Il tempismo è sempre stato il problema principale nella vita di Daniel. Il che per uno che della velocità ne ha fatto il proprio lavoro, è abbastanza paradossale.
Sempre in ritardo.
Nelle scelte, nelle vittorie, nelle sconfitte. Un campione mancato, il sedile sbagliato, se fosse arrivato qualche anno prima. La sua vita gira tutta intorno ad ipotesi irrealizzabili. Come sarebbe stato se Lhena in quella chiamata al telefono gli avesse detto di aspettare un figlio? Come sarebbe stato essere padre? Lo avrebbe accettato così facilmente?
Sono tutte domande a cui non potrà mai darsi una risposta, perché lei ha deciso per entrambi e Daniel non si è mai sentito così tagliato fuori dalla sua stessa vita. Non ha mai provato così tanta rabbia verso di lei come in quel momento, nemmeno quando ha scelto un altro, nemmeno quando ha preferito scappare che affrontare i problemi. E questo lo fa infuriare ancora di più, perché lo mette davanti all'evidenza che fino a quando proverà tutto quel sentimento nei suoi confronti, non riuscirà mai a togliersela dalla testa.
E vorrebbe cancellarla dalla sua intera vita in quel momento, perché tutta quella rabbia gli brucia le vene.
Ha deciso di viaggiare in Messico con Max, perché sapeva che sarebbe stato l'unico che pur non potendo sapere il suo stato d'animo avrebbe accettato il suo silenzio. Max che si nutre da sempre delle parole di Daniel, che pensa a stare zitto per entrambi, che ha deciso di parlare a ruota libera per tutta la durata del viaggio dal Texas a Città del Messico, esaurendo probabilmente gli argomenti per i prossimi dieci anni. L'olandese pensava di essere stato l'unico a ferire Daniel con tutto il tempismo che gli ha rubato, poi è arrivata Lhena.
«Era incinta» esordisce l'australiano mentre si allenano nella palestra dell'hotel in cui alloggiano.
Per poco al pilota red bull non cade il bilanciere dalle mani. Gli si gela il sangue nelle vene, mentre Daniel continua con le sue ripetizioni, senza sosta, rischiando solo di farsi male. È un chiaro segnale del fatto che stia cercando di tenere impegnato il suo cervello con tutto fuorché con l'immagine di Lhena. E non sta funzionando.
Max li aveva visti parlare prima della gara, poi è rimasto impegnato nei festeggiamenti e si è ritrovato con un messaggio di Daniel che lo pregava di fargli compagnia nel viaggio verso la prossima tappa. Ha capito subito che ci fosse qualcosa che non andava, ma non avrebbe mai potuto pensare che fosse qualcosa di così importante.
Il suo cervello ci mette dei minuti interi ad elaborare la frase e in quel momento capisce un po' l'australiano quando si blocca di fronte alle sue frasi che rievocano traumi passati come se stesse annunciando la lista della spesa. Per la prima volta è Max che si ferma e deve chiedere a Daniel se va tutto bene, pur sapendo che è la domanda più stupida del mondo, ma è quella che vuole sentire. Perché Daniel ha bisogno di far cadere i manubri a terra, gettarsi appresso a loro, tuffare la testa tra le gambe e soffocare un urlo mentre afferma che non va niente bene. E Max, che non ha mai saputo consolare nemmeno se stesso, è l'unica persona in grado di farlo in quel momento. Si siede di fronte a lui, regalandogli silenzio e sguardi non compassionevoli, non tristi, sguardi a cui nessuno saprebbe dare un nome, che sono gli sguardi a cui Daniel si aggrappa per affrontare quella situazione.
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Edera//Daniel Ricciardo
Fanfiction[Completa] L'edera rappresenta la passione che spinge gli amanti ad avvolgersi l'uno all'altra, proprio come la pianta fa attorno ai tronchi degli alberi __________________________________ Il linguaggio dei fiori viene utilizzato per esprimere sens...