Quando ripresi coscienza ero legato a una sedia, nel buio più totale. Non vedevo assolutamente nulla, e non sentivo nulla. Nessun pensiero esterno. E la cosa mi sembrava strana. Molto strana.

Non so per quanto tempo rimasi così, solo e al buio, ma ad un certo punto sentii qualcosa. Un pensiero che arrivava da lontano.

"Sappiamo che puoi sentirci, quindi ti conviene ascoltare bene. Dal momento che non sappiamo quanto sai, ti conviene rispondere onestamente e tutte le domande che ti faremo prossimamente. Una risposta che non ci piacerà e l'altro ne subirà le conseguenze. Annuisci se ti è tutto chiaro."

Kageyama!

La voce del pensiero mi era familiare, quindi presunsi che si trattasse di uno degli uomini che si trovavano nella stanza. Annuii con vigore, per mostrare a chiunque l'avesse chiesto di aver capito perfettamente.

Avevano preso anche Kageyama, quindi?

Non me lo sarei mai perdonato se gli avessero fatto del male.

Sentii delle lacrime scorrermi sulle guance, e non feci nulla per fermarle.
Che idiota ero stato a convincermi che non fosse nulla.

E se fosse già morto?

No, avevano detto che dovevo rispondere bene e non gli avrebbero fatto nulla... no?

E se fosse un bluff?

O magari non l'hanno mai portato via dal Raduno, e l'avevano solo stordito.

Ma chi volevo prendere in giro, quei tipi non sembravano proprio in vena di prendere in giro qualcuno.

Qua la cosa si fa seria.

E ho paura.

Un sacco.

Per Kageyama, per me, per tutti gli altri, che se ne stavano in camera loro, magari a dormire. Per i professori, che ci avevano accompagnati per tutto il tempo.

Ed era colpa mia. Del mio dono. Da sempre sapevo che era fonte di guai, eppure al Raduno c'ero andato comunque. E se fosse il karma?
Io mi permettevo di pensare di poter passare un mese normale, al Raduno, e io stesso mandavo tutto all'aria con il mio dono.

Ero un'idiota. Un'idiota fatto e finito.

E ora anche Kageyama, che non c'entrava assolutamente nulla, ci era finito dentro come travolto da un tornado.

Ma... se si fosse fatto male? E se fosse ferito?
E se involontariamente rispondessi nel modo sbagliato?

No, no, no, no, no, no!

Non volevo nemmeno pensarlo!

Non potevo, o sarei impazzito. Ne ero certo.

Così lacrime cristalline continuarono a scendermi dalle guance, finché mi arrivò un nuovo pensiero.

"Per confermare devi annuire. Annuire e nient'altro, intesi?"

Scossi violentemente il capo in un cenno di assenso.

"È vero che il tuo dono consiste soltanto nel sentire i pensieri degli altri? Non puoi rispondere o comunicare."

Ancora una volta mi ritrovai ad annuire, ma non ricevetti altre risposte.

Rimasi lì per un po'. Minuti, forse ore. Magari persi di nuovo conoscenza, non ricordo.

"HINATA! HEY, HEY... Spero che tu senta i miei pensieri, non so che succede. È tutto buio... SHOYOOOO! Se mi senti, spero che anche tu stia bene. Giuro, se gli hanno fatto qualcosa... No dai, deve stare bene, DEVE!"

KAGEYAMA! Stava bene allora. O almeno, speravo.

Mai come in quel momento sperai di potergli rispondere.

E se Akaashi ci avesse visto giusto? E se potessi davvero?

"Kageyama?" Chiesi, "Kageyama, mi senti?"

Nessuna risposta.

"E se gli fosse successo qualcosa?"

Anche i pensieri di Kageyama erano impanicati.

"Sto bene" avrei voluto dirgli, ma il pensiero non sembrava essergli arrivato.

"Sto bene, sto bene, sto bene..." continuavo a ripetermi, nella speranza che anche solo una parola, raggiungesse l'altro ragazzo.

"Devo trovare il modo di liberarmi, di chiamare aiuto... magari anche riuscire a trovare Shoyo."

Mi spezzava il cuore sentirlo così. Persino i pensieri erano carichi di tensione e preoccupazione.

"Shoyo, con quella sua testolina arancione e gli occhi che ti leggono dentro. Letteralmente. Diamine, saranno passate appena alcune ore, e già ne sento la mancanza."

Avrei voluto rispondergli che invece a me mancava la sua presenza, la calma che infondeva, e il fatto che non gli importasse che potessi sentirgli i pensieri, anche se diceva la metà di quel che pensava. Mi mancavano i suoi occhi azzurri come il cielo estivo, che ormai era esso ad essere dello stesso colore degli occhi di Kageyama, e non il contrario. Mi mancava la sua presenza costante, sempre pronto ad intervenire nel caso non mi sentissi bene, e a rassicurarmi.

Non osai nemmeno immaginare come mi sarei sentito se non avessi sentito i suoi pensieri e non sapessi che stava bene.

Trascorsi molto tempo, poi, a cercare di comunicare con lui. A gridare con il pensiero nella direzione da cui mi arrivavano i suoi pensieri. Ma nulla, sembrava non ricevere nemmeno una sillaba.

Continuavano a tornarmi in mente i suoi ultimi pensieri prima di perdere conoscenza, e quel "mi piaci" che avevo sentito la settimana prima. Quello che il mattino seguente avevo scambiato per un sogno.

E sì, avrei voluto rispondergli, che anche a me piaceva. Eccome se mi piaceva Kageyama. Era una sensazione che non avevo mai provato, quella che mi pervade quando sono con lui. Non che io sia mai stato in compagnia di chissà quante persone, eh, ma era comunque diverso.

Magari il fatto che il suo dono mi permettesse di avere un po' di calma, e di isolare i suoi pensieri, aveva contribuito. Ma non mi importava. Io avevo bisogno di sapere che Kageyama stava bene, e avevo un disperato bisogno di comunicare con lui, fargli sapere che io stavo bene. Non riuscivo ad ascoltare i suoi pensieri angosciati. Angosciava me anche più di lui.

E dopo forse ore di tentativi, ripetendomi che stavo bene, che mi mancava, che avevo bisogno di lui, qualcosa scattò.

"Shoyo?"

Ma il suo tono non era come prima, preoccupato e angosciato. No, questo era sorpreso.

"Kageyama! Kageyama, mi senti?"

"HINATA! Sei davvero tu?"

Non ci potevo credere. Akaashi allora aveva ragione. Il mio dono davvero non era solo quello che avevo creduto per sedici anni.

Angolo scleri disagiati

Holaaaa, sono viva, e presente con un nuovo capitolo. Volevo farne uno, ma stava diventando così lungo, che ho deciso di fermarmi qui e di sdoppiarlo. Vi annuncio però che la storia sta volgendo al termine, e quindi questi saranno gli ultimi capitoli. Mi spiace un sacco, ma ormai è così.

Beh, spero almeno che questo capitolo sia valso l'orribile finale del capitolo prima. byeeee

Nel mio caos solo tu ci trovi l'ordine || KageHina AU - HaikyuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora