Confusione e cuori spezzati

292 19 48
                                    

In quel momento pensavo che le cose potessere finire nel peggiore dei modi, fin quando non si sentì qualcuno bussare alla porta.
Ringraziai i cieli e qualsiasi cosa avesse contribuito ad aiutarmi.

"Mirin, hai finito? C'è Jisung che ti sta aspettando fuori, sembra abbastanza preoccupato." disse Eunji fuori la porta del bagno.

Per un attimo guardai Junyeong, che ruotò gli occhi spazientito.
Vederlo in quello stato mi spaventava.
Come può un ragazzo con un viso così dolce, nascondere un mostro del genere? Se solo avesse potuto, mi sarebbe saltato addosso e io non potevo far altro che cercare di dimenarmi con le poche forze che avevo, ma non avrebbe cambiato nulla. Il mio povero corpicino non avrebbe mai potuto competere con quello di un giocatore di basket.

"Arrivo subito!" mi liberai dalla presa di Junyeong e uscii immediatamente dal bagno.
Appena vidi Jisung lo abbracciai affondando la faccia sul suo petto.

"Tu che stai facendo qui?!" si allarmò Eunji vedendo il fratello appoggiato al muro, che dava le spalle alla porta.

Lui si girò guardando la sorella con uno sguardo pieno di rabbia.
"Sei la solita guastafeste! Potevi farti gli affari tuoi per una volta!"

"Non mi dire che..." disse Eunji incredula.

"Sì volevo divertirmi un po' con la tua amichetta!
Se me lo lasciavi fare potevamo diventare ricchi e potevi finalmente lasciare questo schifo di roulotte!" disse Junyeong voltandosi del tutto verso la sorella.

"Che intendi con "potevamo diventare ricchi?" Jun, che cosa ti è saltato in mente?!" pian piano Eunji da incredula diventò sempre più infuriata.

"Mi hanno offerto una somma altissima di denaro, se solo me la fossi portata a letto. Ma a quanto pare a te piace vivere nello schifo."

Eunji spalancò gli occhi.
"Hai idea di cosa stai facendo?!
Vivo in una roulotte perché mi piace viverci! Pensi che lo stia facendo perché non ho abbastanza soldi per permettermi una casa?
Ti sbagli, ma guarda caso fai sempre come ti pare e piace. Non hai mai tenuto veramente conto di ciò che penso e ora cosa fai? Vieni a dirmi che ti vuoi portare una mia amica a letto solo per aiutarmi?
Ma smettila.
Sai pensavo fossi cambiato, invece sei rimasto il solito egosista.
Ora vai via, non voglio più vederti." disse le ultime due frasi con un tono più triste, enfatizzando la delusione nei confronti del fratello.

Junyeong non aggiunse altro e uscì in fretta dal bagno.
Prima di uscire anche dalla roulotte lanciò uno sguardo intimidatorio a Jisung.
Io mi nascosi dietro di lui tirando leggermente la sua maglietta.
Nel mentre fissavo il vuoto, pensando alla conversazione tra i due fratelli.

Gli è stata offerta una somma di denaro...

Jisung si girò verso di me e mi chiese se stessi bene.
Annuii e subito dopo ci venne incontro Eunji dispiaciuta per l'accaduto.

"Non saprei proprio come farmi perdonare.
Mi dispiace, davvero."

"Non sei tu che devi dispiacerti" si intromise Jisung.

"Scusaci tu se il tuo compleanno è stato rovinato."

"Tranquilla" disse Eunji accennando un sorriso.

"Dai su! È l'ora della torta!" disse Jisung dando una pacca sulla spalla sia a me che a Eunji.

La festa continuò tranquillamente, anche se Eunji faceva molta fatica a concentrarsi sul suo compleanno. Aveva molti altri pensieri per la testa e a stento sorrideva.

Finita la serata, dopo che gli altri se ne andarono, la aiutai a mettere apposto lo schifo che avevamo creato ed infine ci accompagnò fuori.

"Scusami ancora Mirin, vedrò cosa fare con mio fratello.
Non so cosa gli sia successo, più si va avanti con il tempo più peggiora. Non era così..." disse Eunji ancora delusa dal comportamento di suo fratello

Fashion style || park jisungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora