14. COME RIEMPIRE UN VUOTO.

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Passare un pomeriggio tra donne non era una cosa da tutti i giorni, o forse quella era realmente la prima volta che tutte loro si trovavano li nel box, compresa anche la piccola Sasha.
《Quindi ci siamo quasi! Sei all'ottavo mese, mi sbaglio?》Domandò Diana a Serena, notando che la povera ragazza si sentiva quasi spaesata tra tutte loro; succede quando non puoi fumarti una sigaretta ne assumere caffeina.

《Eh già, sono atterrita dal parto, credimi.》

《Oh si, ci credo!》Ridacchiò Diana.
《Le sei proprio d'aiuto, stupida!》La rimproverò Melissa stringendo la biondina dalle spalle, e beccandosi una linguaccia da parte della sua amica.
《Sta tranquilla, andrà tutto bene!》Continuò a rassicurare Serena.
A quella scena sia Diana che Vicky sembrarono avere le stessa stupita espressione. Da quando Melissa dava così tanta confidenza a persone che conosceva da poco tempo? Diana ricordò la prima volta che da bambina le regalò un abbraccio, e le tornò alla mente che la piccola Melissa rimase impietrita, e passò molto tempo prima che riuscisse a sciogliersi. Con Vicky la storia era stata diversa. Con lei lo aveva fatto spontaneamente le prime volte, più che una dimostrazione d'affetto, i suoi abbracci erano sembrati una reazione alla compassione che provava nei confronti della storia di quella ragazza, e da li, in poco tempo, era riuscita a sentirsi libera di poterlo fare anche in altre occasioni.
Giulia con il suo solito fare disinteressato, si girò una canna, e la posò tra le labbra. Prima che avesse l'occasione di accenderla si sentì chiamare.
《Giulia! Ti dispiace uscire fuori a fumare? Ho un forte senso di nausea, dubito che sopporterei l'odore dell'erba》serena si fermò dal parlare, mentre la minuta ragazza annuì scuotendo la testa.
《Anzi, forse è meglio che torni a casa. Manu rientrerà a breve》continuò sollevandosi dalla poltroncina.
《Oh no! Resta qui, ti do un passaggio in auto tra poco tempo》intervenne Melissa.
《Devo andare anch'io, posso accompagnarla!》Comunicò Vicky sollevandosi anche lei dal suo posto senza spostare lo sguardo serio dallo schermo del suo smartphone.
《Ehi... va tutto bene?》Le domandò Melissa a bassa voce dopo aver notato la sua espressione cupa.
《Si, stai tranquilla》Vicky baciò la sua guancia sotto gli occhi di Diana, che perplessa sollevò un sopracciglio.
Vicky e Serena si incamminarono verso la Mercedes nera, e partirono allontanandosi dal posto.
《Mel, quindi hai deciso di fare il ritiro da scuola?》Domandò Giulia accendendosi finalmente la sua tanto desiderata canna.

《Si, è inutile continuare. Mi troverò un lavoro fino a Settembre, la stagione estiva sta per iniziare infondo! E tu cosa hai deciso di fare dopo il diploma?》
Giulia scrollò le spalle.

《Vado via.》

《Cosa!?》

《Vado a vivere nella capitale, mi iscrivo all'università.》

Melissa si scambiò uno sguardo stupito con Diana.
《Non l'avrei mai immaginato》commentò Diana.

《È così assurda come idea?》

《No, è inaspettata da te. Cioè insomma, i tuoi voti sono ottimi, ma non sei sempre stata dell'idea che una laurea ai giorni d'oggi serve a ben poco?》Domandò Melissa.
Giulia iniziò a viaggiare con la testa, un po' da se, un po' aiutata dallo spinello tra le sue dita.

《Non mi interessa un granché del titolo di studi, solo che... lo studio è l'unica cosa costruttiva a cui io mi sia mai dedicata oltre che a rafforzare il mio ego. Se smettessi di studiare, di accumulare voti soddisfacenti e complimenti da parte dei docenti, mi sentirei ancora più inutile di quanto io non mi senta ora.》

《Ohw!》Esclamò Diana

《Perché mai dovresti sentirti inutile?》

《Aspetta meglio precisare, più che inutile mi sento vuota, io non sono come voi, ragazze. Sono senza obbiettivi, desideri, passioni, senza dei punti fermi, senza un'idea di ciò che ci sarà nel mio futuro.》

《Credo tu stia facendo una gran cosa, Giulia. Magari troverai li la tua strada! C'è solo molto da sperimentare, da provare, per rendersi conto di ciò che si vuole sul serio. Hai l'occasione di metterti alla prova!》Ancora le sagge parole di colei che durante quei cinque anni, l'aveva sorretta come un bastone.

"Ma insomma, i miei polmoni sono pieni di catrame, il mio stomaco d'alcool, la mia testa di frustrazioni. Allora com'è possibile che io mi senta vuota?"

《Mi mancherai Melissa. Li dentro eri l'unica in grado di sopportare una rompi palle come me! Mi mancheranno i chewing gum tra i capelli della prof di Latino, le tue frasi sdolcinate sul diario, ed anche i commenti inappropriati su quel figo dell'assistente nel laboratorio di biologia!》Scoppiò a ridere Giulia.
《Bè, quelli credo che non li farà più》commentò Diana seria.
Melissa la guardò perplessa:《Cosa vuoi dire con questo, Diana?》
《Oh nulla, mi sembri solo meno interessata del solito ai ragazzi!》Gesticolò tenendo lo sguardo basso.
《Ma, questo dovrebbe essere un problema? Perché se lo è, resta comunque un mio problema, no?》Rispose leggermente agitata enfatizzando la parola "mio".
Diana si fece coraggio ed alzò lo sguardo minacciosamente:《Io non credo tu sia... in quel modo! È quella ragazza, Vittoria, che ti trasporta troppo. Non mi sta molto simpatica ad essere sincera.》
Melissa scoppiò a ridere istericamente:《Sei seria Diana? Credevo di avercela già una madre! E poi..."Vittoria"? Non è mica la tua domestica! Esce con noi già un po' ormai, e mi pare che tu sia l'unica a cui dia fastidio la sua presenza!》
Diana irritata si alzò dal suo posto raggiungendo l'uscita.
《Sai cosa? Vaffanculo!》Esclamò continuando a camminare.
Melissa osservo la sua figura allontanarsi a passo costante e sbuffò.
《Dovrei seguirla?》Domandò a Giulia, che come al solito si era fatta gli affari suoi.
《Cambierebbe qualcosa se ti dicessi di no?》Rispose distrattamente.
Melissa sorrise rincorrendo la sua amica.
《Diana, aspetta!》Gridò con il fiatone.

《Cosa?》

《Chiariamoci, per favore! Spiegami in che modo frequentare Vicky possa nuocermi.》

《Oh cazzo, ma davvero non ci arrivi?》 Si dimenò sotto lo sguardo interrogativo di Melissa.

《Non è lei, sei tu! Da quando conosci quella ragazza sembro l'ultimo dei tuoi pensieri, mi sento quasi una ruota di scorta!》

Quelle parole fecero traboccare il vaso di Melissa, il cui sguardo sembrò infuocarsi.
《Stai scherzando, vero? Diana ti ho rincorsa in ogni quando e dove, ti ho letteralmente pregata di passare del tempo con me, mi sono sentita rifiutata, ho passato notti in bianco a piagnucolare su delle nostre vecchie foto, e quando decido di lasciarti lo spazio che sembravi desiderare per occuparmi di me stessa, devo sentirmi dire che non ti sto dando importanza!? Fa un po' di ordine nella tua testa prima di cercare di farlo nella mia!》Urlò.
Si allontanò nervosamente lasciando la sua amica pietrificata, e dopo alcuni metri si voltò indietro.
《Ah Diana, non c'è bisogno neppure che io lo tagli, a forza di tirare in direzioni opposte, l'elastico si sta consumando da solo!》Furono le ultime parole che Diana le sentì dire prima di vederla scomparire.
Rimase li sul suo posto, con un nodo alla gola che quasi le toglieva il respiro, ed i suoi occhi color mare sembrarono riempirsi di lacrime.

"Cosa desidero? Cosa voglio? Forse mi sento vuota tanto quanto Giulia, forse Melissa è l'unica persona capace di riempire questo vuoto. Mi sento egoista, probabilmente lo sono! Questa è la dimostrazione del fatto che forse il karma esiste sul serio."

Si sentì toccare una spalla dal retro, e scorse la figura di Giulia, che subito la strinse in un abbraccio.
《Che cazzo mi è preso!?》Singhiozzò.

《Vieni, ti accompagno a casa.》

Se non è amore non ha nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora