🌿 - Capitolo 41

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La mia vita sembra tornata come prima: mi sveglio, faccio una frugale colazione con alcuni alimenti comprati al mercato e poi passo il resto della giornata a cacciare nei boschi.
Vendo la carne, torno a casa e mangio con i miei amici.
Mi prendo cura dell'orto, della casa, di Aiiro e Windess.

Mi sembra di vivere in un eterno ciclo: ripeto e ripeto sempre le stesse cose, come se non fosse mai successo nulla, come se stessi bene.
Ma non va bene. Per nulla.

Ogni giorno mi sveglio con una terribile tosse e, nonostante la voce mi sia tornata, questo disagio non ha mai smesso di esistere.
Faccio colazione da sola, cercando di non piangere perché di fronte a me c'è solo una sedia vuota.
Caccio nei boschi con Aiiro per poter sentire che qualcun'altro oltre a me fa rumore schiacciando le foglie secche.
Mangio coi miei amici per distrarmi dal vuoto che ho dentro.
Parlo con Windess per condividere il dolore con qualcuno che era felice quanto me, che sapeva quanto fosse bella la vita prima.

Vivere in una perpetua disperazione è sempre stato l'ultimo dei miei desideri, così ho deciso di accettare il lavoro offertomi da Todoroki qualche settimana fa.
Gli avevo chiesto del tempo per pensarci e alla fine sono giunta alla conclusione che impegnarmi con qualcosa non può che farmi bene.
Mi avvio così per io mio primo giorno di lavoro a palazzo: supero la piazza principale, così grande e gremita di gente come ogni giorno, per poi arrivare alle porte del castello.

Una guardia mi ferma e, dopo aver controllato il mio cartellino che attesta il mio permesso, mi concede di entrare nelle mura del castello.
Controllo il pezzo di carta che ho appena fatto vedere: ieri sera Todoroki è arrivato a casa mia per consegnarmelo di persona e mi sembrava felice del fatto che avessi accettato la sua proposta.

Mentre cammino, mi fermo ad osservare i giardini perfettamente ordinati e mantenuti, con siepi di ogni forma e fiori di ogni colore.
In lontananza sento rumori indistinti di persone e di metallo che cozza: probabilmente le guardie reali si staranno allenando poco lontano dall'ingresso.
Ad un tratto noto un soldato avvicinarsi con sicurezza: dalla camminata intuisco che è Iida.

Iida: (T/n) alla fine hai accettato il lavoro! Sono contento, ora devo proprio entrare in servizio, ci vediamo!

Senza neanche darmi il tempo di replicare, sfreccia verso la sua posizione: la sua fretta non va per nulla d'accordo con il suo voler rispettare la regola del "non correre" e ciò mi provoca una piccola risata.
Entrata nel castello, incontro una figura familiare: la sua faccia esprime tutte le sue incertezze e mi sembra quasi di vedere le mille domande viaggiare nel suo cervello.

Servitore: Salve. Le serve qualcosa?

Lo guardo, nella speranza che non noti il divertimento che sto provando in questo momento: l'ultima volta sono entrata in questo castello accompagnata dal Re dei Draghi e non metto in dubbio che questo pover uomo stia vagliando tutte le possibilità sul perché io sia qui.

(T/n): Sono la nuova guaritrice di corte. Saprebbe indicarmi la strada per lo studio del medico?
Servitore: Ehm... si certo.

La strada è breve e, infatti, dopo poco tempo arrivo davanti ad una porta in legno molto semplice.
Ringrazio l'accompagnatore e, dopo averlo visto andarsene ancora con qualche dubbio stampato in faccia, busso.
Sento una voce lontana asserire un solenne "avanti", così apro la porta: la stanza che mi si presenta davanti agli occhi è molto piccola, ma ben illuminata e zeppa di mobili.
Ai lati, due lunghe file di mobili contenenti libri, fiale, erbe e altri medicinali coprono le pareti mentre davanti a me si para una grande finestra, preceduta da una scrivania.

Un uomo sulla cinquantina, in penombra per via dei raggi solari che penetrano dalle vetrate, sembra assorto in una scrittura fitta e intensa.
Mi chiudo la porta alle spalle mentre attendo che l'uomo finisca di scrivere: mentre aspetto con calma, noto che porta dei piccoli occhiali rotondi dalla montatura argentata.
La penna d'oca ondeggia davanti al suo volto serio, con qualche ruga di vecchiaia ai lati della bocca.

ENDLESS DREAM || Bakugo Katsuki x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora