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«Jiyeon? Jiyeon, sei sveglia?» era la voce di mia madre, io mi rigiro nel letto ma sento qualcosa sotto di me, allora mi ricordo della sera prima «MERDA» mi alzo tutta dolorante «Hai detto qualcosa?» mi madre sta per entrare, perciò corro alla porta e la blocco «Non entrare che è un casino qua! Fammi mettere a posto prima!» giro la chiave e mi giro verso Minhee che si era appena messo seduto sul letto mantenendosi la testa.

Gli faccio dei cenni con le mani, ci mette un po' a capire ma poi realizza: mia madre era lì fuori «Cazzo» sussurra poi si guarda intorno. Si alza e si affaccia alla finestra «Mi sa che non posso buttarmi» dice, guardandomi «Intanto vestiti» allora si veste alla velocità della luce, io anche, fortuna che è sabato perché non ho alcuna voglia di andare a scuola oggi.

Apro lentamente la porta, guardandomi intorno assicurandomi che mamma non fosse lì, poi faccio cenno a Minhee di uscire. Lentamente sgattaioliamo fuori dalla stanza, lentamente «Dove te ne vai così silenziosamente?» Minhee ancora dietro l'angolo del corridoio mi guarda terrorizzato «A che ora lavori oggi?»
«Tra poco. Chi è il ragazzo con te?» mi giro, Minhee credo abbia perso la sua anima perché è diventato più bianco di Yewon.

«Ah... Siamo stati a studiare fino a tardi ieri sera e ci siamo addormentati sulla scrivania, mamma lui è Minhee» lo trascino fuori da dietro l'angolo prendendolo per la manica «Piacere sono Jieun, la madre di Jiyeon»
«Fantasia coi nomi vedo» mi sussurra lui ma gli tiro una gomitata in pancia e mi avvicino a mia madre. Prendiamo posto a tavola, lei mette un piatto in tavola anche per Minhee.

Mangiamo in silenzio, infine saluto la mamma che va a lavoro. «Test d'inglese lunedì. Mi aiuti a ripassare?» chiede Minhee, io annuisco, allora passiamo la mattinata a ripassare. A mezzogiorno cucino qualcosa di semplice e mangiamo mentre vediamo la TV, verso le due torna mia madre che trova me e Minhee appisolati sul divano, lui seduto e io con la testa poggiata sulla sua spalla.

Sento qualcosa venire appoggiata su di me, apro poco gli occhi e vedo che era una coperta, nel mentre mia madre scompariva in bagno, poi richiudo gli occhi.

Minhee si sveglia prima di me, un'ora dopo, poi mi sveglio anch'io dopo mezz'ora rispetto a lui. «Sei sveglia?» chiede Minhee, io annuisco, poi sbadiglio. «Che ore sono?» chiedo, assonnata «Circa le cinque. Io devo andare a casa» si alza «Ti accompagno?»
«Fa freddo, resta qua. Tanto vivo vicino» annuisco. «A domani» ci salutiamo, Minhee saluta anche mia madre e va.

✔︎ 𝑫𝒐𝒏'𝒕 𝑳𝒆𝒂𝒗𝒆 𝑴𝒆 ~ ||𝙺𝚊𝚗𝚐 𝙼𝚒𝚗𝚑𝚎𝚎||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora