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- Boke Hinata Boke!

Alzai lo sguardo, e in piedi accanto al mio banco trovai Kageyama. Rimasi sorpreso.

- Non si saluta? - disse sedendosi accanto a me. Ero confuso.

"Però, carina la giacca, Hinata." Ma che diavolo...? Kageyama doveva per forza avere qualche rotella fuori posto.

- Che vuoi? - chiesi titubante.

"Farti compagnia, baka. Non puoi stare tutto solo per tutto il tempo, non ti fa bene. È meglio quando stai con qualcuno, e sorridi."

- Ti faccio compagnia, baka. Non va bene che tu stia da solo tutto il tempo. - mi rispose. Rimanemmo in silenzio per un po'.

"Ora sta funzionando?" Non ci fu bisogno di specificare che cosa.

- Sì, sento nettamente i tuoi pensieri, quelli degli altri sono ovattati. Posso scegliere se sentirli perfettamente o meno. Ma altrimenti sono come un debole mormorio. Invece senza questa situazione-bolla, come ho iniziato a chiamarla, tutti i pensieri arrivano chiaramente, creando scompiglio. - gli dissi a bassa voce, per non farmi sentire da tutti gli altri. Kageyama stava per dire qualcosa (che io comunque sentii), ma fu interrotto dalla prof di chimica che stava entrando in aula.

***

Eravamo a lezione con il gruppo, E il Coach ci fece sedere in semicerchio attorno a lui. Il professor Takeda era essente, ma il Coach ci disse di non preoccuparci, e che sarebbe arrivato di lì a poco.

- Ragazzi, quelli del secondo e del terzo anno già lo sanno, come ogni anno, anche quest'anno ci sarà il Raduno. Allora, per voi primini, il Raduno è un incontro di un mese, che riunisce quattro scuole. In ogni scuola ci sono queste lezioni speciali, miste tra anni e classi, per controllare i propri doni. - ci spiegò il Coach. - Ogni anno viene scelto un gruppo per scuola, e si fanno delle attività speciali, che cambiano di anno in anno. Non si sa mai quali siano queste attività.

- Ukai! - il professor Takeda arrivò di corsa. - È finita ora la riunione per domani, sono arrivato appena ho potuto.

- Perfetto, allora lascio continuare a te, per la scelta dei gruppi.

- Bene, - annuì il professore, poi si rivolse a noi. - Buongiorno ragazzi. Allora, quest'anno c'è stata una piccola complicazione, ma si è tutto risolto. In pratica, di solito il gruppo che andrà a Raduno viene scelto da corpo docenti. Però quest'anno hanno avuto problemi con il luogo del Raduno, quindi andrà un po' diversamente. Domani ci ritroveremo tutti nella palestra principale, ognuno nel proprio gruppo. Ad ogni gruppo è stato assegnato un numero. Noi siamo il diciottesimo. Si sorteggerà un numero, e quel gruppo, dovrà scegliere alcuni componenti che andranno al Raduno. Lo so, non sono stato molto, chiaro, ma se avete domande non esitate a chiedere. Altrimenti domani mattina vi sarà tutto più chiaro, non preoccupatevi. È una grande occasione, ragazzi.

Nessuno ebbe domante. O almeno, nessuno le disse, dal momento che soltanto Kageyama ne aveva almeno una decina.

Questa notizia del Raduno mi mise ansia? Sì.
Ci convivrò? Come sempre d'altronde.

La giornata passò abbastanza lentamente. Tutti avevano il Raduno tra i propri pensieri, era stressante.

Un pezzetto del tragitto fino a casa lo feci con Kageyama. Mi sembrava strano che qualcuno mi stesse ancora così vicino, dopo aver saputo del mio dono. Probabilmente ero solo paranoico, ma la situazione mi era estranea, fin troppo.

Angolo scleri disagiati

Biscottini vi giuro che non sono morta!!!!

Giuro, non sono morta. E ora che ho finalmente un po' di vacanza, mi metterò a scrivere come se non fosse un domani, promesso.

E niente, non so più che scrivere.

Byeee

-Sofia

Nel mio caos solo tu ci trovi l'ordine || KageHina AU - HaikyuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora