16. PETUNIA

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Nel momento in cui Daniel apre gli occhi, sul suo volto è già dipinto un grande sorriso

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Nel momento in cui Daniel apre gli occhi, sul suo volto è già dipinto un grande sorriso. È come se le immagini della notte precedente gli fossero rimaste incollate addosso, non andassero più via.

Quelle ultime ventiquattro ore sono state decisamente le più belle degli ultimi tre anni e il pilota australiano vorrebbe che qualcuno avesse inventato una macchina per catturare ogni istante e poterlo rivivere in loop.

L'entusiasmo lascia ben presto spazio alla paura quando si rende conto che nel letto è solo. Un fastidioso formicolio si dirama lungo il suo corpo, a partire dal cuore che accelera per arrivare fino al cervello. È sempre stato difficile per Daniel mettere a fuoco i primi minuti dopo il risveglio, ma in quel momento si impone lucidità e si costringe a focalizzarsi sulla stanza, spalancando completamente gli occhi.

In pochi secondi nel suo raggio visivo compare la figura di Lhena. Non è andata via, ma gli da le spalle, mentre la sua immagine si riflette nello specchio di fronte a lei. Ha la testa bassa, è in silenzio e probabilmente nemmeno si accorge che lui si sia svegliato dietro di lei. È già vestita e sta armeggiando con il telefono che ha tra le mani.

Daniel scosta le lenzuola, si guarda intorno per constatare che in quella stanza sembra esplosa una bomba, che in realtà non è molto lontano da quanto successo durante la notte. Infila dei boxer puliti e si dirige verso di lei, cingendole i fianchi da dietro. La sente irrigidirsi sotto il suo tocco, riesce a vedere il brivido che le percorre la schiena.

«Mi aspettavo di non ritrovarti al risveglio» le sussurra, scostandole una ciocca di capelli dalla spalla, per lasciarle una scia di baci che risalgono lungo il collo.

Lhena, però, rimane ferma, immobile, rigida come blocco di marmo. Le labbra di Daniel bruciano sulla sua pelle, in un modo che non riesce a sopportare. Il battito del suo cuore accelera a dismisura, fino a quando nei suoi occhi si riversano tutte le sue ansie e le sue paure, riempendosi di lacrime che le scivolano sulle guance. Non riesce a trattenere i singhiozzi e quando lui se ne accorge si ferma di colpo, osservando le loro figure riflesse nella superficie di fronte a loro. Si copre la bocca con una mano, nel tentativo di reprimere quel pianto disperato, apparentemente insensato e il pilota australiano la osserva confuso, corrucciando la fronte mentre cerca di capire cosa ci sia che non va.

«Che succede, Lhen?» le chiede con la voce che trema. Lo assale improvvisamente il dubbio di aver fatto o detto qualcosa di sbagliato.

In quel momento la bionda non riesce più a trattenersi e i singhiozzi cominciano a fuoriuscire dalla sua bocca, insieme alle lacrime. È una sensazione che non riesce a spiegare, un macigno che preme sul suo petto e che le impedisce di pensare lucidamente. Si sente una persona orribile e ciò che più odia è la sensazione di essere bloccata, di non riuscire a muoversi. Daniel la osserva sconvolto, non si aspettava una reazione del genere e non sa come comportarsi.

«Sento di non riuscire più a respirare» si spiega finalmente lei, tentando di placare quel pianto. «Così non posso andare avanti.»

«Respira insieme a me, calmati.» Il pilota la fa voltare verso di se, cingendole i fianchi e piantando la fronte contro la sua, mentre la guarda negli occhi e la guida nella respirazione, pur non capendo cosa intenda.

Edera//Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora