Quando Zio Tom aprì la porta ci rese impossibile sia a me che a Zia Lily di capire chi fosse.
Zio Tom- Salve! Come posso aiutarla signorina?
x- Salve, mi scusi per l'ora ma vorrei sapere se vostra nipote è qui.
Riconobbi subito la voce e mi avvicinai a Tom
y/n- Natalia? Che ci fai qui?
Nat- Y/N! Mi hai fatta preoccupare!
Disse Natasha abbracciandomi
y/n- Non pensavo che ti importassero delle persone all'infuori di te stessa
Risposi allontanandomi dal suo abbraccio mentre zia Lily si avvicinava per capire cosa stesse accadendo.
Zia Lily- Salve! Lei deve essere la famosa Vedova Nera! Davvero è un piacere Signorina Romanoff!
Nat- Mi chiami Natasha, non mi piacciono le formalità
y/n- Ah si? E da quando?
Zia Lily mi lanciò un occhiata spaventosa, sembrava mi volesse lanciare qualcosa addosso.
Nat- bene ora che so che stai bene torno a New York.
y/n- va bene
Nat- bene
Natasha uscì da casa salutando gli zii augurandogli una buonanotte.
Zia Lily- ma cosa fai?! Che comportamenti sono questi? Quella ragazza è venuta da New York fino qui solo per vedere se stavi bene e tu le rispondi così? Va subito da lei e chiedile scusa e di stare da noi per stanotte! Chiaro?!
Zio Tom- Tua zia ha ragione y/n. Almeno chiedile scusa.
y/n- Va bene...
Uscii di casa lasciandomi chiudere la porta da dietro da sola e corsi da Natasha che stava partendo con la sua auto.
y/n- Natalia! Apetta!
Nat- Cosa y/n? Che tu mi sminuisca davanti alla tua famiglia?
y/n- Andiamo non ti ho sminuita!
Dissi mentre mi avvicinavo al suo finestrino
Nat- okay ora lasciami andare.
y/n- non ci pensare nemmeno Romanoff!
Mi misi davanti all'auto in partenza facendola spaventare di nuovo, Natasha uscì dalla macchina arrabbiata e sbattendo lo sportello mi si avvicinò e mi diede un schiaffo, forte... molto forte.
y/n- era necessario?
Nat- Molto. Perché sei un idiota, egoista e la peggiore amica sulla quale si può contare! per UNA volta levati quella benda che hai sopra gli occhi e quella difesa che ti sei creata e fidati delle persone! Perché ci sono veramente alcune che tengono a te!
La guardai dritta negli occhi cercando di non piangere perché ero stanca di fingere, ne ero esausta, mentivo così tanto che nemmeno io riuscivo a distinguere quello che era giusto o sbagliato. Ogni giorno che passava il mondo mi cadeva addosso. Mi cadde una lacrima che mi rigò il viso... inspirai e le risposi con voce spezzata.
y/n- ti ero venuta a chiedere se volevi passare la notte qui...
Lei mi guardava impassibile... non si aspettava questa reazione da me, di solito a queste litigate le rispondo sempre con qualche battuta... dicono che l'abbia preso da mio padre... il sarcasmo intendo. Mi girai e camminai verso il pontile del lago esattamente dietro casa. Io e Natasha non eravamo molto unite anche se ci conoscevamo da circa due anni. All'età di vent'anni quando la conobbi ero appena entrata a far parte degli Avengers, ho sempre avuto problemi nel fidarmi delle persone ecco perché solo tre mesi fà mi sono trasferita all' Avengers Tower.
Arrivai alla fine del pontile e portai le mie mani alla testa mentre cercavo di non piangere. Ma se cade una lacrima ne cadono altre mille e quelle di Natasha erano comprese perché mi seguì fino al pontile e mi abbracciò forte sussurrandomi all'orecchio di sfogarmi come avrei dovuto fare fa tempo e così feci, cosa c'era di meglio che la spalla di un'amica fidata su cui piangere. Quella sera era la prima volta che vidi Natasha Romanoff piangere. E aveva pianto per me... quanti lo farebbero? Ma dopo capii che non aveva pianto per me, ma, bensì con me.
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Spero che vi stia piacendo la storia! Per qualunque chiarimento chiedete nei commenti!
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Angels could be bad // Bucky Barnes
Fanfictiony/n Black agente dello S.H.I.E.L.D e Avengers, dopo aver cercato la verità che tutti le nascondevano e aver commesso errori decide di allontanarsi da chi ama per capire chi è veramente. "Sono il cattivo nella tua storia?"-y/n