Mattia aveva sempre passato le vacanze di Natale a casa con i suoi genitori. Non aveva una famiglia grandissima, quindi non aveva mai provato quella sensazione di riunirsi tutti insieme solo una volta all'anno per passare le feste insieme, per ridere e scherzare, aspettando il Natale o l'anno nuovo. Per questo adorava quella nuova situazione, essere in casetta, partecipare ad 'Amici', perché non solo aveva la possibilità di vivere il proprio sogno, ma poteva realizzare anche quello di passare le feste più belle della propria vita, insieme a delle persone che giorno per giorno aveva iniziato ad apprezzare sempre di più.
C'erano stati alti e bassi, litigate, ma anche risate fatte tutti insieme, un percorso che li aveva portati ad essere lì, non esattamente come la formazione originale, ma felici, spensierati in quei pochi giorni che mancavano alle nuove registrazioni, che avrebbero riportato sulle loro spalle lo stress di rischiare il banco tutti i giorni, aggravato dalla nuova consapevolezza che il serale si avvicinasse sempre di più e che loro ancora non sapessero in quanti ci potessero arrivare e come si sarebbe svolto il tutto.
La felicità del Capodanno, però, stava facendo volare i ragazzi in alto sopra le nuvole, con queste preoccupazioni che aleggiavano solo nei loro cuori, ma ancora non totalmente ad insidiarli, come sarebbe accaduto tra qualche giorno, sicuramente. Infatti se ne stavano tutti a ridere e scherzare, a giocare con quello che la produzione aveva messo a disposizione loro, mentre altri preparavano da mangiare, bevevano o se ne stavano fuori in veranda a fumare l'ennesima sigaretta della serata.
Dal canto suo, Mattia aveva appena finito di stare al telefono con la mamma. Avevano chiacchierato e pianto insieme, perché si mancavano davvero tanto e, se non fosse stato così felice di essere insieme ai propri amici, il biondo avrebbe anche detto alla madre che avrebbe tanto voluto essere lì con lei, a casa, insieme al papà e ai suoi fratelli.
Ma, appunto, non era così.
Mattia era felice di essere dov'era, nulla lo avrebbe distolto da quella felicità che sentiva nel petto, perché tutto forse stava procedendo nella direzione giusta, persino la sua caviglia stava finalmente guarendo e sarebbe potuto tornare ad allenarsi da lì a qualche giorno. Lo rendeva triste il fatto che non avrebbe partecipato alla prima registrazione dell'anno nuovo, ma si consolava pensando che poi nulla lo avrebbe mai più allontanato dal suo obiettivo, che sarebbe stato molto più attento di prima, che si sarebbe divertito ancora di più, perché ora sapeva quanto fosse difficile per lui stare lontano dalla danza.
Ma sarebbe stato un bugiardo se non avesse ammesso che un piccolo dettaglio, un altro minuscolo motivo che gli facesse pensare che non avrebbe mai voluto essere a casa in quel momento c'era, e si stava cambiando la maglietta davanti a lui in quel momento.
Christian era il ragazzo più talentuoso e modesto che avesse mai conosciuto nella sua vita.
Solitamente quando una persona è brava, quando ha vinto molte competizioni della propria categoria, della propria disciplina, allora in quel momento apprende quale sia il proprio potenziale e pensa di avere delle capacità anche superiori di quelle che effettivamente possiede. Ma Christian non era così. Mattia lo aveva visto abbattersi innumerevoli volte in quei mesi passati all'interno della casetta. Lo aveva visto non capacitarsi di essere arrivato primo, abbattersi di più quando arrivava ultimo, non accettare che Todaro lo ritenesse un bravo ballerino e lo aveva visto piangere dando ragione alla Celentano quando diceva che dovesse fare il calciatore e non il ballerino.
Mattia stava sempre accanto a lui, nel bene e nel male, osservandolo mentre socializzava o sollevandolo di morale quando decideva improvvisamente di chiudersi in se stesso, nei momenti in cui tutto diventava nero.
E piano piano, con tutte queste consapevolezze nella mente, Mattia, all'alba dei diciotto anni, dopo una vita passata dietro alle ragazze con cui ballava facendo girare i loro corpi, ma anche i loro cuori, aveva compreso che, forse, nel proprio di cuore, ci fosse spazio anche per i ragazzi. La verità era che prima di accettare questa nuova condizione, aveva fatto tantissimi tentativi, anche con altri ragazzi all'interno della casetta. Ragazzi che oggettivamente erano belli.
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Raccolta OS [Zenzonelli]
FanfictionRaccolta di One shot Zenzonelli, inventate da me, quindi poco attendibili con la realtà. I primi due capitoli sono due OS già pubblicate in precedenza come due storie separate, ma ora messe insieme come una raccolta. Spero vi possano piacere. - Sosp...