le persone che conosce. E la gente non sa nemmeno il vero motivo per cui si chiama così (fortunatamente, perché le battute orribili potrebbero solo peggiorare)...