Una sorpresa per due

96 7 19
                                    

Passarono un paio di mesi dalla fine di quel processo.
Ancora non mi sembrava vero, fu tutto così improvviso e surreale.
Non penso di dimenticarmi mai ogni singolo istante di quel giorno.
Subito dopo il giudizio finale non mi ressi in piedi e caddi di peso sulle ginocchia, talmente sotto shock che non sentii neache un minimo bruciore causato dalle ginocchia sbucciate.
Fino in fondo speravo di poter avere un miglior rapporto con Sharon, ma non faceva altro che evitarmi, rispondermi male o spintonarmi a terra. Non avrei mai immaginato potesse compiere un atto estremo del genere.
Subito dopo sentii un vuoto in me stessa, strinsi la mia maglia all'altezza del cuore e non sentivo altro che dolore.
Urlai, piansi, non potevo far altro.
Jisung preoccupato mi corse in contro e mi strinse a lui sempre più forte sperando di far andare via tutti i pensieri, sperando di poter cambiare completamente le cose, ma sapeva di non poter far nient'altro perciò si sentiva sempre peggio.
Subito dopo sentì qualcosa poggiarsi sulla sua mano, anch'essa poggiata sulla mia schiena. Alzò la testa e vide accucciata davanti a lui una donna dai capelli lunghi e lisci sorridere dolcemente.
Non l'aveva mai vista prima, ma gli era molto familiare.
La cosa che lo fece rimanere perplesso era che solo lui riusciva a vederla, solo lui aveva notato la sua presenza.
La donna, vedendolo stranito e intento a parlarle, portò l'indice sulle sue labbra per pronunciare un piccolo "shhh".
Subito dopo gli accarezzò in viso e finalmente disse qualcosa.

"Sono contenta che mia figlia abbia incontrato una persona meravigliosa come te." Disse prima di sparire davanti ai suoi occhi.

"Tua madre..." Disse con un filo di voce Jisung.

Non sentii bene perciò gli chiesi se potesse ripetere ciò che aveva detto, ma lui scosse la testa e rispose che non era nulla di importante.

"Su, andiamo." Disse Jisung aiutandomi ad alzarmi.

Fuori l'edificio l'ultima cosa che vidi fu il disgustoso sguardo presuntuoso di Sharon puntato su di me.
Ormai era già entrata nell'auto della polizia, ma tutta la rabbia, delusione e disgusto che provavo in quel momento non riuscivo più a tenerlo a bada, perciò rincorsi l'auto della polizia fino all'inizio della strada principale, totalmente in lacrime e con lo sguardo offuscato.

Non riuscivo a vedere nulla, ma sentii qualcuno strattonarmi via da dove stavo.

"HAI INTENZIONE DI FARTI INVESTIRE?!" mi rimproverò Jisung.
Era furioso e non potevo biasimarlo, ma le parole continuavano a non uscire dalla mia bocca.
Lacrime, lacrime e ancora lacrime, dovevo versare fino all'ultima goccia.

Dopotutto devo ringraziare anche Seojoon per aver fatto tutto quello per me.
Se non fosse stato per lui avremmo sicuramente perso la causa e Sharon sarebbe ancora libera.
In questi ultimi due mesi mi aiutò anche a tornare di buon umore facendo ciò che non era riuscito a fare quando eravamo ancora una coppia. Si era promesso di non farmi più del male e voleva farsi perdonare di tutto quello che mi ha causato.

"Allora? Quando avete intenzione di sposarvi tu e Jisung?" Mi chiese.

Era sera, faceva freddo ed eravamo entrambi seduti su delle scale di una lunga scalinata.

"Eh? C'è ancora tempo per pensare a queste cose." Risposi.
Ammetto che l'idea di spostarmi mi frullava sempre più nella testa, amo Jisung e sì, voglio creare una famiglia con lui, ma non credo sia ancora il momento adatto.

"È passato tanto tempo ormai! Quanto ancora volete aspettare?" Disse Seojoon sbuffando.

"Il momento giusto."









...








"Si può sapere dove mi stai portando?" Chiesi ormai stufa di camminare per venti minuti bendata.

"Ho detto che devi avere pazienza, siamo quasi arrivati." Rispose Jisung tenendo la mano poggiata sul mio fianco.

Poco dopo sentii una porta aprirsi e Jisung mi fece entrare all'interno di quell'edificio? Aula? Stanza?

Mi slegò la benda e rimasi accecata dalla luce di cui non ero più abituata.

"Ti presento la Dream Dance Studio!" Esclamò piazzandosi davanti a me a braccia aperte, entusiasta di mostrarmi ciò che avevo intorno.

Ok era solamente la sala prove di quell'edificio, ma ero così felice.

"In così poco tempo...tu come..." Dissi perplessa.

"Ci sto lavorando da molto più tempo di quel che pensi in realtà.
I ragazzi e soprattutto Chenle mi hanno aiutato fino all'ultimo e ora posso finalmente annunciare l'apertura del mio dance studio, o dovrei dire, del nostro." Rispose Jisung con un sorriso più grande della sua faccia.
"Dunque, ti piace?" Mi chiese subito dopo.

"Se mi piace?
È MERAVIGLIOSO" esclamai saltandogli addosso avvolgendogli la vita con le gambe e il collo con le braccia.

"Ti amo." dimmo all'unisono prima di scambiarci un bacio.

Subito dopo si sentirono dei cagnolini abbaiare.
Coco e Chanel ci corsero incontro facendoci le feste seguiti da tutti gli nct che uno ad uno entravano in quella sala per fare le congratulazioni al piccolo Jisung.

"Il nostro bimbo è cresciuto." disse Ten soffiandosi drammaticamente il naso.

"Ho bisogno di un fazzoletto anche io." disse Donghyuk poggiandosi sulla spalla di Ten.

"Ti vai a prendere la carta igienica del bagno, ora scollati." Continuò Ten infastidito dalla presenza strusciante di Donghyuk sul suo braccio.

Da lì scoppiammo tutti a ridere.







































Gli ultimi due capitoli saranno ancora più corti di questo, ma non volevo fare un capitolo unico che se no non rende.
Ci vediamo al prossimo capitolo Adieuuu

Madonna finalmente posso scriverlo, giuro che saranno passati mesi da quando volevo scriverlo.

Fashion style || park jisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora