𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓽𝓻𝓮𝓭𝓲𝓬𝓲

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Jimin.
Uscì da quella casa più scazzato di prima e salì in macchina.
Quella piccola stronza mi fa innervosire ogni volta, ma chi si crede di essere.

L'ho baciata perché non ero in me, avevo bevuto abbastanza da fare anche un'altra cazzata che dovrò portare avanti per un po' di tempo, ovvero: chiedere a Rose di essere la mia ragazza.

Ma cosa mi passava in mente quella sera? Cosa?

Sbattei le mani più volte sul volante.

"sono un disastro..." dissi a me stesso.
"un coglione" continuai.

Misi in moto l'auto e partì.

Amanda.

Il giorno dopo.
Il suono della sveglia rimbombò per l'intera stanza.
Mi alzai dal letto con poche ore di sonno e spensi la sveglia.

Svolsi la mia routine mattutina e andai a scuola.

Mi toccava rivedere jimin dopo la discussione avuta ieri sera. Ormai l'autobus non lo prendevo più da quando J-hope ha iniziato a far parte del gruppo.

Salimmo in macchina e fra me e jimin ci furono solo sguardi di rabbia ma nessuno dei due proferì parola durante l'intero tragitto.

Arrivammo a scuola e andai dalle mie amiche per poi salutarle.

Fortunatamente nessuno notò i miei segni sotto gli occhi. Ciò vuol dire che ho coperto per bene con il correttore.

"amore..." vidi rose sorridente, mi girai e vidi jimin venire verso di noi con J-hope.

"hey piccola" disse stampandole un bacio sulle labbra.

Distolsi lo sguardo su J-hope che mi guardò dispiaciuto.

"Amanda posso parlarti due secondi?" disse J-hope.

Annuì e ci allontanammo dal gruppo.

"dimmi"

"sicura che fra te e jimin non ci sia nulla? Ti vedo strana.
Ogni volta che si avvicina a rose il tuo sguardo cambia e quando Rose parla di lui fai di tutto per non guardarla in faccia..."

"J-hope, fra me e jimin non c'è nulla e mai ci sarà qualcosa."

"e allora perché regaisci in questo modo?"

Colpita in pieno.
Non ti ci mettere pure tu.

"è solo impressione fratellino. Davvero." stavo per andarmene quando J-hope mi tirò con il braccio e mi fece ritornare alla postazione di prima senza lasciare la presa.

" Amanda non mentirmi, so che stai mentendo.
I tuoi occhi parlano e la tua mente ti fotte.
Non fare scelte affrettate e ascolta bene ciò che dice il tuo cuore." rimasi senza parole.

Mi lasciò il braccio ed entrò nell'istituto senza di me.

Jungkook.

Vidi Amanda e j-hope allontanarsi e il mio istinto mi disse di seguirli, così mi nascosti dietro un muro senza che loro mi vedessero e ascoltai attentamente la loro conversazione.

"... I tuoi occhi parlano e la tua mente ti fotte.
Non fare scelte affrettate e ascolta bene ciò che dice il tuo cuore."

j-hope sembrò colpirla in pieno siccome lei non rispose e non si mosse di lì per un bel pò.

Non colpì solo lei ma anche me...

La campanella annunciò l'inizio delle lezioni e Amanda ritornò al mondo reale.

𝐀𝐫𝐫𝐨𝐠𝐚𝐧𝐭 ~𝓙𝓲𝓶𝓲𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora