Drama

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Oggi sono tornata a casa prima del solito, i ragazzi hanno convinto il mio capo a farmi uscire prima da lavoro, poiché dovevo ancora riprendermi del tutto da quella sera.
Ten e Sicheng mi hanno addirittura promesso di portarmi a fare shopping. Li amo.
Più tardi avrei dovuto portare quel ragazzino di Jisung al mare, non è neanche estate, non so perché abbia scelto proprio il mare.
Se solo non mi fossi addormentata sul divano, mentre guardavo un drama, con Coco. A svegliarmi fu Wonderland degli Ateez come suoneria, quella canzone mi fa prendere un colpo tutte le volte che parte.
Presi il telefono dal tavolino di fronte al divano e lo misi sull'orecchio per rispondere.
"Pronto, chi è?" dissi ancora assonnata e con gli occhi chiusi.

"DOVE STRACAVOLO SEI?!"

Mi spaventai e per poco non feci volare il telefono fuori dalla finestra.

"Jisung?"

"TI HO CHIAMATO UNA VENTINA DI VOLTE!"

"Oh...stavo dormendo"

"E ti sei dimenticata di dovermi portare al mare giusto?"

"Oh cazzo" lanciai il telefono sul divano senza riattaccare, lasciando Jisung ancora in chiamata.
Mi cambiai velocemente mettendomi qualcosa di più comodo addosso e ripresi il telefono. Jisung, in attesa di una risposta, ancora non aveva riattaccato.

"10 MINUTI E STO DA TE" rittaccai, salutai Coco e corsi velocemente al dormitorio dei dream.

"Eccoti finalment-" presi velocemente Jisung per il polso per poi correre alla fermata del bus.

"PRESTO O LO PERDIAMO"

Fortunatamente riuscimmo a prendere il bus in tempo.
Quando scendemmo Jisung incrociò le braccia aspettando ancora una spiegazione.
"Allora? Come mai questo ritardo?" mi chiese mentre andammo verso la riva.

"Mi sono addormentata e mi sono dimenticata di mettere la sveglia" dissi grattandomi la nuca.
"Scusa".

Sospirò.
"Tranquilla, ero solo preoccupato"

"Preoccupato? preoccupato per me? E per cosa?" chiesi confusa.

"Pensavo ti fosse successo qualcosa, insomma, non stavi bene oggi e non rispondevi alle chiamate." si girò dall'altra parte nascondendo il rossore che stava spuntando sulle sue guance.

Gli diedi una pacca sulla spalla.
"Pfff ma tranquillo! Non sono quel tipo di persona"
A quelle parole lo vidi sorridere leggermente, come se fosse sollevato.
La luce del sole e lo sfondo del mare al tramonto, con i capelli mossi dalla leggera brezza marina, rendevano tutto quanto più bello e paradisiaco.
Mi girai di scatto dall'altra parte, quando mi accorsi di averlo guardato per minuti interi, arrossendo leggermente.

Ahh è così imbarazzante.

Restammo in silenzio per un po' di tempo, fin quando lui non iniziò a schizzarmi.

"EHI! Se mi rovini i capelli ti spezzo in due" gli dissi fulminandolo con lo sguardo, ma lui continuò a schizzarmi.
"Ok vuoi morire."
La rabbia sparì completamente quando di mise a ridere, era così bello.

Oh no non di nuovo eh.

Passeggiammo per un po' fin quando non si fece buio e l'aria si rinfrescò.

"Non hai freddo?" mi chiese Jisung facendomi notare di star indossando vestiti molto leggeri.

"Un po'"
Subito dopo si tolse il giacchetto e me lo mise sulle spalle.
"Ma tranquillo, posso resistere, avrai freddo anche tu, stai solo a maniche corte" feci per togliermi il giacchetto dalle spalle e ridarglielo, ma mi fermò  chiudendo la zip, lasciandomi come un salame.

Fashion style || park jisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora