Queste lezioni per imparare a sviluppare e a convivere con i propri doni sono sempre state speciali.

Perché non si è divisi per classi, ma per gruppi. E i gruppi sono misti tra le classi e gli anni scolastici.

Evidentemente sia io che Kageyama eravamo nello stesso gruppo.
Quando scorsi il resto dei ragazzi rimasi un po' sconcertato, c'era gente di ogni genere: alcuni se ne stavano in disparte a chiacchierare tranquillamente, altri si sbracciavano rumorosamente, mentre altri ancora li riprendevano e gli intimavano di darsi una calmata.

Il professore aveva un'aria stanca, mangrado fosse giovane. Accanto a lui c'era un altro professore, che stringeva fra le mani un plico di fogli. Probabilmente le nostre schede scolastiche.

- Ragazzi, ragazze, per favore riunitevi qui che almeno conoscete i primini.

Tutti si misero in semicerchio, per ascoltare il professore.

- Bene ragazzi, per chi non mi conosce, sono il Coach Ukai, mentre il mio collega è il professor Takeda. - dice l'uomo con il tono un po' svogliato. - Rivolgetevi a me in quanto "Coach", "Professore" lo trovo troppo formale, e poi mi fa vecchio.

"Quante altre volte gli dovrò dire che "professore" non è un titolo che hanno i vecchi?" pensò Takeda.

A quelle parole alcuni studenti più grandi ridacchiarono.

- Quest'anno si sono aggiunti a noi cinque allievi del primo anno. - disse il prof Takeda - Tsukishima Kei, Hinata Shoyo, Yamaguchi Tadashi, Kageyama Tobio e Yachi Hikota. Poi vi lascerò presentare più dettagliatamente, ma ora vi presenterò gli studenti del secondo e del terzo anno, con i loro doni.

I pensieri di coloro che mi circondavano mi stavano invadendo la testa.

- Per favore, quando vi chiamo, voi del secondo e del terzo anno, fate un passo avanti. - disse il Coach.

- Daichi Sawamura, terzo anno, volo. Sugawara Koushi, terzo anno, invisibilità. Asahi Azumane, terzo anno, capacità rigenerative. Kiyoko Shimizu, terzo anno, mimesi animale. Michimiya Yui, terzo anno, manipolazione della gravità. Tanaka Ryunosuke, secondo anno, manipolazione della terra. Nishinoya Yuu, secondo anno, teletrasporto. - presentò uno a uno il professore. Poi continuò nominando i "dono" suoi e del Coach. Il professore poteva immobilizzare le cose, mentre il Coach poteva rallentare, velocizzare o fermare il tempo.

- Bene, che dite di presentarvi, voi di prima? - chiese il Coach, mentre il professore sfogliava ancora i nostri registri. Poi però ad un tratto si fermò.

"Oh... OH magari non è il caso di... " il professore sussurrò qualcosa nell'orecchio del Coach.

"Forse è meglio che i ragazzi leghino da soli " poi fece vedere all'uomo il mio registro.

Nome: Shoyo

Cognome. Hinata

Dono: lettura del pensiero

Altre informazioni: i pensieri li "sente" e questo porta a molto caos nella sua testa. Non può decidere di non sentire un pensiero. Non ci sono filtri.

Grandioso, pensai sarcasticamente, che bella descrizione.

"Oh..." il Coach si voltò verso di me, con un'espressione vagamente preoccupata. "Non è il caso, vero?"

Io scossi debolmente il capo, e il Coach e il professore capirono che più tardi si sarebbe saputo del mio dono, più tardi mi sarei tirato l'astio degli altri studenti. Avrei semplicemente rimandato di qualche tempo (tanto o poco non si sa) l'essere abbandonato di nuovo a me stesso.

I due adulti parlottarono per un po', mentre io cercavo di ignorare i loro pensieri.

- Io e il Coach abbiamo deciso di lasciarvi fare conoscenza, da soli. - disse il professore con un sorriso. I pensieri degli altri sette studenti si concentrarono su noi di prima. Resistetti all'impulso di coprirmi le mani con le orecchie, anche se già avevo le cuffie e la musica.

La ragazzina bionda, Yachi, mi si avvicinò, e tese la mano, con un sorriso.

- Io sono Yachi, piacere! Che ascolti?

Non potei fare a meno di sorridere anche io. Probabilmente non mi avrebbe fatto molto bene, ma tolsi le cuffie dalle orecchie, facendole scivolare attorno al collo. Mi era sembrato poco educato continuare a tenerle, anche se mi alleviavano un po' il caos.

- "Mr. Blue Sky". - dissi. Il suo sorriso si allargò.

- E poi che ascolterai? - mi chiese. "Sembra nervoso magari parlare di musica lo farà rilassare un po'."

- Probabilmente la prossima canzone sarà "I want to be free" e dopo ancora "Back in Black".

Ero un fan dei Queen, degli AC/DC, e anche dei Beatles, esatto.* Non so esattamente perché, semplicemente quando avevo creato una playlist avevo inserito canzoni a caso che avevo sentito durante un periodo trascorso in ospedale per cercare di capire cosa succedesse nella mia testa. Probabilmente gli infermieri erano fan di quei gruppi, perché praticamente tutte le canzoni inserite nella mia playlist erano tutte loro.

- Wow, sai che anche un mio amico delle medie era loro fan? Non faceva altro che parlare di questi brani e dei loro gruppi. ormai so tutto. - Yachi rise. Aveva una risata cristallina, contagiosa. Infatti mi ritrovai a ridacchiare con lei.

Poi uno scoppio di pensieri sorpresi e di ammirazione mi arrivarono come un colpo di fucile. Mi venne un capogiro, che mi costrinse ad appoggiarmi bruscamente alla ragazza.

La sua espressione mutò dalla gioia alla preoccupazione. Altri pensieri mi arrivarono alle orecchie, poi due braccia forti mi sostennero, facendo sì che potessi staccarmi da Yachi. Cercai le cuffie per riportarle alle orecchie, ma mi accorsi che chi mi stava sostenendo l'aveva già fatto al mio posto, e mi stava porgendo una delle pastiglie che mi aveva dato l'infermiera e dell'acqua.

Era tutto confuso, il mondo girava e io percepivo le cose in ritardo. Le uniche cose che non la smettevo di percepire alla velocità della luce erano i pensieri dei presenti.

Poi ad un tratto mi sembrò di essere rientrato in una bolla, come quando mi ero svegliato in infermeria. E solo a quel punto che la persona che mi stava sorreggendo era Kageyama. L'avevo perso di vista quando il prof aveva iniziato a parlare. Pensavo che fosse accanto allo spilungone con gli occhiali, un altro del primo anno, e invece era dietro di me, fin dal principio.

* Sì, non mi importa se sono gruppi inglesi e australiani, e che quindi non c'entrano il nulla assoluto, ma secondo me ci sta, quindi arrangiatevi. Hinata ragazzo di altri tempi-
No, scherzo, non è questo. È solo che con la "Situazione" attuale di Hinata, mi sembrava una buona accoppiata.

Da notare che mentre ho scritto questo capitolo stavo ascoltando Taylor Swift, ahahahahah

Angolo scleri disagiati

Buonasera biscottini💙
Aggiorno già oggi con un capitolo lungo quasi il doppio dei soliti, per farmi perdonare dalla settimana di assenza.

Spero che stiate tutti bene, e che la storia continui a piacervi.
Io personalmente sto sclerando pensando al seguito, ahahaha

Ok, ci vediamo mercoledì o giovedì con il prossimo aggiornamento, va bene?

Ciauuu

- Sofia

Nel mio caos solo tu ci trovi l'ordine || KageHina AU - HaikyuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora