"tutti qui a sedere. ORA!"

158 9 14
                                    

(N.A.: ho brutte notizie, ma vi informerò nell'angolo autrice... non saltatelo, perfavore: per me è davvero importante. Beh-buona lettura!)

Erano passati molti mesi dalla riunione di tutti i peccati.

Come avevano promesso, non si fecero più vedere e ogni ragazzo posseduto, incluso Shoto, aveva potuto svolgere i propri esami di fine scuola con calma.

Infatti, era fine primavera quando i nostri eroi ebbero il compito di decidere quale università frequentare e se, effettivamente, era il caso di continuare il proprio percorso scolastico.

Utsushimi decise di intraprendere il ramo della moda, iscrivendosi ad un'università prestigiosa che non solo si occupava di coltivare nuovi talenti, ma offriva anche ottime possibilità per diventare degli stilisti e stiliste famosi, facendo spesso incontri con persone di nicchia anche fuori dal Giappone.

Yoarashi decise di non intraprendere nessuna scuola e di dedicarsi al negozio dei suoi genitori, rivoluzionandolo e incontrando nuovi fornitori per aumentare gli affari, deciso più che mai a farlo divenire una nuova catena di supermercati.

Kirishima si diede alla meccanica, mentre il suo socio Katsuki aveva iniziato a frequentare vari corsi per diventare pilota: uno avrebbe guidato le creazioni dell'altro in breve ed entrambi avevano intenzione di sbancare facendosi un nome in quel ramo lavorativo.

Ashido si decise ad abbracciare completamente la sua passione per gli animali, pronta a diventare una veterinaria con specializzazione in rettili e anfibi, le sue classi preferite.

Kitsune aveva scacciato l'idea imposta dalla matrigna di frequentare qualche corso per affiancare Hibari, volendo seguire le orme del padre a tal punto da superarlo e finire a capo del partito politico. In breve non voleva accontentarsi del secondo posto e, per raggiungere questo scopo, si era iscritta ad una università privata e seguiva altri tredici corsi paralleli aprendosi un account su Twitter e attirando già, alla tenera età di diciott'anni, l'attenzione televisiva e dei media. In giro di poco tempo aveva già fatto una propria campagna e aveva raggiunto il milione di seguaci su tutte le piattaforme social, sorprendendo chiunque e conquistando il pubblico.

Shoto si era iscritto alla stessa università del fratello maggiore per prendere il controllo della società del padre, frequentando però la sede nella loro città senza trasferirsi nell'Hokkaido. I programmi avevano attirato il bicolore con una facilità impressionante, anche se sapeva che sarebbe stato totalmente inutile: presto avrebbe avuto un compito molto più importante e divino, nel vero senso della parola. Aveva pensato molto su cosa decidere, se seguire gli altri come nuovo Lussuria o rimanere sulla terra e prepararsi dei pop-corn per godersi l'apocalisse. Ovviamente si sentiva in dovere di scegliere la prima, ma non voleva lasciare dal nulla i suoi amici e familiari senza aver modo di salutarli: aveva provato ai suoi diciannove anni, durante la festa in suo onore, ma non ebbe il coraggio di salutarli.
Fino a quando gli altri vizi, come Superbia o Accidia ad esempio, non fossero arrivati a reclamare una sua risposta, il ragazzo si sarebbe goduto la sua vita umana.

Nel mentre Izuku aveva soltanto una cosa in mente: decidere cosa fare nella vita.
Esatto, il verde non sapeva minimamente che strada prendere! Tutti avevano una passione e l'avrebbero coltivata, come Camie e Inasa; altri avevano deciso di fretta, come Katsuki e Eijiro; altri ancora avevano il loro futuro gia programmato, come Shoto e Kitsune.
Ma lui? Lui aveva carta bianca e questo lo bloccava. Avrebbe continuato gli studi? Ovvio. Che facoltà avrebbe preso? Boh.
In cosa era bravo Midoriya? A cucinare, forse, ma combinava un sacco di guai per colpa della sua sbadataggine e non avrebbe di certo preso in eredità la pasticceria dei genitori che, non volendo obbligare il figlio a continuare l'attività, avevano già deciso di vendere la struttura appena sarebbero andati entrambi in pensione.
Per il resto Izuku non sapeva in cosa eccelleva. Tutti hanno un talento da coltivare che potrebbe portarli alla gloria e alla fama, ma Midoriya non aveva trovato il suo.
Amava i film e le serie tv insieme agli anime, nient'altro. Era un nerd che amava stare al computer o davanti alla tv anche ore e ore, rinunciando al proprio sonno pur di finire una serie... ma nulla di più.
Della propria vita non sapeva minimamente cosa farsene.

✧S•I•N•S✧ TododekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora