Capitolo 30

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"Ecco a te la piscina privata di casa" sorride aprendo le porte della stanza. Alcune luci colorate illuminano l'interno mentre l'acqua riflette le luci stesse.
"Ma é super bella" dico entrando nell'ambiente, notando anche una piccola piscina idromassaggio.
"Vero che possiamo usarla subito?" domando girandomi verso di lui con gli occhi a forma di stelline, sono super felice!
"Prima non vuoi nuotare in quella?" chiede indicando la piscina grande. Nego e per questo mi slaccio l'asciugamano legato attorno al corpo e poi inserisco prima i piedi e poi il corpo nell'acqua.
"É caldissima" sospiro chiudendo gli occhi. Mille brividi si formano sulle mie braccia ancora non immerse nell'acqua.
"Amanda..." sussurra raggiungendomi all'interno della vasca. Apro gli occhi e incontro i suoi smeraldi che mi fanno rabbrividire. Gli sorrido e intreccio le nostre mani. Mi attira a sé e mi lascia sedere sulle su e gambe muscolose, avvolte dal costume blu, bianco e rosso.
"Che ne dici se domani, ormai oggi, facessimo una bella gita da qualche parte?" chiedo giocando con il suo ciuffo color pece.
"Dico che é una...una bella idea" annuisce socchiudendo gli occhi. Appoggia la testa al seggiolino dietro e poi stinge i miei fianchi. Michael con un gesto inaspettato mi bacia con foga, stringendo i miei capelli in un pungo.
"Cazzo..." ansima staccandosi da me.
"C-che cos'hai?" balbetto avvicinandomi a lui. Prendo il suo volto tra le mani ma lui gira la testa verso sinistra, non lasciando incontrare i suoi occhi con i miei.
"Amanda io..." incomincia a parlare ma non appena posa gli occhi su di me si allontana. Fugge dal mio contatto e subito il sorriso che avevo in volto, sparisce.
"Ok ho capito, m-me ne va-vado" gli do le spalle in procinto di uscire dalla piccola vasca.
"No" dice afferrando il mio polso, facendomi voltare verso di lui.
"Scusami Amanda, scusami scusami scusami" sussurra appoggiando la fronte sulla mia. Passa il pollice sulla guancia per catturare la lacrima. Chiudo gli occhi e respiro lentamente per calmarmi.
"C-cosa ho fatto?" domando intimorita.
"Nulla Amanda, nulla. Solo che io...quando ti ho davanti in certe situazioni non riesco a frenare i miei pensieri e mi sento in colpa a pensarti in determinate circostanze" sbuffa chiudendo anche lui gli occhi e massaggiandosi l'attaccatura del naso.
"C-che intendi dire?" chiedo non sapendo che cosa sta insinuando.
"Promettimi che se avrai paura me lo dirai. Promettimi che se non lo vuoi fare me lo dirai. Promettimi che non ti allontanerai da me" sussurra analizzando la mia espressione. Annuisco intrecciando le mie mani alle sue, suggellando la mia promessa con un bacio.

Michael's pov

Con le sue dolci labbra assapora la mia guancia è successivamente le mie labbra. Avvolgo un braccio attorno ai suoi fianchi per poi farla sedere sulle mie cosce. Spingo il bacino contro il suo, impaziente di trovarla calda per me. Rilascia un sospiro e io vado subito su di giri.
"Sai...una cosa che stavo pensando prima era questa" sussurro facendola girare verso la boccuccia dell'aria dell'idromassaggio.
"Co-cosa pensavi?" chiede poco prima che io tolga la mano destra dalla boccuccia. Amanda rilascia un gemito, stringendo subito le gambe.
"Esattamente questo...ragazzina. Vuoi che vada avanti?" chiedo mordendomi il labbro spingendo il mio basso ventre contro il suo sedere perfetto.
"Si" annuisce e sento che è imbarazzata. Le divarico le gambe e a ritmo più o meno veloce la faccio avvicinate alla boccuccia. Non facendocela più a guardare e non contribuire, le accarezzo l'intimità con l'indice per poi inserirlo dentro.
"Michael" geme appoggiandosi al mio corpo mentre io le afferrò il fianco. La sua cosa mi solletica il collo mentre mi inebrio del suo profumo che sa di miele.
"Si Amanda?" chiedo con un ghigno dipinto in volto. Averla sotto il mio controllo mi fa impazzire.
"V-voglio ba-baciarti" esclama a fatica, troppo presa dal piacere. Con un gesto fulmineo la giro vesso di me, baciandola e donandole piacere fino a che non viene.
"Stai bene?" domando massaggiandole i fianchi, cercando di calmarla.
"S-si" fa su e giù con la testa per poi appoggiare la testa sulla mia spalla, baciandola. Rabbrividisco al contatto con le sue labbra. Serro gli occhi portandola sulle mie gambe. Mi accontento del minimo contatto perché so benissimo che é alle prime armi.
"S-se io..." non finisce la frase che con estrema lentezza fa scendere la sua mano fino all'elastico del costume.
"N-non sentirti in o-obbligo" balbetto ormai perso nel piacere. Questa ragazza mi farà impazzire, lo so.
"Io voglio p-provare...è la prima volta che-" esclama impacciata mentre passa la mano sulla mia erezione. Senza farla continuare la bacio, cercando di calmarla.
"Ragazzina tu..." impreco l'ennesima volta mentre arrivo al culmine anche io. Osservo Amanda mentre cerco di regolarizzare il respiro. Le guance sono rosse mentre le labbra hanno lo stesso colore di due ciliegie. La coda che prima si era fatta ora è tutta sfatta. Il suo petto si alza velocemente mentre il suo seno è stretto in quel cavolo di reggiseno a fascia.
"Ora credo che-che sia l'ora di dormire" mi mordo il labbro cercando di non pensare ancora a cose sconce. Annuisce uscendo dalla piscina. Ingenuamente mi mette davanti agli occhi il suo perfetto lato B mentre io cerco di calmare, di nuovo, i miei bollenti spiriti.
"Ragazzina non mettermi alla prova" sussurro spalmandomi sul suo corpo, avvolgendole i fianchi con le braccia.
"Sc-scusa io non-" la interrompo laidando un piccolo bacio nell'incavo del collo.
"Stavo scherzando Amy, mi piaci quando sei imbarazzata e per questo colgo qualcosa si occasione per scherzare" sorrido appoggiando il mento sulla sua piccola e profumata testolina.
"E-ei non ne hai il diritto!" incrocia le braccia e da qui si può benissimo vedere il suo seno schiacciato che a stento viene contenuto dalla stoffa.
"Amanda..." sussurro con voce roca, eccitata. Si gira verso di me e sorride in un modo che mi é nuovo per lei, mi sta sorridendo maliziosamente!
"Eiei tu dove hai imparato a provocare le persone!? Devo preoccuparmi?" chiedo pizzicandole i fianchi. Scuote la testa e corre fino al bagno.
"Non te lo dico!" mi fa la linguaccia e poi mi chiude in faccia la porta. Io rimango spiazzato, a bocca aperta! Decido di sciacquarmi nell'altro bagno e poi vado dritto in camera. Trovo la piccola ragazzina con indosso una maglietta oversize che sculetta a suon di musica.
"Da chi hai imparato a sorridere e provocare in quel modo?" sussurro facendola spaventare.
"Non te lo-" non la faccio finire che sono sopra di lei a farle il solletico.
"Dai Amy, chi?" chiedo di nuovo, facendo la faccia da cucciolo bastonato. Alza gli occhi al cielo e finalmente risponde.
"Stella. Mi ha dato delle...dritte, se così si può dire" ridacchia lasciandomi un bacio a fior di labbra.
"Mhm ok ragazzina. Vedi di metterle in atto solo con me, perché se no potrei essere geloso" sfrego i nostri nasi. Non appena mi allontano da lei, sbadiglia in una maniera assurda e per questo rido.
"Credo che sia l'ora di dormire, inoltre domani verso le quattro dobbiamo essere pronti per accogliere i tuoi amici" lascio un bacio sulla guancia e poi mi stendo al suo fianco. Spengo la luce, anche se il sole illumina gran parte della stanza.
"Notte ragazzina" la stringo a me.
"Notte Mich" mi bacia il petto e poi chiude gli occhi. E passa un minuto o forse un'ora, ma poi mi addormento con la sua immagine impressa nella mente.

Prezioso come lo smeraldoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora