1. ANEMONE

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14 mesi dopo

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14 mesi dopo

L'abitudine di regalare un fiore per ogni evento significativo è nata dalla passione di Lhena per qualsiasi simbologia ci sia dietro ogni cosa. Sua madre crea fragranze per importanti aziende e conosce ogni fiore esistente sulla terra, per questo lei è cresciuta tra quei profumi e ad undici anni le fu regalato un libro sul significato dei fiori. Quando Daniel l'ha conosciuta, all'inizio, era all'oscuro di questa sua usanza, con il passare degli anni non può più farne a meno. Questo perché, probabilmente, lui è l'unico a cui Lhena regala fiori con così tanta frequenza e oramai è diventato un gesto che condividono solo loro due.

Eppure si sente dannatamente stupido in quel momento, mentre cerca su internet il significato dei fiori. Gli sembra un gesto sciocco, ma la verità è che è determinato ad accogliere la sua migliore amica, di ritorno dall'Alaska dopo dieci mesi e da una spedizione in Antartide durata quaranta giorni, con qualcosa che è solo loro, che li contraddistingue. Passa tutta la mattinata a capire cosa comprare dal fioraio, ma l'impresa risulta più ardua del previsto, forse perché neanche lui riesce a distinguere cosa prova davvero. Mancanza, ansia, felicità, un vortice di emozioni a cui non sa dare un nome.

Si è sentito davvero abbandonato quando lei è partita e in più non l'ha neanche accompagnata in aeroporto, tutto per le sue stupide paure. Quel giorno sarebbero potute cambiare tante cose e invece lui l'ha lasciata andare, senza dirle nulla. Si sono sentiti per mesi, attraverso uno schermo, Daniel l'ha vista entusiasta del suo lavoro e della ricerca e in qualche modo si è sentito fiero di tutto ciò che lei stava facendo, ma non può negare che gli è mancata tremendamente la sua migliore amica in uno dei periodi più difficili della sua vita.

Lhena ha fatto del suo meglio per dargli i giusti consigli e stargli vicino nel momento in cui lui ha deciso di lasciare la red bull per passare in Renault, ma non è esattamente la stessa cosa di sentire un suo abbraccio. In più Daniel sa perfettamente che il suo passaggio nella scuderia francese ha messo in difficoltà Carlos, che è dovuto correre al riparo, a cercare un'altra scuderia e anche se ha trovato un sedile in McLaren, Lhena non avrà avuto di certo vita facile tra i due fuochi.

«Anemone, non sapevo neanche l'esistenza di questo fiore» esordisce Max, sventolandogli sotto al naso il telefono con foto e descrizione.

«Come se tu conoscessi i nomi di altri fiori» lo schernisce Daniel.

«La vuoi una mano sì o no?» ribatte il pilota red Bull, mettendo su un'espressione imbronciata a cui l'australiano non da neanche peso.

Max sa essere permaloso, ma non potrebbe mai rimanere arrabbiato a lungo con lui.
L'olandese si è offerto di aiutarlo nella ricerca, dopo che Daniel, visibilmente in imbarazzo, gli ha presentato il problema. E Max avrebbe potuto acconsentire ad una cosa del genere solo con lui. Anche se non sono più compagni di squadra, fuori dal circuito sono ancora i soliti Max e Daniel. Non esiste l'uno senza l'altro, non c'è scenario o universo in cui i due non si spalleggino a vicenda anche e sopratutto nelle cose più stupide.

Edera//Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora