Era giovedì della seconda settimana, e i professori ci avevano dato il pomeriggio libero per poter fare un giretto in paese. Molti erano tornati presto, tra cui io. Mi trovavo nel salottino, in compagnia di Kenma, Nishinoya, Tsukishima e Oikawa. Avevo la musica sparata nelle orecchie (quel giorno stavo ascoltando Nirvana, Red Hot Chili Peppers e Coldplay) per attutire i pensieri dei quattro ragazzi, dal momento che Kageyama era stato trattenuto in paese da Tanaka e Yaku.

Avevo provato a fare conversazione, ma Oikawa stava scrivendo animatamente al telefono, Kenma giocava ai suoi videogiochi, Tsukishima stava leggendo e Nishinoya se ne stava stranamente in silenzio, seduto sul tappeto, mentre fissava il vuoto.

Ad un certo punto Kenma si alzò e mi fece cenno di seguirlo. Mentre uscivo dalla stanza abbassai le cuffie per chiedergli se qualcosa non andasse, ma i pensieri nel salotto erano così intensi che per il contraccolpo inciampai e finii disteso sul tappeto del corridoio. Kenma mi aiutò subito a sistemare le cuffie e a rialzarmi, poi mi portò in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Poi prese un pacco di biscotti.

- Che c'è? - chiesi dopo averne mangiato uno.

- Avevo fame. - Mi rispose Kenma, mentre addentava un altro biscotto. - E poi l'aria là dentro iniziava a farsi pesante.

Lo guardai per un po', con uno sguardo tra il "ma mi stai prendendo in giro?" e il "in questo momento potrei ucciderti", poi presi un altro biscotto.

Kenma non mi chiese cosa avessi sentito, nel momento in cui avevo tolto le cuffie, e io non insistetti per parlarne. Anche perché dovevo ancora mettere in chiaro i pensieri.

Succo della storia: Oikawa a quanto pare stava litigando con la sua ragazza, al telefono. Iwaizumi era in un qualche modo coinvolto nella faccenda, ma decisi che non ne volevo sapere assolutamente nulla, e lasciai sospeso il pensiero.

Tsukkishima stava leggendo la stessa pagina da mezz'ora, perché stava pensando a Yamaguchi. Era la prima volta che stavano distanti così a lungo, sapendo che avrebbero dovuto stare lontani ancora altrettanto tempo. Le parole "amico", "Yamaguchi", "forse" e "più che" erano quelle che più mi erano arrivate.

Nishinoya invece era malinconico. Molto malinconico, perché gli mancava Asahi. Gli mancava un po' tutto, anche quando ogni tanto riuscivano a infastidirsi a vicenda. O come quella volta in cui non si erano parlati per due mesi. Decisi che volevo starmene fuori, quindi archiviai tutto quasi subito.

***

Prima di cena, mentre me ne stavo in camera, vidi fuori dalla finestre Kuroo e Kenma camminare l'uno accanto all'altro. Poi Kuroo si fermò e passò al suo amico due biglietti. Kenma se ne stette là per un momento a fissare i due biglietti, poi sorrise a Kuroo. Uno di quei sorrisi che fa luccicare gli occhi. Decisi che forse era venuto il momento di andare veramente a cena.

Arrivato in cucina ringraziai che ci fosse Kageyama, così da poter togliere per un momento le cuffie. E fu lì che sorpresi Daichi e Suga fissarsi un po' troppo intensamente per essere un caso.

Alla fine decisi di non pensarci più, era troppo strano, e andai a dormire un po' prima.

Stavo quasi dormendo quando mi arrivò un pensiero improvviso, chiaro come il vetro. O forse stavo già sognando. Un pensiero che nella stanchezza e nell'illusione del sogno non riconobbi.

"Mi piaci"

Angolo scleri disagiati

Ce l'ho fatta? E meno male.

stavo sclerando? un sacco

Spero sia piaciuto anche a voi, perché sinceramente io sto ancora sclerando ora, ahahaha

Comunque mi è venuta un'idea per cui probabilmente mi farete fuori. Eheheh, ci vediamo il prossimo capitolo-

Beh beh, spero di arrivare un po' prima la prossima volta.
Byeeee

Nel mio caos solo tu ci trovi l'ordine || KageHina AU - HaikyuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora