Ariston si fece strada verso il frigorifero bianco nell'enorme cucina. Aveva voglia di una Coca-Cola. Una Coca-Cola blu.
"Ariston, anche io ne voglio una!" Disse Dove dal soggiorno dove i ragazzi stavano giocando ai videogiochi.
Ariston sospirò. Cosa vuoi? Sai che non avrai mai una delle mie Coca-Cola blu, Sam. Ogni volta che erano soli nel palazzo di Apollo, si chiamavano con i loro nomi originali. Fatta eccezione per Ariston, il suo nome era legato al suo passato e si era lasciato tutto alle spalle. Vita nuova, identità nuova.
"Cavolo, pensavo che ci sarei riuscito questa volta," Ariston sentì Sam mormorare a bassa voce. "Pepsi zero!" Disse.
Ariston prese la bibita e tornò nel soggiorno. Diede a Sam la sua lattina dopo averla segretamente agitata il più possibile senza essere beccato, il che fu abbastanza facile perché i suoi occhi erano inchiodati sullo schermo a guardare Luminus, che era Will Solace, e Shizzle, che era Leo Valdez, competere tra loro in qualche videogioco. Una volta fatto, Ariston si assicurò di sedersi al lato opposto della stanza, prendendo nel frattempo il libro che stava cercando di leggere.
La maggior parte dei cacciatori erano persone che erano morti ed erano state riportate indietro dalla sua vecchia vita. L'unica eccezione era Sam, che sorprendentemente era un figlio di Afrodite. I Cacciatori di Apollo facevano lo stesso giuramento delle Cacciatrici di Artemide, a volte per gli stessi motivi, altre per assicurarsi che non avessero qualcuno che i nemici potessero prendere di mira.
Nico di Angelo, conosciuto anche come Ombra, mise la testa nella stanza. "Abbassate il volume, ragazzi, non sento neanche i miei pensieri!" Disse. In risposta, Leo prese il telecomando e alzò ancora di più il volume.
Nico roteò gli occhi e andò da Leo, gli strappò il telecomando dalle mani e tolse completamente il volume. Poi uscì dalla stanza e tornò dove era prima. Prima di arrivare, però, ci fu un forte sibilo e la Pepsi zero esplose su tutto quel lato della stanza.
Ariston stava tenendo d'occhio Sam e lo guardò mentre lentamente apriva la lattina senza spostare gli occhi dallo schermo. Appena aprì la lattina, una schiuma marrone chiaro si rovesciò su di lui e i tre cacciatori intorno a lui.
Ci fu un momento di silenzio in cui Ariston fece del suo meglio per restare in silenzio e Nico, Leo, Sam e Will cercarono di capire cosa fosse successo.
Il movimento successivo fu una mano alzata lentamente da Sam per togliersi la bibita dalla faccia e un invisibile tremore delle spalle di Ariston che cercava di trattenere la risata.
Finalmente, Ariston non riuscì più a trattenersi. La sua risata esplose in tutto il palazzo, spaventando gli altri quattro ragazzi nella stanza tanto da saltare un metro in aria. Ovviamente, questo fece ridere Ariston ancora di più e i ragazzi lo fissarono sbalorditi. Le loro bocche si aprirono e chiusero come quelle dei pesci e fecero scoppiare a ridere di nuovo Ariston.
Nico era quello meno colpito dalla bibita; erano stati Will, Sam e Leo ad avere la peggio. Sam non poteva aprire gli occhi per paura che ci entrasse della bibita e aveva la Pepsi zero che gli gocciolava dal naso. Stava cercando di salvare la maggior quantità di Pepsi possibile leccandosi le labbra. Quando sentì la risata di Ariston, però, si bloccò. Leo e Will erano zuppi anche loro perché erano seduti vicino a Sam quando la lattina era esplosa. Eppure, riuscivano a vedere molto chiaramente Ariston, che si teneva i fianchi nel tentativo di contenere la risata.
"È... Ariston?" Chiese Sam con esitazione mentre sentivano dei passi scendere le scale velocemente.
"Chi sta riden-?" Chiese Shooter, o Michael Yew, ma si interruppe quando vide Ariston praticamente sul pavimento, che ancora cercava di calmarsi.
"Cosa-" iniziò Phoenix, conosciuto anche come Luke Castellan, ma anche lui si fermò quando vide Ariston.
Eventualmente Ariston si calmò, ma gli altri ancora non avevano smesso di fissarlo. Nessuno aveva sentito Ariston ridere da quanto era stato accettato nei cacciatori. C'erano state piccole tracce di un sorriso, occasionalmente una smorfia, ma mai una risata, per non parlare di quello che era appena successo. Leo lo vide persino asciugarsi le lacrime dagli occhi. Ariston prese il suo libro da terra e andò verso le scale come se niente fosse successo.
Prima di sparire dalla vista, si girò e indicò verso di loro. Apollo ha una riunione sull'Olimpo domani, quindi uno di voi dovrà guidare il carro.
Immediatamente, Shizzle, Luminus e Shooter iniziarono a litigare per il posto. Quasi un secondo dopo averlo detto, i tre iniziarono a prendersi a pugni, facendo scoppiare a ridere Ariston di nuovo, anche se non era forte come prima.
Mentre Ariston saliva le scale verso la sua camera, Phoenix guardo gli altri sei ragazzi nella stanza. Era passato così tanto tempo che Luke aveva dimenticato il suono della risata di Ariston. Sembrava sempre soffrire, una smorfia quasi permanente sul suo visto dopo essere stato riportato in vita. I suoi occhi erano sempre tristi, spezzati, quasi oltre ogni possibile riparazione. Luke aveva imparato che se facevano del loro meglio per evitare l'argomento di Campo Mezzosangue e dei suoi genitori, lui non era di un umore insopportabile e a volte poteva addirittura ridacchiare per qualcosa di divertente. Ma se veniva nominata qualsiasi cosa legata a quegli argomenti allora si chiudeva e dava il trattamento del silenzio a tutti per almeno una settimana. Luke sapeva che le cose erano peggio di quanto Ariston permettesse loro di vedere. Riusciva a sentire le sue urla durante la notte quando aveva gli incubi che gli venivano ogni volta che si nominava il suo passato. Ci rimuginava sopra e gli venivano dei flashbacks, Luke non sapeva che cosa vedesse, ma capiva che erano sogni sul Tartaro e... Annabeth.
Luke esitava persino a pensare il suo nome, semplicemente non riusciva a credere che la ragazza che considerava una sorella potesse fare una cosa del genere e Percy. Lei e Thalia. Entrambe erano state ripudiate dalla famiglia metaforica di Luke appena aveva saputo del tradimento di Percy.
I pensieri di Luke vennero interrotti perché Apollo apparve improvvisamente nella stanza. "Bella! Che è successo qui? Il mio divano è fradicio!" Si lamentò.
Solo in quel momento Luke si rese conto che erano ancora nella stessa posizione in cui si trovavano quando Ariston aveva lasciato la stanza. Nessuno aveva prestato molta attenzione al mondo in quel momento. Gea poteva essere risorta e avere distrutto il mondo per quanto ne sapevano. Niente li avrebbe sorpresi quanto la risata di Ariston in quel momento.
Luke si riscosse dallo stupore e guardò Apollo, uno sguardo di totale sorpresa sul viso.
"Raga, che è successo?" Chiese a Sam, Nico, Will e Leo, che erano ancora zuppi.
"Ariston- è- è andato in cucina a prendere una bibita," iniziò Leo, "E-"
"-E Sam gli ha chiesto di prendergliene una-" interruppe Will, "È tornato indietro e ha dato a Sam la sua lattina. Deve averla agitata o qualcosa del genere-"
"-E quando ho provato ad aprirla è esplosa!" Sam interruppe Will. "Ha fatto la doccia a tutti noi, incluso Nico, e-"
"Ariston... Ha riso," concluse Nico.
Ci fu un lungo silenzio dopo questo.
"Ariston ha riso?" Chiese Apollo, con gli occhi grandi come padelle. Era troppo sorpreso per pensare al suo soggiorno in quel momento.
Sam annuì. "Chi sapeva che uno scherzo così semplice lo avrebbe fatto aprire in quel modo?" Commentò.
"Devo andare a raccontarlo ad Ade," mormorò Apollo, uscendo dalla stanza.
A/N:
Ecco un piccolo riempimento, solo per mostravi a che punto è arrivato Percy con la guarigione! Spero vi piaccia! Le cose cambieranno molto velocemente, però...
-thornjinx
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I Cacciatori di Apollo (Percy Jackson fanfiction) [traduzione di Apollo's Hunt]
FanfictionAvete mai sentito parlare dell'unico gruppo che Artemide e le sue cacciatrici approvano? Ecco, è questo. E Percy né è dritto al centro. Apollo lo ha salvato e reclutato, Percy non aveva altro posto dove andare...