Tutta la notte

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Una delle cose che Christian adorava di più della sua permanenza nella casetta, oltre al fatto che stesse vivendo il suo sogno di vivere della propria passione, ovvero la danza, era che ogni momento della giornata fosse accompagnato da una canzone. Le casse della casetta erano costantemente sintonizzate su una melodia che faceva compagnia ai ragazzi mentre studiavano, mentre mangiavano, mentre si allenavano, mentre chiacchieravano e che si spegnevano solo poco prima di andare a letto.

Ovviamente erano loro, però, a regolarizzarne il volume.

C'erano volte in cui le canzoni che passavano non piaceva ad alcuni e quindi il volume veniva abbassato, oppure momenti in cui studiavano tutti quanti e decidevano di mettere proprio il muto. I momenti preferiti del ballerino, però, erano quelli in cui passava una canzone che magicamente piaceva a tutti e lì potevano accadere solo due cose: qualcuno iniziava a cantare a squarcia gola, portandosi dietro tutti gli altri ragazzi, oppure rimanevano tutti in silenzio, alzando il volume, per potersi beare di quella melodia che gli lasciava i brividi sulla pelle.

Ma quella volta in cui 'Tutta la notte' passò nelle casse della casetta, qualcosa di diverso accadde.

Christian se ne stava seduto sul divano, mentre il resto della casetta preparava da mangiare o si preparava per la notte, data la tarda serata verso cui si stavano avviando. Era un sabato sera, uno di quei momenti in cui tutti i ragazzi erano stanchi per via della giornata pesante appena passata, ma felici perché il giorno dopo sarebbe stato il loro giorno libero. In quel momento il moro se ne stava con la pancia piena seduto a guardare la televisione, sintonizzato su un programma che stavano guardando Nicol e Rea, che discutevano su quale concorrente fosse il migliore e quale gli stesse più antipatico. Mattia era accanto a lui, come sempre, attaccato al suo fianco e con le gambe sulle sue, con la testa appoggiata al divano che stava per crollare nel mondo dei sogni.

Christian lo osservava chiudere e aprire gli occhi costantemente, come se cercasse di rimanere sveglio, ma il sonno fosse più forte di lui, come se volesse godersi quegli istanti, ma la stanchezza di una giornata intera passata a ballare gli gravasse sulle spalle. Sorrise allungando una mano sul suo viso e gli scostò il ciuffo di capelli forse troppo cresciuto, in modo tale che il piccolo riaprì gli occhi assonnati guardandolo confuso, ma sorridendo spontaneamente. Il moro si sentiva perso per il biondo, anche in quei piccoli gesti che gli dimostravano quanto ci tenesse a lui: stargli così attaccato e sorridergli spontaneamente. E poi Mattia era così piccolo, così ingenuo, che Christian sentiva la necessità fisica di difenderlo, proteggerlo da tutti, anche se il vero problema per il piccolo sarebbe potuto essere lui, con i propri pensieri inopportuni che lottavano nella mente con quelli che gli chiedevano di trattare Mattia come il gioiello più prezioso.

E proprio mentre quel sorriso si stava per spegnere per l'ennesima volta, catturato dal sonno, il piccolo venne svegliato dall'improvviso volume alzato al massimo della radio.

Christian vide i suoi occhi spalancarsi e la sua testa alzarsi dal divano, guardandosi attorno spaventato, confuso, per capire cosa stesse accadendo. Anche lui si voltò per vedere chi fosse stato ad alzare il volume, onestamente irritato dal fatto che avessero svegliato quell'angelo che stava per addormentarsi al suo fianco, e poi sentì LDA iniziare a cantare una canzone di Sangiovanni, mettendoci tutta l'audacia di cui era intriso il suo essere.


"Tutta la, tutta la
Tutta la vita con te
Ho il tempo di farlo
Ho trovato il coraggio
Di dirtelo in faccia
Di dirti che
voglio stare una vita con te."


L'irritazione di Christian si spense mentre guardava Luca dimenarsi per far uscire tutta la sua voce in quel pezzo di canzone, mentre tutti iniziavano a cantare con lui, dimenticandosi per un secondo cosa stessero facendo, perché nella casetta Sangiovanni era uno degli artisti preferiti da tutti. E come avrebbe potuto non esserlo? Tutti i cantanti lì dentro lo invidiavano, dato che era stato lui l'anno prima a vincere la categoria, anche se il moro aveva tifato per Aka fino alla fine.

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