Sei anni dopo.
"Simone!" urlo dal piano inferiore di casa.
"Che c'é?" risponde scocciato, come suo solito fare.
"Vieni giù, per favore" dico con tono più calmo. Simone o lo prendi con le buone o é come suo padre, un brontolone che tiene il muso tutto il tempo.
"Devi smetterla di tagliare i capelli alle bambole di Marta, non si fa" esclamo con voce dolce, inginocchiandomi per arrivare alla sua altezza, anche se faccio un po' di fatica.
"Ma mamma, Marta mi ha dissemblato il robot" mette il broncio, incrociando le braccia al petto.
"Si dice smontato Simone. Comunque, non si da fastidio solo perché Marta ti ha smontato il gioco. Ora chiedetevi scusa entrambe che poi andiamo a mangiare" metto di fronte i due fratelli che in breve tempo ritornano felici.
"Bene, ora andiamo in giardino a mangiare e guardare il mare" li prendo per mano per poi uscire.
Inspiro l'aria del mare e poi sorrido, ricordando di tutti gli anni che ho passato in questa casa, di tutti i momenti felici.
"Amorini della zia, lasciate stare un attimo la mamma e venite a mangiare con me?" la mia migliore amica giunge in mio soccorso. I bambini scappano letteralmente da me e corrono verso Stella.
"Mamma a tempo pieno, tuo marito ti vuole. É all'entrata" esclama Manuel mentre prima di lasciarmi andare sorride.
"Grazie mille Manu, per tutto" vado diretta all'entrata, un po' intimorita per quello che mi aspetta.
"Manu mi ha detto che mi cercavi" sussurro arrivando proprio davanti a lui. In sei anni non ha perso nemmeno un briciolo di bellezza, anzi! I suoi capelli neri ricadono sulla fronte e quegli occhi verde smeraldo sono più lucenti che mai.
"Ciao Amy, prometti di non spaventarti, anche perché i due piccoli fagiolini lì dentro non sono ancora pronti per uscire" scherza Michael, indicando io mio pancione contenete due gemelli. Altri due gemelli dovrei dire dato che Marta e Simone sono due gemelli nati il 14 Febbraio di cinque anni fa alle ore 4.34 di mattina.
"Se già incominci così, stai sicuro che non mi calmo" ridacchio. Senza dire nulla apre la porta e alla vista di tre bellissimi ometti, sorrido.
"Gio, Gabe!" mi metto le mani sulla bocca, stupita della loro presenza.
Un dolcissimo bambino tiene la mano al mio amico mentre si guarda i piedini stretti nelle scarpe da tennis.
"Domani non deve piovere, vero?" scherzo. È raro che vengano qui in Italia ma quando lo fanno mi fanno sempre un grandissimo regalo. Da quando io e Michael ci siamo messi insieme, a New York, ci sentiamo spesso e non appena avevamo un momento di stop io e il mio capo andavamo in America a passare le ferie.
"Per caso con la gravidanza tua moglie è diventata più simpatica?" chiede Gabe a Michael.
"Simpatico l'americano! Piuttosto, chi è questo bel bambino?" chiedo piegandomi per arrivare alla sua altezza.
"Andrew, lei è la zia Amanda" ci presenta Gio mentre con un sorriso tenero cerca di instaurare un legame tra me e il figlio.
"Ciao Andrew, se vuoi puoi chiamarmi Amy" sorrido prendendogli la manina.
"Cos'hai qui?" indica la pancia e io ridacchio.
"Che ne dici se ti faccio conoscere altri bambini simpaticissimi?" distolgo l'attenzione. Andrew annuisce vigorosamente e, alzandomi con calma, andiamo in giardino dagli altri.
"Marta, Simone, ho un amico da presentarvi!" richiamo i miei figli, intenti a mangiare un pezzo di carne.
"Ciao, io sono Simone" mio figlio gli offre cone segno d'amicizia un pezzetto di pollo sullo stuzzicadenti. Andrew sorride e poi lo prende, incominciando a parlare con lui.
"È fantastico" esclamo notando che Gio è arrivato al mio fianco. Gabe invece è intento a parlare con Michael.
"È veramente un bambino speciale. Ne è valsa la pena il precedente anno di ricerche per l'adozione" appoggio la testa sulla spalla del mio amico e poi sorrido. Il sogno di Gio e Gabriel era quello di avere una famiglia e finalmente ce l'hanno fatta, adottando Andrew. Il piccolo é con loro da parecchio tempo e Gio mi ha anche raccontato che gli ha insegnato l'italiano, e si vede benissimo!
"Sono sicura che crescerà benissimo, con tutto l'amore che gli potete dare voi" affermo sicura.
"Tu invece darai tutto per crescere i quattro mostriciattoli" ride Gio pozzicandomi un fianco.
"Daremo tutto l'amore possibile ai quattro mostriciattoli, poi magari ne daremo altro ai successivi" interviene Michael. Spalanco gli occhi e mi giro verso di lui.
"Sai quanto male fa tirarli fuori da qui?" indico la pancia.
"No ma lo immagino dalle tue urla. Poi, farà anche male ma non puoi negare che prima di procreare i gemelli non avessimo fatto la nostra dose di amore, cosa molto piacevole" ammicca. Arrossisco fino alle orecchie mentre sento Gio ridere come un matto.
"Smettila di dire così!" sbuffo incrociando le braccia al petto.
"Simone ha preso proprio da te. Sei adorabile amore" mi bacia la punta del naso e poi mi sorride.
"Capo, Simone chiede di te!" Leila, passata ed attuale receptionist di Michael, urla affiancata dal suo ragazzo Andrea. Ebbene sì, il ragazzo che mi faceva il filo dopo parecchio tempo ha deciso di fidanzarsi con Leila. E devo dire che sono veramente belli come coppia.
"Beh, il dovere chiama ma ricorda che verrò sempre a salvare la mia principessa" mi lascia un bacio sulla guancia e dopo avermi fatto l'occhiolino, scappa.
Sorrido e osservo il quadro che ho davanti a me.
Stella è Manu che si baciano come se fossero dei ragazzini di quindici anni che non si vedono da mesi.
Leila che guarda i miei figli mentre parla con Andrea.
Gio e Gabriel che litigano ma noto che si mangiano con gli occhi.
I tre bambini che giocano sull'erba e poi c'è Michael. La mia metà, mio marito, la persona che più di sei anni fa mi ha salvato dal cadere con la faccia a terra per colpa degli stupidi tacchi. La persona con cui ora ho due figli bellissimi e con cui aspetto gli altri due. Sorrido e non appena lo sguardo di Michael, del mio capo, si posa sul mio io, mi tocco la pancia.
Ringrazio Mario, l'autista del pullman che mi ha fatto incontrare Michael. Sorrido e l'unica cosa che vedo sono i suoi occhi verdi smeraldo. Perché ho veramente un marito prezioso, un marito prezioso come lo smeraldo, come i suoi occhi che mi hanno fatto innamorare sin dal primo istante.Angolo autrice
E niente, siamo giunti finalmente alla fine. Mi duole dirlo ma le avventure di Amanda e Michael finiscono qui🥺
Fatemi sapere che ne pensate e ovviamente state sempre connessi perché le storie non finiscono qui!🤪🥰
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Prezioso come lo smeraldo
RomansaAmanda Gregori è una normalissima ventiquattrenne. La sua vita oscilla tra la compagnia dei suoi migliori amici, Stella e Marcus, e il lavoro. L'arrivo del nuovo capo, Michael De Angelis, però la scombussolerà e incominceranno a nascere i primi prob...