6. HYACINTH

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Quello di SPA è un weekend duro, che porta con sé gli strascichi di prime vittorie amare, tristissime

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Quello di SPA è un weekend duro, che porta con sé gli strascichi di prime vittorie amare, tristissime. Un pilota non dovrebbe trovarsi mai diviso in corpo tra la soddisfazione di aver raggiunto l'obiettivo di una vita, che rincorre da quando sfrecciava su kart che erano poco più grandi di lui e il dolore di aver perso un amico. É crudele, non ce lo si aspetta mai, non ci si vuole fare i conti, ma è ciò che può succedere quando insegui un sogno a trecento all'ora tra curve pazze e suicide. É successo a Charles Leclerc, che nel giorno della sua consacrazione, deve dire addio a quello che negli anni è stato un rivale sulla pista e un amico stretto nella vita.

E Charles non è l'unico a trascinarsi la vittoria fatta di amarezza. Il paddock non è il solito che si vede dopo una gara, è un alone nero che prega di essere spazzato via, nell'attesa che il rumore rimbombante di uno scontro che ha strappato la vita ad un ragazzo scompaia. Ogni persona che si aggira tra quelle lingue d'asfalto, però, sa che quel rumore se lo porterà dietro ancora per un po' e che ogni anno sarà così. Saranno incoronati nuovi vincitori, forse consacrate nuove stelle o confermate quelle che già brillano, ma il ricordo dei rottami sparsi in quella curva mortale peserà sempre sulle spalle di tutti, su quelle di alcuni più che su quelle di altri.

E così, nel silenzio più totale, piloti e accompagnatori fanno ritorno chi nelle stanze d'albergo, chi nella propria città, senza eccessivi festeggiamenti e qualcuno con un trofeo che pesa più del dovuto. Tra una settimana è già tempo di rimettere le ruote sull'asfalto di Monza, spazzando via brutti pensieri, almeno per il tempo di una di gara.

Lhena è stata spettatrice dai box Mclaren, aveva bisogno della vicinanza di Carlos, che come al solito su questo circuito non ha trovato fortuna e a fine giornata, insieme allo spagnolo e al suo compagno di scuderia, se ne ritorna in hotel a bordo di un van, per ultimare i preparativi per la partenza del giorno dopo. La struttura che ospita il team di Woking è la stessa che ha accolto anche la scuderia francese e quindi Daniel. Si trovano su piani diversi, ma Lhena ha imparato bene a memoria dove si trova la camera dell'australiano, per essere certa di evitarlo. Sono state settimane tese, tra l'Australia e Porto Venere hanno schivato situazioni equivoche più di una volta ed ora entrambi si ritrovano a dover riordinare idee e sensazioni.

La pesantezza della domenica sera si fa sentire sempre di più, ma Lhena cerca di stemperarla rivolgendo tutte le attenzioni al compleanno di Carlos e alla piccola cena che la sua famiglia gli ha organizzato, invitando anche lei e Lando. Da quando erano piccoli lei e il suo migliore amico hanno festeggiato tutti i compleanni insieme, tranne negli ultimi anni, però, dove gli impegni del mondiale hanno portato Carlos ad essere quasi sempre via il primo di Settembre. Dunque per una volta che Lhena può festeggiarlo di persona, ci tiene ad essere felice e sorridente e fa di tutto per scacciare i brutti pensieri.

La famiglia Sainz è al completo e la felicità di avere i suoi parenti e la sua ragazza accanto, in un giorno per lui speciale, traspare chiaramente sul volto di Carlos. Lhena e Lando chiudono quella cerchia di persone che oramai il madrileno si porta dietro da anni. É un tipo abitudinario e sceglie sempre con cura le persone di cui circondarsi ed anche se non sono moltissime a lui bastano così.

Edera//Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora