Famiglia

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"Lynn devi farmi un favore"

"Ti sei cacciata ancora nei guai?
Non ti fai mai sentire se non per questo"

"Devi solo farmi un prestito.
Devi andare al magazzino vicino alla discarica e dare 7 milioni di won al signore che trovi "

"Sei impazzita? Dove li trovo tutti questi soldi?"

"Non sono affari miei, ora vai."

Mia madre sapeva dei debiti della sorella, ma non immaginava che fossero così tanti i soldi.
Sapeva anche l'associazione di cui era debitore, per questo decise di non obiettare e sacrificarsi.
Non le avrebbero dato tregua, ma nessuno sapeva come sarebbe andata a finire.




"Mirin? Che stai guardando?" mi chiese Yerim notando la rivista piena di abiti da sposa che stavo sfogliando.

"Oh...nulla." le risposi poggiandola sul tavolino di fronte a me.

"Non sono mica stupida sai -portò una mano sul fianco-
Non stai lavorando più per le spose quindi non vedo perché tu debba interessarti così tanto a quegli abiti, o magari c'è dell'altro.
VUOI SPOSARTI?!"

"Non credi sia ancora presto?"

"Andiamo! Hai 25 anni, non 15."

Sbuffai.
Mi sarebbe piaciuto molto indossare un vestito di quelli e provare quell'emozione del tanto atteso giorno del matrimonio che provano tutte le donne, ma non era di certo una mi priorità.
Dopotutto, sia io che Jisung avevamo delle questioni da risolvere.

"Magari più avanti ok?" finii alzandomi dal divanetto, dandole una pacca sulla spalla.
"Ora muoviti, tra poco devono arrivare i modelli."

"Sei proprio antipatica." disse Yerim delusa.

I set fotografici all'aperto non mi dispiacevano. Potevo prendere una bella boccata d'aria fresca, ammirare il paesaggio durante le pause e...potevo indagare sul caso di mia madre.
Non appena mi accennarono del luogo per il set mi si accese la lampadina.

"Bene ragazzi una pausa di 10 minuti e poi torniamo tutti qui."

Dieci minuti erano troppo pochi così allontanai di corsa per raggiungere la fossa in cui cadde la macchina, volevo a tutti i costi raggiungerla.

L'ansia mi divorava, le mie mani continuamente torturate iniziarono a sanguinare e bruciare. Un vuoto al petto non appena ritrovai il peluche a cui ero tanto affezionata da piccola.
Pieno di terra e con alcune cuciture ormai saltate, quello era un suo regalo per il mio compleanno.
Non trovai altro, ma per il momento poteva bastare.

"Pronto è l'avvocato Kang, con chi parlo?"

"Sono la figlia di Go Joowon, voglio riaprire il caso di Kim Lynn."





















Fashion style || park jisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora