15- Ad ogni poeta la sua musa ispiratrice

276 14 0
                                    


Ero davanti alla cella di Loki

Thor- Fratello hai delle visite

Loki- Non ricevo nessuno, puoi comunicarlo.

y/n- Tranquillo ho già sentito e non mi interessa. Tu ora mi ascolterai. 

Thor si allontanò per lasciarci parlare da soli.

y/n- Bene 

Loki- Perché sei qui?

y/n- Pensavo di vendicarmi, ma dopo ho visto come tuo padre ti ha reso piccolo con un paio di parole. E ho pensato che non c'è più grande vittoria che vedere la sconfitta emotiva del tuo nemico.

Loki- Ex amanti

y/n- Quello è il passato

Loki- Ci sono cose che non riuscirai a dimenticare 

y/n- Neanche perdonare

Loki- Potevamo essere una bella coppia

y/n- Sarò sincera con te Loki, non credo nell'amore

Loki- Lo stesso per me

y/n- Credo però di avere una domanda

Loki- Prego..

y/n- Perché hai scelto me tra tutti gli Avengers

Loki- Non lo so, mi ispiravi

y/n- ad ogni poeta la propria musa ispiratrice

Loki- Stai giocando con il fuoco venendo qui

y/n- Mi è sempre piaciuto giocare con il fuoco.

Gli feci un sorrisetto, mi voltai e mi diressi verso Thor.

y/n- Buona vita in cella.

Sentii qualcosa rompersi dietro di me, sapevo che si sarebbe arrabbiato. Lo fa sempre quando non si sente all'altezza di qualcun altro. Lui poteva essere bravo a ingannare, ma io ero brava a manipolare

-Midgard-

22:30- Arrivata sulla terra mi resi conto dell'orario, mancava mezz'ora per l'appuntamento con Elia. Salii sulla mia moto e sfrecciai verso il cimitero. 

23:00- Ero inginocchiata difronte alle loro tombe. Quando sentii dei passi da dietro che si avvicinavano, decisi di non muovermi e di parlare per prima.

y/n- Puntuale come un orologio svizzero.

x- Dovresti almeno guardarmi negli occhi

Mi alzai e lo guardai, somigliava tantissimo a mia madre. Aveva capelli corti e brizzolati, era in forma, sembrava un uomo normale.

Elia- Quanto mi dispiace non averti vista crescere.

Avvicinò la sua mano alla mia guancia e io gliela spostai. 

Elia- Scusa, somigli tanto a tua madre

y/n- Togli il nome di mia madre dalla tua bocca, non meriti di nominarlo.

Elia- E hai il tatto di tuo padre- continuò 

Mi stavo innervosendo, chiusi per un secondo gli occhi per riacquisire controllo di me stessa e continuai.

y/n- Perché mi hai inviato quei messaggi?

Elia- Ti ho inviato quei messaggi per avvertirti

y/n- Non ho bisogno di avvertimenti. So badare a me stessa, l'ho fatto per anni

Elia- Lo so. Fai meglio da sola.

y/n- Sai anche questo perché mi hai pedinata?

Elia- Lo dicevo anche io e ora guardami... sono solo e sto vivendo la mia vita in parte. Devo spostarmi ogni settimana altrimenti mi trovano e mi mettono in prigione o peggio...

Angels could be bad // Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora