Ero spacciato.

Mentre il ragazzo dai capelli neri si avvicinava al banco, vedevo il prof sorridere sadicamente. Il ritardatario si fermò velocemente a chiedere a una ragazza del banco davanti, cosa fosse successo finora, e glielo spiegò letteralmente in due frasi. Io che mi ero fatto riprendere subito per le cuffie e la pastiglia, e che il prof aveva esposto il programma del semestre.

Poi il ragazzo si sedette, e la sua voce mi arrivò chiara come se l'avesse detto ad alta voce. "Forza Tobio, chiedigli come si chiama, come dice anche tua sorella, devi fare amicizia seh, facile a dirsi. Bene, mi chiamo Kageyama Tobio, sono felice. no, no , no, così non va bene. Rifacciamo Piacere, mi chiamo Kageyama Tobio e mi sembri simpatico. AIUTOOO PERCHÈ FARE AMICIZIA È COSÌ COMPLICATO?!?"

I suoi pensieri erano decisamente intensi, anche se il suo viso continuava a rimanere impassibile. Il suo sguardo balzava dal prof, a me, e per tutta l'aula, ma la sua espressione rimaneva invariata. Se non avessi sentito i suoi pensieri, non avrei mai capito che fosse così agitato. Sospirai, se volevo un po' di pace si sarebbe dovuto calmare un po'

- Hey, mi chiamo Hinata Shoyo, tu invece sei Kageyama, giusto? - chiese sorridendo debolmente. Magari anche per me farmi degli amici non sarebbe stato malissimo anche se probabilmente quando si saprà il mio "dono" si allontaneranno comunque.

"AIUTO, MA CHE no, aspetta, e ora che faccio? Lo saluto di rimando? Em"

- Mm.. sì, ok. Ora lasciami in pace che ho già un ritardo, non voglio essere anche richiamato per aver disturbato la classe. - mi rispose con un tono seccato. "BAKA, IDIOTA CHE NON SEI ALTRO, ERA ANCHE GENITLE, E TU CHE FAI? ROVINI TUTTO. BAKA CHE NON SEI ALTRO!"

Io rimasi basto e frastornato. Era sconcertante che avesse risposto così. Cioè, io stavo cercando di aiutarlo, così da avere un po' più di pace, e invece poi si era insultato da solo, e a me stava esplodendo la testa. Di nuovo.

La lezione andava avanti, e i pensieri delle altre venti persone che c'erano in aula (il prof e altri diciannove allievi, me escluso) continuavano ad assillarmi. Avevo l'impressione che la mia testa volesse veramente esplodere, e ormai io avevo la nausea e non riuscivo più a leggere cosa c'era scritto sulla lavagna. La vista era sfocata, e io cercavo di fare respiri profondi. Sentivo che Kageyama mi lanciava occhiate furtive e si chiedeva se stessi bene. Era stressante.

Finalmente suonò la campanella, e tutti iniziarono a preparare gli zaini per uscire.

- Hinata vieni a prendere le tue cose, e vedi di non farti più riprendere, o la prossima volta dovrai andare a ritirarle in direzione. - disse il Prof di storia senza espressione. Io presi il mio zaino e mi alzai, subito dopo Kageyama. Mi avviai verso la cattedra, ma per un momento non vidi più nulla. Prima si fece tutto bianco, poi tutto nero, e infine non sentii più il pavimento sotto ai piedi.

Qualcuno mi sostenne.

"Che diamine sta succedendo?" Nella confusione generale non riuscivo a distinguere di chi fosse quel pensiero.

- Le cuffie - dissi debolmente, mentre la vista si metteva leggermente a fuoco.

Come non detto, non riuscii nemmeno a finire la frase che svenni.

Angolo scleri disagiati

Hola biscottini, come state?
Sì, ci sono voluti 4 capitoli prima che comparisse un Kageyama presente. Nel terzo capitolo non vale, ahahah

Che Kageyama abbia problemi di comunicazione si sa, ahaha
Mia personale Headcanon: Kageyama (come anche Tsukki, se per questo) è una di quelle persone che non dice mai quello che pensa.

Poi vedrete con gli altri personaggi, ma Kageyama proprio fa fatica... eeeh, poi capirete. Non mi sono spiegata molto bene.

Beh, la storia continuerà mooooolto lentamente, quindi mettetevi comodi.

Ci vediamo al prossimo capitolo. (Sarà sabato o domenica, non so ancora)

Ciauuuu

- Sofia

Nel mio caos solo tu ci trovi l'ordine || KageHina AU - HaikyuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora