8. GIULIA NON HA PENSIERI, O FORSE SI?

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Il cancello della scuola era chiuso quella mattina, i ragazzi fuori da esso chiacchieravano, fumavano, gridavano rumorosamente e sventolavano enormi striscioni.
《Ragazzi tra mezz'ora diamo il via alla manifestazione, siete tutti invitati a partecipare; più ne siamo meglio è!》
Leonardo Masini, 5^C linguistico eletto rappresentante d'istituto per magia.
《Stupide ragazzine di primo, credevo stessimo votando per un rappresentante, non per il ragazzo più figo della scuola. Che poi non è nemmeno figo in realtà, fa solo lo sbruffone. E se non la smette di urlare vado li e gli spacco quel cazzo di megafono in testa!》esclamò Giulia.
Sul volto di Diana apparve un sorriso beffardo.《Qualcosa mi dice che sei un po' gelosa del tuo ex fidanzatino, bellezza.》
《Ma fanculo! Gelosa? Lo odio con tutta me stessa, anzi guarda, se voi partecipate alla manifestazione, io adesso raggiungo il box e vado ad iniettarmi una dose di caffeina nelle vene. Manu dovrebbe essere già li, a dopo!》
《Ti raggiungo tra mezz'ora, questo sciopero mi sembra poco sensato. Chiedi a Manu di riempire la ciotola di Sasha》intervenne Melissa.
Diana sbruffò sonoramente.
《Se andate via tutte chiamo Andrea e sto un po' con lui》disse impugnando il suo cellulare. Dopo poco tempo Melissa si ritrovò da sola in mezzo a quella folla di ragazzi. Si sentì bussare ad una spalla e si voltò di scatto.
《Ehi! Che ci fai qui?》
《Non avevo voglia di studiare per il compito d'italiano, quindi fingo di scioperare. Piuttosto cosa ci fai tu da sola?》rispose Vicky accendendosi una sigaretta.
《In verità stavo per andare via, volevo raggiungere il box, ti va di venire? Ti presento alcuni amici.》
《No, scusami, devo restare qui. Il rappresentante è nella mia classe, mi ha minacciata di morte se non partecipo alla manifestazione.》
《Bene, vuol dire che passo da te stasera e recuperiamo. Ci stai?》
Vicky sorrise annuendo e si allontanò.

La serranda del box era semi aperta, Melissa si abbassò entrando e subito si trovò una palla di pelo bianca che le saltellava intorno. Manu e Giulia erano comodamente seduti a sorseggiare caffè bollente.《Buongiorno ragazzi. Manu...stasera lei sta con noi》avvertì.《Porca troia, Mel! Hai baciato la tipella della 5^C? Ti sei rincretinita o hai terminato tutti i ragazzi?》Scoppiò a ridere Giulia.Melissa guardò Manu con un'espressione schifata.
《Che cazzo, Manu! Non ti si può dire nulla, che subito lo racconti in giro!》Manu fece spallucce iniziando a ridere assieme a Giulia.《Dai lascialo stare, non è che tu sia tanto meglio poi》commentò lei.《La tua sensibilità oggi mi spiazza, stella》,rispose ironica e prese posto su una sedia di plastica.
《Che c'è di strano? È carina》continuò.
Giulia osservò Manu che non sembrava affatto stupito, e ripetè nella testa le parole appena ascoltate dalla sua amica.

"Che c'è di strano?"

Forse nulla, ma non era abituata all'idea che la sua amica potesse essere attratta da una ragazza. In fondo lei i finocchi, anche senza troppa cattiveria, li aveva sempre presi in giro. Probabilmente perché non riusciva ad immaginare come qualcuno potesse essere attratto da una persona dello stesso sesso. Non c'è nulla da fare, certe cose bisogna provarle per capire, quindi probabilmente Giulia non avrebbe capito mai, ma non era un problema, infondo a lei neppure interessava cercare di capire. C'era poco da riflettere, per Giulia o era tutto bianco o tutto nero, non aveva vie di mezzo, però voleva troppo bene a Melissa per non approvare le sue scelte, voleva solo scherzare un po'.《Chi sei tu? E cosa ne hai fatto di Melissa?》continuò a ridere, era il suo modo di affrontare le situazioni inaspettate. Melissa pensò che a volte Giulia sapesse essere odiosa, però non le importava, aveva i suoi pregi anche lei.
《In ogni caso, non credo andrò oltre.》
《No? E perché?》Chiese Manu dispiaciuto.Melissa sospirò e disse:《È difficile da spiegare, credo che abbia appena superato un periodo molto duro e non sia ancora pronta per fare un passo avanti. Però un po' mi preoccupa ad essere sincera, non voglio lasciarla sola com'era appena l'ho conosciuta, mi piacciono le persone che non hanno la strada spianata nella vita, sono quelle che hanno più cose da raccontare.》
《Devo pensare a qualcosa di grave?》
《Beh, direi di si, ma non mi sembra giusto parlarvene, io l'ho scoperto per caso.》
Manu si incantò a guardare il vuoto con un'espressione malinconica sul volto.《Neanch'io ho avuto la strada spianata nella mia vita!》
《Non lo mettiamo in dubbio, caro futuro papà. A proposito, si è saputo il sesso del bambino?》intervenne Giulia.
《Ancora no, dovremmo saperlo la prossima settimana. Insomma, ormai siamo al quinto mese.》
Giulia ricordò Manu a dieci anni giocare a palla con lei nel suo giardino, poi lo immaginò con un bambino tra le braccia e la sua ragazza accanto; non le sembrava ancora vero.《Wow!》esclamò bisbigliando.Il tempo stava passando in fretta, e con esso tutto cambiava, solamente lei sembrava restare sempre allo stesso posto, perché? Forse con la testa che si ritrovava non sarebbe mai stata in grado di sistemarsi, di pensare a qualcosa di serio, a guardare al suo futuro. Ma cosa pretendeva da se stessa? Aveva solo diciannove anni!
Forse doveva solo imparare ad essere più rigida, a crearsi degli ideali, a cercarsi qualcosa da fare, tutti avevano almeno una passione, un hobby, lei aveva solo una cannetta tra le mani che aveva appena finito di rullare.《Voi credete che io sia vuota?》chiese ad i suoi amici sbalordendoli. Da quando Giulia faceva domande del genere? Si accese lo spinello ed iniziò a fumarlo lasciando sfumare con esso tutti i suoi pensieri.
《Vuota?》domandò Melissa.
《Priva di ideali, di ambizioni, di progetti... a volte mi sembra di non avere nulla da dare, da insegnare. Forse io sono una di quelle persone che ha avuto la strada spianata, è stato tutto fin troppo semplice.》
Melissa non sapeva rispondere a quella domanda. In effetti Giulia non aveva molto da insegnare, se non come bere una bottiglia di Jagermeister senza dopo gattonare. Manu scoppiò a ridere.《Tu la vita te la stai godendo meglio di noi, credimi!》
Aveva ragione Manu? Giulia aveva seri dubbi a riguardo, se fosse stata così bene magari quelle domande neppure se le sarebbe poste. Far trasparire le emozioni? No non lo avrebbe fatto mai.《Hai ragione》disse spavalda, non aveva pensato questo.《Ora vado ragazzi. Ah, Melissa... voglio proprio conoscere sta ragazza!》disse con tono provocatorio, salutandola con una linguaccia ed un bacio sulla guancia.

Se non è amore non ha nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora