- Allontanatevi tutti! - gridò il Professore, allontanando gli studenti.
- BAKA, che pensavi di fare? - mi chiese seccato Kageyama, mentre mi aiutava a rimettermi seduto. "È ferito? Sangue? No, ok, niente di visibile, almeno "
Una fitta alla tempia.
- Bakageyama, non è che così sei molto d'aiuto. Smetti di gridare, ti prego. - la mia voce era flebile, e Kageyama aveva capito che non era il caso. Mi presi la testa fra le mani, e cercai di fare dei respiri profondi.
Il Coach e il Professore si tenevano a distanza, ma tutto il gruppo era preoccupato.
- Mi passi il flacone di pastiglie e la borraccia? Sono nello zaino. - Kageyama non se lo fece ripetere due volte, e arrivò poco dopo con quanto chiesto.
"Che ne dici di andare un attimo in infermeria? Tanto per controllare che sia tutto okay, anche con la scossa e tutto il resto." La trovavo inquietante quest'abitudine del Coach di comunicare con il pensiero, sapendo che l'avrei sentito. Non volevo andare in infermeria, ma annuii comunque, almeno mi sarei allontanato dagli altri. Annuii, e il Coach chiese a Kageyama di accompagnarmi. Perché non potessi andare da solo, poi, era un mistero.
Non ero più finito in infermeria dal primo giorno, e non avevo intenzione di tornarci proprio quel giorno. Gli ambienti ospedalieri o medici non mi erano mai piaciuti, ma non per questo ci ero stato di rado, anzi.
Per questo appena prima di svoltare l'angolo per arrivare in infermeria mi infilai nel bagno, trascinandomi dietro Kageyama.
- CHE - "che diavolo sta facendo!?!? L'infermiera potrebbe..."
- Sto bene, mi serve solo un attimo, non è necessario andare in infermeria. - lo interruppi facendo scorrere acqua dal lavandino.
"Ma io volevo soltanto aiutarlo..." sorrisi debolmente.
- Non mi serve il tuo aiuto, so cosa succede, me la so cavare da solo. Ma grazie comunque. - mi spruzzai un po' d'acqua sul viso, mentre tutte le domande non poste di Kageyama mi arrivavano proprio come se il ragazzo fosse una di quelle persone che parlano e parlano senza che le importi se la gente le ascolti. Solo che Kageyama se ne stava zitto, e solo io potevo sentire queste confuse conversazioni.
Suonò la campanella della pausa, e tutti gli studenti si riversarono per i corridoi di tutta la scuola. Erano così in tanti che i loro pensieri mi arrivavano pure attraverso le mura. Le mani mi stavano ancora tremando, così le misi sotto all'acqua gelida.
Spazientito, Kageyama mi si avvicinò, mi appoggiò una mano sulla spalla, e poi mi bloccò il tremolio delle mie mani con l'altra. Al suo tocco fu come essere rientrati nella bolla. I pensieri di tutti si attutirono, come un lieve borbottio. Tutti i pensieri tranne quelli del ragazzo che mi stava accanto.
- Fai dei respiri profondi, assieme a me, ok? - mi disse con calma. Io adattai il mio respiro al suo, inspirando ed espirando in sincronia.
"Spero che funzioni, almeno sta smettendo di tremare."
Il mal di testa si era attenuato, era quasi sparito. Avevo chiuso gli occhi, e quando li aprii abbassai lo sguardo sulle mie mani, ancora tra quelle di Kageyama. In contrasto con il suo carattere freddo, erano calde, come se rispecchiassero i suoi pensieri.
In quel momento mi venne un dubbio. Alzai lo sguardo sul ragazzo, che anche se si era chinato in avanti era ancora molto più alto di me. Mi sembrava assurdo, eppure
- Grazie. - sussurrai, poi uscii dal bagno con lo sguardo basso, con Kageyama subito al seguito, diretto verso la lezione seguente.
Angolo scleri disagiati
Hola Biscottini♡
Dopo la depressione per aver finito Voltron venerdì sera, oggi si aggiunge la depressione per aver finito bungou stray dogs.
Lasciate perdere, o non esco più dal lutto.Come va?
Io benino, dai.Devo dire che il capitolo mi piace, voi come lo trovate?
A venerdì con il prossimo aggiornamento!
Byeeee
- Sofia
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Nel mio caos solo tu ci trovi l'ordine || KageHina AU - Haikyuu
Fanfiction!!! La storia può essere letta anche da chi non ha letto i manga o visto l'anime. !!! Hinata Shoyo ha sempre avuto una vita confusa e complicata. Cosa succederebbe se da un momento all'altro, qualcosa riuscisse a fargli trovare la pace? Dal primo c...