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Bene, dal momento che Kageyama se ne stava andando, non potevo nemmeno più provare a sperare che la strana situazione-bolla si attivasse.

"Lettura nel pensiero? Ma che figata!"

"Ma quindi stai sentendo quello che penso? FIGO!"

"Ma Wow!

"Hey Hinata, ma se io ora penso che Kiyoko-san è bellissima, tu lo senti?"

"Non oso immaginare quanto casino ci sia ora nella tua testa tipo stare a un concerto rock moltiplicato per cento. No per mille!!! Occavolo, che casino"

Non era affatto una reazione che mi sarei aspettato. Non era quella che mi aspettavo.
Tutti quelli che fino al momento erano stati miei amici, quando avevano saputo del mio dono avevano smesso di parlarmi, di salutarmi, si erano allontanati. Uno dei miei amici più cari, alle elementari, quando l'aveva saputo si era trasferito. Quindi capitemi, se la reazione del gruppo non fu quella che mi aspettavo.

- Non non lo trovate inquietante? Orribile? Rivoltante che so insomma, posso sentire tutto quello che pensate - Chiesi timidamente, ancora un po' diffidente.

- Sinceramente, non vedo perché debba essere orribile. È una figata pazzesca! Insomma, puoi fregare tutti i prof alle interrogazioni! È il paradiso!

- Nishinoya smettila, non è carino da parte tua! - lo rimproverò Daichi, poi si rivolse a me, con un sorriso rassicurante - A dir la verità nemmeno io capisco quale sia il problema. Insomma, alla fine sei tu quello che ci sta peggio. Sbaglio?

- Beh, sì, tanti pensieri mi hanno spesso portato a stare male, ma...

- Niente ma, non c'è motivo di trovarlo orribile. - continuò Sugawara - Non ci puoi fare niente, hai appena detto, quindi non hai nessuna colpa.

"Non è la reazione che si aspettava. Cosa temeva?" pensò Yachi.

- Beh, vedete - iniziai titubante, però i pensieri positivi di coloro che mi stavano di fronte mi invitarono ad andare avanti. - Diciamo... che di solito chi viene a sapere del mio dono si arrabbia e poi se ne va, senza più rivolgermi la parola...

Mi fermai, barcollando un po' per la marea di pensieri che mi arrivavano. Sorrisi debolmente, poiché non c'era nemmeno un pensiero brutto, un insulto, o quant'altro. Yachi mi venne ad abbracciare, e io risi, dopo tanto tempo, sollevato di aver finalmente trovato un gruppo di persone che mi accetta così come sono.

L'unico mio pensiero che mi rimaneva fisso in testa era l'immagine di Kageyama che si allontanava. Avrei voluto andare a parlargli, ma non avrei saputo cosa effettivamente dirgli. Probabilmente mi avrebbe preso per pazzo, si sarebbe voltato e, con la sua calma glaciale, non mi avrebbe nemmeno più guardato, non uno sguardo, un cenno, un saluto.

E addio alla pace della situazione-bolla.

Ma la cosa che mi ronzava costantemente in testa era la seguente: in due settimane e messo, avevo imparato a conoscere Kageyama, malgrado non avessimo parlato moltissimo. Ed era veramente una bella persona, incasinata con le emozione, in cerca di un supporto morale, ma troppo testarda per ammetterlo anche a sé stessa.

Io volevo veramente diventare amico di Kageyama... sì, dovevo decisamente andare a parlargli, anche se il risultato sarebbe stato di allontanarlo ancora di più e di non vederlo più.

Angolo scleri disagiati

Holaaaaa
Come va?

Spero bene. Come avete trovato il capitolo?
Vi avverto, avevo un filo rosso per la trama, solo fino a questo capitolo e il prossimo, poi non avevo la più pallida idea di come mandare avanti la trama. C'erano giusto due punti che volevo assolutamente avere, ma niente di più, non sarebbero bastati per tirare in piedi una trama.

Ma

Oggi ho avuto un idea geniale (dal mio punto di vista, eheh)

E niente, sto sclerando male.

Ciauuu

- Sofia

Nel mio caos solo tu ci trovi l'ordine || KageHina AU - HaikyuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora