9. Ti senti meglio

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Shownu's pov

Non avrei definito il Luxure esattamente un posto pacifico. Non succedeva niente di brutto, solitamente, ma le persone che lavoravano al suo interno – io compreso – avevano personalità talmente spiccate ed evidenti, da rendere quel luogo una continua scoperta, un continuo susseguirsi di avvenimenti, più o meno belli, e quel giorno, purtroppo, ci trovavamo nel secondo caso.

Ririn quel pomeriggio era uscita insieme a sua figlia. Sarebbe stata una splendida notizia che avrebbe reso felici tutti noi – soprattutto Kihyun – se solo non fosse stata in compagnia di un uomo, e quell'uomo era il detective che di tanto in tanto veniva a trovarci con la moglie di Jooheon, nonché l'unico cliente con cui Ririn ebbe un rapporto completo, lì al Luxure.

“Non capisco perché cazzo si sia portata Jangmi!”

“È sua figlia, Kihyun, non può lasciarla sempre tra le braccia degli altri, sentirà la necessità di stare insieme a lei, smettila di assillarla” disse Hyungwon, con la sua solita flemma, mentre fumava una sigaretta appoggiato al bancone. Quello era il suo spazio, giorno e notte, come se fosse quasi preimpostato.

“Assillarla? Spero che tu stia scherzando, cazzo” ringhiò, Kihyun, che sembrò sentirsi decisamente attaccato da quella affermazione.

“Vuoi un bicchiere d'acqua?” gli domandò l'altro, affatto arrabbiato, ed in quel modo fu in grado anche di calmare gli spiriti bollenti di Kihyun, o almeno per il momento.

“Non voglio niente. Voglio soltanto capire perché la bambina sia con lei” sbottò l'altro, sedendosi su una sedia a peso morto, perché fino a quel momento vagò per il Luxure come un'anima in pena.

“Se te lo dico, risponderai ad una mia domanda?” domandò Minhyuk, che fino a quel momento rimase in silenzio ad ascoltare, con uno sguardo un po' più cupo del normale e le braccia incrociate al petto.

“Lo sai?”

“Se ti sto dicendo questo...”

“Ti sembro in vena di questi giochi di merda?” sputò Kihyun, ed in effetti mi domandai per quale motivo, Minhyuk, avesse deciso di provocarlo in quel modo in quel momento, perché era evidente il fatto che andasse trattato con modi più pacati per evitare di peggiorare la situazione.

“Non è un gioco di merda, è un dare e ricevere”

“Cazzo, non vi sopporto quando fate così. Perché, sentiamo? Poi rispondo alla tua domanda, che già immagino quale sia” ed immaginai di conoscerla anch'io – sicuramente di natura retorica – perché lo capii dallo sguardo di Minhyuk mentre Kihyun parlava della bambina: riguardava, molto probabilmente, il fatto che lui fosse tanto geloso di quella creatura, nonostante continuasse a ribadire che non gli appartenesse.

“Jungkook le ha semplicemente detto che se ne avesse avuto voglia gli avrebbe fatto piacere che Jangmi andasse con loro, tutto qua. Ririn ovviamente ne ha approfittato per fare una passeggiata insieme a sua figlia” la risposta del corvino fu molto più semplice di quanto avessi immaginato, eppure, Kihyun, rise nervosamente.

“Le ha dato il consenso...” continuò a sghignazzare, scuotendo la testa con indignazione “Che stronzo magnanimo e premuroso. Sono l'unico pensa che voglia soltanto infilare il cazzo nelle sue mutande e usa Jangmi per sembrare un genitore premuroso?”

“Non possiamo saperlo, Kihyun... magari lo ha fatto soltanto per tranquillizzarla-”

“Per quanto mi riguarda,” interruppe Wonho, che tentò di mettere la buona come sua abitudine “se una donna con una figlia vuole portare con sé la sua cazzo di figlia, non ha bisogno del mio consenso, o mi sbaglio?”

When a flame dies ☽ 𝙼𝙾𝙽𝚂𝚃𝙰 𝚇 ☾ ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora