𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 𝓿𝓮𝓷𝓽𝓲𝓺𝓾𝓪𝓽𝓽𝓻𝓸.

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J-hope non mi diede tempo di spiegare che mi prese per il braccio e, non fregandosene del mio "outfit", mi trascinò nella macchina di papà.

"quando staremo a casa faremo i conti" mi disse.
La sua voce era spezzata e più che arrabbiato era deluso. Mi sentivo terribilmente in colpa per aver mentito a lui ma gli avrei spiegato la situazione al più presto e invece...

Il tragitto fu silenzioso, nessuno dei due parlava ma potevo avvertire la sua tensione che era piuttosto pesante.

Jimin.

"tutto questo è assurdo jimin" disse suga mettendosi le mani fra i capelli.

"secondo voi J-hope andrà via dalla band?" chiese tae

"non lo so, spero di no..." rispose Nam

"J-hope non te lo perdonerà mai, sappilo." jungkook mi puntò il dito contro.

"odia più te che me" dissi avvicinandomi a lui

"ma davvero? Qui chi ha giocato con i sentimenti della sorella sei tu jimin.
L'ho visto con i miei occhi il modo in cui soffriva in silenzio e tu non te ne sei accorto minimamente.
Avrei dato l'anima per quella ragazza, avrei fatto il possibile per renderla felice ma purtroppo non prova nulla per me.
Tu che hai intenzione di fare? Smettila di illuderla ad ogni bacio perché non fai altro che farla stare più male. Coglione." disse con le lacrime agli occhi jungkook.

Le sue parole mi colpirono profondamente, ci sta male per l'amore non corrisposto di Amanda e lo si nota tantissimo.

Davvero la amava così tanto? Anzi, la ama.

L'amore gioca brutti scherzi. Tante volte può essere bello e altrettanto brutto.

Ma nonostante tutto credo di sapere cosa voglio.

Amanda

"tu mi stai dicendo che ami jimin?" mo chiese J-hope incredulo.

Ho deciso di raccontargli tutto. Dal primo momento che tutto è iniziato fino a stamattina.

"sì... Sento di amarlo" avevo ancora la sua maglia addosso e il suo profumo mi rassicurava e mi aiutava a non agitarmi.

"ma è assurdo, dopo tutto ciò che ti ha fatto, dopo le numerose volte che dicesti di odiarlo, adesso.... Adesso lo ami..." rise, rideva come un pazzo.

Questa cosa mi metteva ansia ma pensiamoci bene: chi l'avrebbe mai detto che dall'odio nasce l'amore?

Stavamo in camera mia e lui camminava per l'intera stanza senza fermarsi e senza guardarmi negli occhi.

" J-hope, non sono una bambina.
So che questa situazione non è piacevole ma io lo amo.
Sì, ci siamo odiati a vicenda ma dopo il primo bacio ho iniziato a capire tante cose."

"cos' è che hai capito Amanda? Cosa?
Hai tradito la fiducia di una mia cara amica che era diventata anche la tua. Anche se per poco tempo, in qualche modo sei stata l'amante di jimin"

"vuoi sapere cosa penso di rose in questo momento? CHE NON ME NE FREGA UN CAZZO DI LEI.
Si è rivelata un amica falsa e lo sai perfettamente e nonostante ciò te la difendi anche? Bravo. Complimenti."

"Amanda, hai tradito la fiduc-" interruppi la frase che stava per dire.

"NON È COLPA MIA SE HO INIZIATO A CAPIRE DI PROVARE QUALCOSA PER JIMIN LA SERA IN CUI SI SONO FIDANZATI." iniziai ad innervosirmi sempre di più, mi sentivo crollare ma dovevo dire tutto ciò che avevo dentro perché non ne potevo più.

"se avessero iniziato la loro relazione prima della festa di inizio anno, non mi sarei avvicinata così tanto a jimin e l'avrei respinto"

"bhe, nonostante la relazione l'hai baciato ugualmente e ci stavi per fare anche sesso."

Mi alzai dal letto furiosa e la prima cosa che feci fu lanciare la lampada contro l'armadio e questa si ruppe in mille pezzi.

"Amanda..." J-hope mi fissava impaurito dalla scena.

"sai quante volte l'ho allontanato? MOLTE. e sai quante volte ha tentato di baciarmi? ALTRETTANTO.
Ma l'amore è troppo forte per rispettare delle regole." dissi  ormai in lacrime.

Scappai in bagno sbattendo la porta alle mie spalle.
Mi accovacciai sul pavimento e scoppiai in un pianto senza fine.

Non ne potevo più, l'amore fa male... Fa troppo male e io sono troppo debole per affrontarlo.

Il giorno dopo.
Saltai scuola anche oggi e sfortunatamente non trovai Jimin al mio fianco.
In quel momento avrei voluto tanto ci fosse lui, anche solo per un abbraccio.

Sentì bussare alla porta.

"tesoro, sono la mamma."

"dimmi mamma?"

"posso entrare?" chiese.

"No. Voglio stare da sola." oh, Amanda. Dopo questa risposta te ne pentirai amaramente.

Una madre non va mai rifiutata. È l'unica persona che non ti abbandonerà mai e ti amerà per tutta la vita senza farti conoscere il dolore.

Ma ero troppo ferita, il cuore spezzato parlava e diceva di voler stare da solo nella speranza che, con un po' di tempo, si sarebbe messo apposto.

Non sentì una risposta da parte sua, ma solo dei passi allontanarsi dalla stanza.

Mi dispiace mamma.

Hey kpoppine.
Questo capitolo è un po' tragico e, sinceramente, le cose tragiche mi piacciono molto.

Comunque volevo comunicarvi che la storia è quasi finita, non so quanti capitoli ancora mancheranno ma di certo non molti.

Prometto che inizierò a scrivere un'altra storia.

Detto ciò, lasciate una stellina ed un commento.

Aggiungete la storia al vostro elenco per eventuali aggiornamenti 💜





𝐀𝐫𝐫𝐨𝐠𝐚𝐧𝐭 ~𝓙𝓲𝓶𝓲𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora