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Stavo dormendo tranquillamente quando qualcuno inizia a scuotermi «Tesoro. Tesoro? C'è Minhee» apro gli occhi di colpo e mi alzo sbattendo la testa contro mia madre che si era abbassata su di me per scuotermi e svegliarmi.
«Arrivo!» la caccio fuori dalla stanza e chiudo la porta, poi inizio a vestirmi a caso ed esco dalla stanza.

«Look insolito» dicono sia Minhee che mia madre, guardandomi dall'alto al basso e dal basso all'alto. Abbasso lo sguardo realizzando di aver indossato dei jeans chiari e stretti e una felpa nera corta con le orecchie da orso sul cappuccio. Arrossisco leggermente, in effetti non mi sono mai vestita così.

Minhee mi sorride poi si avvicina e mi prende la mano «Noi usciamo» dice a mia madre, che ci saluta, poi usciamo di casa.
«Usciamo, dove?» chiedo mentre mi trascina continuando a tenermi la mano. Si ferma e si gira verso di me, guardandomi e sorridendo in uno dei suoi modi stupendi e solari «Colazione, solito bar» dice poi.

Dopo qualche minuto che abbiamo camminato continuando a tenerci per mano, in un silenzio imbarazzante, che viene fermato per un secondo dalla campanella sopra la porta del bar, seguito dalla porta che si chiude alle nostre spalle.

Prendiamo posto in un angolo tra un muro di pietra e la finestra ed ecco che torna il silenzio imbarazzante. Quel silenzio viene di nuovo interrotto, dalla cameriera che viene verso di noi a prendere le ordinazioni «Cosa vi porto?» chiede, nascosta dietro al taccuino. Minhee mi guarda per dirmi 'prima tu' «Un cornetto con la crema e un cappuccino» dico, balbettando un po'. «Io solo cappuccino» dice Minhee, allora la ragazza va via ancora nascosta dietro al taccuino.

Dopo un po' la ragazza torna e ci porta ciò che abbiamo preso, e iniziamo a mangiare.
Una volta finito, Minhee paga per entrambi «Però la prossima volta pago io» mi lamento, mettendo un piccolo broncio e incrociando le braccia. Lui sorride dolcemente e si abbassa verso di me, lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra «Andiamo» dice, prendendomi di nuovo per mano.

Camminiamo per circa un'ora, sempre tenendoci per mano, ma sta volta senza alcun imbarazzo. Ci fermiamo su un ponte e ci sediamo su una panchina, guardando le navi che passano il fiume «Ti piace il mare?» gli chiedo, lui annuisce.
«Ci sei mai stato?» scuote la testa «Allora ti ci porterò! Ogni estate io e mamma andiamo da mia zia che ha un piccolo locale sulla spiaggia» detto ciò, c'è altro silenzio, allora appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi. Stiamo così per tanto tempo, finché lui non si sposta «Andiamo? Pranzo a casa mia» riapro gli occhi e annuisco, poi ci alziamo e andiamo verso casa sua.

✔︎ 𝑫𝒐𝒏'𝒕 𝑳𝒆𝒂𝒗𝒆 𝑴𝒆 ~ ||𝙺𝚊𝚗𝚐 𝙼𝚒𝚗𝚑𝚎𝚎||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora