Game - Draco Malfoy and Tom Riddle //traduzione italiana

Draco

Y/N Y/L/N POV

"Um... ciao?" Ho parlato, non sapendo cos'altro fare. "Perché hai la mia torta?"

Draco cominciò a camminare verso di me e io mi scostai da lui. Posò la torta vicino al letto e portò la fiala al letto.

"Ti sei divertita ieri sera?" Chiese dolcemente.

"In realtà, sì. Molto piacevole". Precisai l'ultima parte.

Il volto di Draco si trasformò in un bagliore, ma si ritrasse rapidamente.

"Sono contento che tu stia bene." Iniziò in modo calmo.

"Sì, Tom si è preso cura di me". Mi lasciai sfuggire.

Draco annuì con la testa quasi con sarcasmo.

"Sono sicuro. Comunque, ho la cura che rimuoverà tutti gli effetti della maledizione". Finalmente parlò tenendo in mano la fiala.

Prendila. Prendila. Dio, prendila e basta. Sai che è giusto così.

Allungai la mano, ma esitai.

"Sai, sarò ancora innamorata di Tom", dissi.

"Certo. Prendilo e basta". Si affrettò.

Lo presi dalla sua mano e fissai il liquido chiaro.

"Tom ha detto che questa è una maledizione permanente. Come mi aiuterà questa piccola cosa?". Domandai.

"Quella piccola cosa contiene gli ingredienti più preziosi e rari". Affermò lui.

Certo, abbastanza rari da richiedere solo un giorno per ottenerli.

"Ok. Lo berrò più tardi. Prima mangerò la mia torta". Mugolai e infilai la fiala sotto la coperta.

Draco mi guardò negli occhi e io potei solo distogliere lo sguardo. Ha allungato la mano per afferrarmi il mento, ma l'ho rapidamente schiaffeggiato via.

"Che cazzo credi di fare?" Chiesi con durezza.

"Ho bisogno che tu torni."

Proprio in quel momento, mi resi conto di quanto sembrasse stanco. Non era energico come al solito e i suoi occhi erano rossi. Quasi come se avesse pianto.

"E io ho bisogno di Tom." Mi lasciai sfuggire.

Draco si schernì. Si morse il labbro con rabbia mentre mi iniziava negli occhi. Le sue mani afferrarono la coperta e le venature spuntarono dal braccio.

"Bevi la fiala, Y/n." Sputò.

Ci giocai sotto la coperta. Che male ci sarebbe stato se avessi aspettato ancora un po'?

"Lo farò", mormorai.

"ORA." Lui alzò la voce.

"NO", gridai

Draco emise un urlo irritato e si nascose il viso tra le mani. Le sue dita scivolarono sui suoi lineamenti perfetti mentre lasciava uscire un lungo gemito basso.

"Bevi e me ne vado". Negoziò.

Mi aggrappai più forte alla piccola fiala.

"Vattene e lo berrò". Ho tubato.

"No".

"Allora non lo berrò". Tirai fuori la lingua e alzai il dito medio.

Draco guardò quel dito e il suo viso si curvò in un ghigno.

"Ora non è il momento Y/n. Bevi, o te lo faccio ingoiare a forza". Si lasciò sfuggire.

"Vattene." Proseguii.

Draco tese la mano e mi fissò perso negli occhi. Ecco il mio vantaggio.

"Dammela." Pretese.

"No", sorrisi.

"Dammela o te ne pentirai". Ha sputato.

"Cosa hai intenzione di fare, eh? Niente." Mi misi a ridere.

Draco si lanciò improvvisamente verso di me. Gridai e mi nascosi sotto la coperta. Le sue mani si sono trovate sotto la coperta e ha iniziato ad afferrare la mia mano.

Il mio corpo era così indolenzito da ieri, questo era il mio svantaggio. Ho urlato di dolore e questo ha fatto sì che Draco si fermasse.

Mi sono girata e Draco mi ha guardato con insensibilità.

"H-", provai, ma in quel momento Draco si lanciò di nuovo su di me.

A questo punto ero seduta sulla fiala e non so cosa stavo pensando, ma il mio primo pensiero fu di tenere la fiala lontana da lui. Così le mie mani l'hanno riposta nel posto più vicino possibile. Il mio utero.

Draco mi strappò la coperta di dosso e scrutò il mio corpo. Mi spinse le mani di lato e mi inclinò.

"Co... cosa?" Balbettò. "Dove cazzo è?"

Ero senza vergogna ora, così mi accarezzai il basso ventre e gli sorrisi.

Draco mi fissò scioccato.

"Y/n, sai che non ho nessun problema con questo, vero? Infileròvolentieri le mie dita lì dentro e lo tirerò fuori proprio adesso".

Il mio sorrisetto è caduto e ho incrociato le gambe.

"Sì, certo." Mi schernii.

Draco iniziò a far scorrere le sue dita lungo la mia coscia. Dei formicolii strisciarono sul mio cuore e mi contorsi.

"Oh, non credo che tu capisca quanto sono arrapato in questo momento. Ti assicuro che sono pienamente capace". Ridacchiò.

Sono arrossita e ho distolto lo sguardo per l'imbarazzo.

"Cucciola, vederti sotto di me e in felpa con la tua figa tutta esposta è la cosa più eccitante che mi sia capitata da tanto tempo. Per favore non mettermi alla prova. Ti scoperò fino a vedere le stelle".