Indovinate! Credo che questa possa essere la fine! Già, solo questo e poi l'epilogo...
Nelle puntate precedenti:
"Gli dèi hanno decretato di unirsi al combattimento," disse Look guardando la scena insieme a Percy.
"Bene," disse Percy senza distogliere lo sguardo.
"Cosa succede se lasciano che le loro emozioni e i risentimenti gli impediscono di lavorare insieme?" Chiese Leo. "Non lavorerebbero come la macchina ben oleata che dovrebbero essere."
"Potrebbero rovinare qualsiasi piano che facciamo ignorandosi mentre combattono," aggiunse Sam.
"Se lo fanno, possiamo anche dimenticarci di salvare il mondo," rispose Percy. "Non possono permettere al loro passato di intromettersi nella guerra contro Tartaro."
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Percy guardò gli dèi nell'arena per qualche altro minuto prima di alzarsi improvvisamente in aria, spaventando la maggior parte delle persone intorno a lui. Volò dritto in aria, abbastanza in alto da toccare le nuvole, poi atterrò al centro della folla nell'arena.
"Se avete intenzione di combattere," iniziò Percy, guardando attentamente gli dèi. "Allora dovete mettere da parte le vostre emozioni. Questo credo sarebbe un bene per voi durante questa guerra."
"Chi sei tu per dirci come combattere?" Sibilò Ares.
Percy si girò per fissarlo, studiando il dio molto dettagliatamente. Sante mutande di papà, pensò Percy, spalancando gli occhi, Lui è il mio pro-pronipote! Ares confuse la sua espressione con la paura e sorrise prontamente. Almeno fino a che Percy non disse, "A quanto pare il tuo pro prozio, perciò sarà meglio che mi mostri un po' di rispetto."
Questa affermazione venne accolta con silenzio e Percy si divertì a guardare le espressioni di tutti. Tutti gli dèi smisero di parlare e lo fissarono. I semidei che lo sentirono fecero lo stesso, mentre le cacciatrici di Artemide e Percy lo guardarono confuse. I cacciatori di Percy erano abituati al suo lanciare bombe come questa.
"Come è possibile?" Chiese finalmente Apollo.
"Già, Ares dovrebbe essere tuo cugino," aggiunse Ermes.
Percy aprì la bocca per spiegare, quando Atena si intromise. "Hai appena avuto questa informazione, vero?" Chiese come se sapesse già la risposta.
Percy annuì e stava per parlare, quando fu il turno di Ares di interrompere. "Aspettate un attimo ora!" Urlò. "Cosa vuol dire? Quanti anni hai?"
"Ho poco più di un seco-"
"Ares, non è una cosa che si chiede alla gente!" Esclamò Era, colpendolo sulla nuca.
"Ma questo vorrebbe dire che non sei mio figlio!" Esclamò Poseidone.
Percy lo guardò. Chaos non aveva dato baby Percy a lui? Prima che potesse dire qualcosa, anche Zeus si fece sentire. "Ma tu eri solo un semidio!"
"Solo?" Esclamò Clarisse insieme a Thalia. "Senza di noi, voi sareste cibo per Kronos, di nuovo!"
"In realtà," provò di nuovo Percy, "Io-"
"E senza di voi non avremmo la metà dei problemi che ora dobbiamo affrontare!" Sparò in risposta Zeus.
"E di chi è la colpa?" Rispose Thalia.
Prima che Zeus potesse dire altro, non che potesse dire molto in risposta, Estia interruppe. "Hey!" Tutti smisero di parlare e si fermarono per guardare la dea del fuoco. "Lasciate parlare Percy!"
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I Cacciatori di Apollo (Percy Jackson fanfiction) [traduzione di Apollo's Hunt]
FanfictionAvete mai sentito parlare dell'unico gruppo che Artemide e le sue cacciatrici approvano? Ecco, è questo. E Percy né è dritto al centro. Apollo lo ha salvato e reclutato, Percy non aveva altro posto dove andare...