Concerto

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Avevo preso una decisione, forse in troppo poco tempo, ma non avevo intenzione di pensarci per molto tempo o avrei finito solamente col pentirmene.
Ok lo ammetto, avrei dovuto pensarci di più, ma al momento mi sembrava la soluzione migliore e presa dal momento ho consegnato la lettera di dimissioni al CEO.
Non volevo rovinare ulteriormente l'immagine di Jisung e restando a lavorare con loro avrei solamente peggiorato la situazione.
Non lo voglio lasciare per nulla al mondo, ma voglio anche che sia felice. Il suo lavoro lo rende così e io non sono nessuno per rovinare quello che si è costruito per anni.
Mi ritrovai così a cercare una nuova agenzia, o perlomeno qualcuno che potesse assumermi a lavorare.
Finii per lavorare come Bridal stylist. Mi occupavo di creare dei look su misura alle future spose. Mi piaceva molto a dire il vero. Le spose erano sempre molto contente e i vestiti erano uno più bello dell'altro.
Il problema, però, è che l'agenzia per cui lavoravo ha sede fuori la città di Seoul e mi tocca fare un bel viaggetto tutte le mattine, per poi ritornare la sera tardi. Quando non c'ero a casa, il ragazzino della porta accanto si prendeva cura di Coco, devo dire che non è per niente male quel mammoccio.
Stavo pensando all'idea di trasferirmi più vicino all'agenzia, ma per il momento preferivo rimanere a Seoul, non volevo fare di nuovo le cose di fretta.
A causa di varie cose io e Jisung non riuscimmo a vederci molto, o meglio, ci siamo visti pochissimo.
Mi fa soffrire, ma mi dà anche un po' di sollievo. Così la situazione di Jisung si risolse in parte, poiché i commenti negativi iniziai a riceverli maggiormente io. In realtà non ci facevo molto caso, ero più preoccupata che potessero farmi una cattiva pubblicità e che di conseguenza non mi avrebbero preso a nessun tipo di lavoro. Mi bastava che avessero lasciato in pace Jisung.
Lui comunque non reagì molto bene quando gli dissi del mio licenziamento, ma non mi forzò a fare nulla, dovevo decidere io.
Il nostro rapporto, mi fa male dirlo, ma non era come prima. Continuavamo ad armarci, ma il fatto di vederci così poco faceva soffrire entrambi e ci costrinse ad avere un rapporto meno solido.

Rinunciai anche al regalo che mi fece Ten, non andai ci con nessuno, e non volevo andarci da sola.
Insomma, cambiai vita da un giorno all'altro.

Oggi ci sarebbe stato il concerto dei Dream a Seoul, volevo andarci, ma avevo del lavoro da svolgere.
Quel giorno si doveva sposare Yerin, una ragazza con cui ho legato parecchio in quel periodo.

"Mi dispiace troppo che tu non riesca ad andare al quel concerto" mi disse mentre tolsi un bigodino da una ciocca di capelli.

"Te l'ho detto, non ti preoccupare, non ci sarei comunque andata"

"Ma come farai con il tuo ragazzo? Uffa, a saperlo prima chiamavo un'altra stylist"

"Vuoi dare dei soldi ad un'altra stylist? Traditrice."

"Voglio farti stare con il tuo ragazzo! Si vede che ci soffri molto, non voglio vederti in questo stato."

"Non so quanto riusciremo a far andare le cose avanti di questo passo" femai una lacrima che cercò di rigarmi la guancia.

Continuai il mio lavoro con calma.
Arrivò il momento della cerimonia e subito dopo andammo al ristorante.
Yerin mi prese per il polso e mi portò in un luogo più tranquillo.

"Tieni, prendi questi, mettili e vai fuori, il taxi ti aspetta" mi diede una mascherina e un berretto, quei soliti che usano gli idol o le persone famose per non farsi riconoscere.

"Che vuoi dire?" chiesi confusa.

"Il concerto inizierà tra poco, muoviti!" mi spinse fuori il locale. 

"Ma non ho neanche i biglietti!"

"Te li ho presi io~~"

Rimasi molto sorpresa e accettai l'aiuto che mi stava dando. Volevo vedere Jisung, mi mancava troppo.


Fashion style || park jisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora