𝓬𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓿𝓮𝓷𝓽𝓲𝓭𝓾𝓮

462 15 6
                                    

La luce proveniente dalla finestra atterò sui miei occhi svegliandomi. Mi rigirari nel letto numerose volte per trovare una posizione giusta nel dormire, ma niente.

mi girai su un fianco e vidi Jimin. "Che ci faccio con lui? " chiesi fra me e me.

Alzai le lenzuola e notai che non avevo più il mio vestito ma una maglia large maschile, posai gli occhi su di lui e non aveva la maglia. ERA SUA?

Mi alzai di scatto, volevo svegliarlo per avere più informazioni su cosa è successo questa notte, ma era così bello mentre dormiva.

"se solo non fossi stronzo..." dissi sussurrando e appoggiando un dito sul suo addome accarezzando ogni lineamento. Notai che la sua pelle, da liscia, diventò anserina (pelle d'oca).

Tolsi subito la mano ma non smisi di fissare il suo viso, anzi, le sue labbra.

Fece un piccolo movimento e da ciò capì che si stava svegliando.

"buongiorno bimba..." disse con voce impastata dal sonno. Era molto profonda.

"b-buongiorno Jimin."

aprì lentamente i suoi occhi che si posarono su di me per un istante ma poi il suo sguardo calò sulle mie cosce nude.

"la giornata premette bene" disse sorridendo per poi riguardarmi in faccia.

abbassai lo sguardo e notai che la maglia era salita fin troppo sopra lasciando intravedere le mie mutandine bianche.

mi coprì immediatamente abbassando la maglia e riportando le lenzuola su di me.

"porco" dissi arrabbiata.

"bimba, ti ho già vista in intimo"

"c-cosa? cosa è successo stanotte?" balbettai.

"vuoi davvero saperlo?" avvicinò il suo viso al mio salendo su di me

"s-sì" il mio concerto di tachicardia rock ebbe inizio e nello stomaco c'erano le cellule che si scatenavano al suo suono.

le sue labbra si posarono sul mio collo lasciando leggeri baci, arrossì.

"j-jimin..."

"si bimba?" disse sussurrando sul mio collo.

avvertì una sensazione al basso ventre mai provata finora, di istinto strinsi le gambe. Jimin lo notò siccome rise.

"bimba, cosa succede mh?" diede un morsetto sul collo che mi fece gemere.

"Jimin basta." lo spinsi via.

ripresi a respirare e a ritornare in me.

lui rideva tanto.

"idiota"

" se vuoi davvero saperlo, questa notte non è successo niente. Eri ubriaca e avevi vomitato sporcando anche il vestito e siccome non riuscivi a reggerti in piedi ti ho aiutato a spogliarti. tranquilla, non ho approfittato del momento." si alzò dal letto e mise una maglia presa sulla sedia.

"okay..." dissi osservandolo.

"se non fosse stato per il ragazzo che urlò per tutta la casa aiuto chissà-" lo interruppi

"quel ragazzo mi stava molestando ma ero troppo debole per reagire e persi i sensi perchè mi ha sbattuto violentemente al muro facendomi colpire con la testa la parete... ovvio che ha chiesto aiuto negando tutto. chissà che scusa si sarà inventato" dissi tutto con testa bassa.

"LO AMMAZZO" la sua voce rimbombò nell'intera stanza. Alzai il capo portando la mia attenzione a lui.

"Jimin lascia stare, non è arrivato a fare nulla"

"me la pagherà." disse arrabbiato.

"non farmi ridere Jimin."

"perché dovrei? Ti ha molestata"

"lo so, ma da quando ti interessa di me?"

"Rose-" lo interruppi

"mi chiamo Amanda, AMANDA." quasi urlai.
Mi alzai dal letto e mi avvicinai a lui.

"mi sono scocciata di dover continuare così, il giorno prima fai l'innamorato con Rose, poi mi dici di non diverti toccare e il giorno dopo ti interessa di me? Sei patetico Park." ero incavolata.

"l'avrei fatto con qualsiasi ragazza, nessuno meriterebbe di essere molestata"

"vuoi un applauso?"

"perché fai così Amy?"

"niente jimin, lascia stare" gli diedi le spalle per poi camminare verso la porta per uscire ma lui mi afferò il braccio bloccandomi ad essa.

"che vuoi" dissi

Mi guardò per qualche secondo e poi si fiondò sulle mie labbra.

Il bacio diventò molto più intenso e passionale. Mi prese in braccio e mi stese sul letto.

Si staccò da me per prendere la chiave dal comodino per chiudere la porta e ritornò da me dando inizio ad un'altro bacio più intenso di prima.

Le sue mani vagavano sul mio corpo e la mia eccitazione e passione cresceva sempre di più.

Mi sfilò la maglia lasciandomi completamente nuda, avevo indosso solo le mutandine.

Feci anch'io la stessa cosa con i suoi indumenti.

La sua erezione premeva sulla mia intimità e la sua mano palpava il mio seno.

La stanza si riempì di gemiti miei e suoi. Non so se in casa eravamo soli o meno ma poco mi interessava.
In quel momento tutto era perfetto.

"ti voglio Amanda, ti voglio tutta per me" disse fra un gemito e l'altro.

"j-jimin, tutto questo è sbagliato"

"allora sarà lo sbaglio più bello della mia vita."

Hey kpoppine.
Cosa sarà successo? O meglio, cosa succederà? 😏

Scrivetelo qui nei commenti e lasciate una stellina.

Non dimenticate di aggiungere la storia al vostro elenco per eventuali aggiornamenti. 💜

𝐀𝐫𝐫𝐨𝐠𝐚𝐧𝐭 ~𝓙𝓲𝓶𝓲𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora