𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓭𝓲𝓬𝓲𝓪𝓷𝓷𝓸𝓿𝓮

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Per l'intera settimana io e jimin non ci parlammo.
Ci furono solo sguardi sfuggenti durante il pomeriggio nel pulire la mensa ma nient'altro.

J-hope non sa nulla di tutto questo, dei sentimenti che provo per jimin e di ciò che è successo nei giorni passati, non so da dove partire.

Erano tre giorni che non pranzavo in mensa, non avevo il coraggio di guardare in faccia rose ma soprattutto di guardare jimin insieme a lei.

Lei è solo una povera vittima di un piccolo tradimento di due persone a cui lei tiene tanto.

Ogni giorno mi preparavo un tost con il prosciutto per poi andare al mio solito posto: nel cortile della scuola seduta su una panchina sotto l'albero.

Passavo la mia ora lì, dove nessuno mi infastidiva e potevo stare nella più totale tranquillità. Lontana dagli sguardi di tutti gli alunni della scuola.

Le voci continuavano a girare e mi guardavano con disprezzo e quando mi sento al centro dell'attenzione vado nel panico.

Mi mancano mamma e papà, quelli biologici.

A volte penso come sarebbe stata la mia vita con loro ancora vivi, ma non riesco nemmeno ad immaginarla.

So solo che quella brutta scena che vidi da bambina mi perseguita ancora e non riesco a liberarmene.

"Amy" una voce familiare mi richiamò ma non diedi importanza, non mi girai.

"Amy" continuava.

"hey ci sei?" solo quando mi toccò la spalla ritornati alla vita reale.

Alzai la testa e vidi jungkook.

"p-perché piangi?" disse preoccupato.

Non mi accorsi che le lacrime invasero il mio viso facendo colare del mascara.

"j-junkook... Ehm niente" passai velocemente le mani sul viso per ripulirlo dal mascara colato e mi alzai.

Avevano già finito le prove?

"Amy, vuoi che chiami J-hope?" disse accarezzandomi un braccio.

"no, non chiamarlo ti prego, finirebbe per preoccuparsi e non voglio" dissi di fretta.

"è successo qualcosa? Nei vuoi parlare?" mi prese le mani e mi guardò negli occhi.

Non mi trattenni e un'altra lacrima scese lungo il viso.

"stavo pensando ai miei genitori... Tutto qui." abbassai la testa

"adesso vado in bagno per darmi una sistemata, non voglio che gli altri mi vedano conciata in questo modo" dissi ridendo.

Mi guardò stupefatto dal mio cambio di umore. Infatti rimase senza parole.

Corsi in bagno ma nel percorso mi scontrati con qualcuno. Alzai la testa e vidi suga.

"hey Amanda, attenz...che ti è successo?" disse preoccupato.

"chiamo subito J-hope" disse aprendo la porta dello studio ma gli tirai il braccio riportando la sua attenzione a me.

"ti prego non farlo, è tutto apposto.
Ho solo visto una serie sul telefono che mi ha fatto questo effetto" mentii ridendo.

"farò finta di crederci" disse scompigliandomi i capelli e scendendo giù in cucina.

Andai finalmente in bagno e mi diedi una sistemata.

Scesi in salotto e torvai tutti raggruppati sul divano che vedevano la serie friends.

"hey sorellina siediti qui vicino a me" disse sorridendo J-hope  indicandomi un posto libero. Mi sedetti e guardai la serie insieme a loro.

***
Vedemmo giusto due tre episodi poi si fece ora di andare a casa e namjoon ci offrì un passaggio.

Arrivati a casa salutai mamma e andai dritto in camera mia, fra meno di un'ora sarebbe arrivato papà e avremmo cenato così ne approfittai per prendere il mio famoso diario e scrivere tutto ciò che tenevo dentro.
Dal diario cadde una foto dei miei genitori con me da piccola. Eravamo davvero una bella famiglia.

Strinsi forte la foto al petto.

"vi porterò sempre nel mio cuore..." dissi soffocando l'ennesimo pianto.

Sentii bussare alla porta

"si?" domandai

"tesoro sono la mamma, posso aprire?"

"sì mamma"

Entrò chiudendo la porta alle sue spalle.

"dimmi mamma"

"tesoro ti ho vista un po' strana prima, c'è qualcosa che non va?" chiese preoccupata.

"no mamma, è tutto apposto."

I suoi occhi caddero sulla foto che stringevo fra le mani e sembrò capire qualcosa.

"ti mancano?" disse prendendo la foto fra le mie mani con un sorriso.

"sì... Tanto"

Mi guardò con occhi lucidi e mi strinse fra le sue braccia.

"quanta forza hai bambina mia" disse.

"mamma, devo dirti un'altra cosa..." si staccò e mi guardò

"dimmi tesoro"

"mi piace un ragazzo"

I suoi occhi si spalancarono e sorrise.

"aw, la mia bimba sta crescendo. E com è? Dai parlami di lui" sorrideva, era felice.

"lui è un ragazzo testardo ma anche dolce.
All'inizio ci odiavamo a vicenda poi man mano le cose sono cambiate e io ho iniziato a provare dei sentimenti verso di lui e purtroppo me ne sono resa conto troppo tardi" dissi.

"non è mai troppo tardi piccola mia, la vita è lunga. Di certo non finisce qui.
Lui prova qualcosa per te?" chiese

"è questo il punto, lui non sa cosa prova per me." dissi disperata.

"vedrai che con il tempo si renderà conto della donna che sta perdendo... Sei rara tesoro, e lo dico non perché sei mia figlia ma perché è la verità."

"lo spero mamma" dissi abbracciandola.

Hey kpoppine.
Come prosegue la lettura? Vi sta piacendo? Qual è stata la vostra parte preferita della storia fino ad ora?

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𝐀𝐫𝐫𝐨𝐠𝐚𝐧𝐭 ~𝓙𝓲𝓶𝓲𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora