4. LILLÀ

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La settimana in Australia passa più in fretta del previsto

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La settimana in Australia passa più in fretta del previsto. Daniel per la prima volta ha preparato tutto nei dettagli, impegnando il tempo di Lhena con qualsiasi tipo di attività. Di giorno tra surf, qualche tiro al canestro, l'allenamento di routine e la scoperta di nuovi sentieri. Di notte con gli amici di sempre, che oramai conoscono la bionda da qualche anno. É stato quasi terapeutico per entrambi trascorrere tutto quel tempo insieme, in un certo senso li ha aiutati a ristabilire quella connessione che avevano apparentemente perso.

Lhena si sente quasi svuotata dall'idea che tra poco più di ventiquattro ore sarà di nuovo su un aereo verso casa, sente di aver bisogno di stare ancora un po' insieme a Daniel, lontani dal mondo e dai problemi quotidiani, lontani dalle paranoie, le frasi non dette e le situazioni non chiarite. Lei sopratutto sa che appena metterà piede sul suolo madrileno, la consapevolezza che ciò che hanno vissuto in quella settimana è una bolla in cui si sono rinchiusi la investirà, travolgendola violentemente.

Si chiede per quanto tempo ancora riuscirà a far finta di niente, riuscirà a rimandare il momento dell'esplosione, l'istante in cui non potrà più guardare Daniel senza provare smarrimento. Perché adesso è questo ciò che prova, l'australiano non è più la sua sicurezza, il suo punto fermo. Da quella notte che hanno trascorso insieme, prima della sua partenza, tra loro si sono inseriti muri che prima non esistevano e che ora non sanno più come buttare giù, nonostante entrambi continuino a fingere che non sia cambiato niente. In fondo era ciò che si erano ripromessi a Monaco.

Il sole di Agosto non è particolarmente cocente in Australia. In quell'emisfero è periodo invernale, non di quelli rigidi a cui Lhena è abituata, ma neanche così caldo da convincerla a surfare insieme a Daniel. Le è bastato che le sue dita del piede entrassero a contatto con la superficie dell'acqua per capire che sarebbe stato meglio godersi il clima dalla spiaggia. Non si è neanche scomodata a sfilare i pantaloncini, mentre l'australiano non ha esitato un secondo ed ha indossato la muta, già pronto a tuffarsi tra le onde, in equilibrio sulla tavola. 

Lei lo osserva dalla spiaggia. Ripercorre con lo sguardo la sua sagoma imperlata di sudore. I raggi del sole che gli battono contro lo pongono in controluce, nascondendo i particolari dettagli che lo rendono unico.

Mentre lascia che i granelli di sabbia le scorrano tra le dita e le si infilino dappertutto, per la prima volta Lhena ha tremendamente paura di dar voce ai suoi pensieri, perché in quel momento si accorge che i suoi occhi che percorrono ogni centimetro di Daniel, dai ricci umidi alla muscolatura scolpita, non lo guardano come lo hanno sempre guardato. In quel momento lui per lei è bello, tremendamente bello, bello da far male, di quella bellezza di cui Lhena rischia di bruciarsi.

Se lo è chiesta spesso, da quando si conoscono, se il suo modo di guardarlo fosse normale. A Carlos non ha mai rivolto lo stesso sguardo che riserva a Daniel.

Edera//Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora