San Valentino pt.2 (o quasi)

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"Ehi Donghyuk è pronto da mang-
Cavolo hai un aspetto terribile." disse Jeno entrando nella camera di Donghyuk.

Era seduto sul letto, con la coperta che gli copriva le gambe, i capelli spettinati verso l'alto e due enormi occhiaie viola.

Si era appena svegliato, da una sola ora di sonno.
La sera prima era troppo impegnato a pensare a cosa regalare a Mark per quel giorno, san Valentino, ma comunque non gli venne in mente nulla e rimase sveglio tutta la notte per niente.

Donghyuk fece un ultimo sbadiglio prima di alzarsi e raggiungere gli altri per il pranzo.

"Così oggi il nostro cucciolone incontrerà i genitori del nostro baby Mark." disse Jaemin, rivolgendosi a Donghyuk, con un sorriso enorme stampato sulla faccia.

"Non chiamarmi cucciolone." rispose.

Effettivamente quel giorno, Donghyuk, sarebbe dovuto andare a casa di Mark per incontrare i genitori.
Ma i genitori non erano a conoscenza della relazione del figlio, pensavano fossero solo grandi amici.
Mark non confessò mai nulla per paura che la reazione del padre potesse essere fin troppo negativa. Non capiva come due uomini potessero amarsi, figuriamoci come il figlio potesse amare un ragazzo, del suo stesso gruppo.

Nel pomeriggio Donghyuk uscì per dirigersi ad una pasticceria, aveva intenzione di preparare una semplice scatola di cioccolatini per Mark e portare dei pasticcini ai genitori.

Quando tornò a casa, poggiò la scatola piena di dolci sul tavolo della cucina e si diresse verso la sua camera, per nascondere i cioccolatini nel suo zaino, ma in quel momento Chenle era diretto verso la cucina a cercare qualcosa da stuzzicare.

"Sì piccolo stomaco, ora ti do qualcosa da mangiare." disse accarezzandosi la pancia dopo, aver sentito il suo stomaco brontolare.

Andò verso il frigo, lo aprì e lo chiuse con faccia delusa.
Era completamente vuoto e non c'era niente di sfizioso.
Stava per ritornare alla sua dimora, triste e sconsolato, fin quando non si accorse di una scatola sulla tavola.

La aprì e gli brillarono gli occhi da quella vista, così prese immediatamente un pasticcino e se lo mangiò.

"CHENLE!" urlò Donghyuk non appena vide Chenle accanto alla scatola dei dolci.

"Che succede?!" disse con la bocca ancora piena, il pasticcino nascosto dietro la schiena e la bocca sporca di crema.

"Se scopro che una sola briciola è fuori posto, considerati morto e sepolto!"

Chenle, prima si guardò attorno, poi sputò sulla mano il boccone masticato.
Si avvicinò a Donghyuk, gli prese le mani e ci poggiò sopra il boccone, assieme al pasticcino rimanente.
"Ora è tutto perfettamente apposto." disse per poi uscire di casa correndo alla velocità della luce.

Donghyuk cacciò un urlo pieno di rabbia e disperazione.

Jisung, che doveva venire a casa mia, cercò di uscire, stando il più lontano possibile da Donghyuk, sperando di uscirne sano e salvo da quella situazione.

A quel punto, Donghyuk sospirò cercando di mantenere la pazienza, anche se era già bella che andata, e si diresse verso la camera di Chenle.
Tolse le coperte dal letto e spalmò il boccone masticato su tutto il letto.
Rimise le coperte e tornò al suo da fare.

Verso sera, dopo essersi lavato e cambiato con abiti più formali, prese una boccetta di profumo dal comodino di Jaemin e iniziò a spruzzarselo addosso.

"Senti bello.
È il mio profumo, quanto te né metti?!" disse Jaemin con le mani sui fianchi.

"Giusto due spruzzi." rispose poggiando la boccetta al suo posto.
Subito dopo uscì dalla stanza per preparare le ultime cose.

Fashion style || park jisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora