9. RITROVARE UN EQUILIBRIO.

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Pizza! Quale dolce e soave suono sembrava quella parola alle orecchie di Melissa. Non poteva mangiarla, assolutamente no! La sua dieta aveva già sforato con il cioccolato caldo di qualche giorno prima. 《Dai, prendine un po'!》la incoraggiò Vicky portando un pezzo del delizioso impasto sotto il naso della sua amica.《Assolutamente no, io ci tengo al mio fisico!》
Vicky scrollò le spalle.《Più che del tuo fisico mi preoccuperei della tua salute mentale, sembra che tu stia impazzendo per cercare di resistere alla fame.》
Melissa portò gli occhi al cielo sghignazzando,《Ci mancava proprio un'altra stronza qui dentro, sai?》rispose sarcastica ridacchiando allegramente, mentre Vicky restò impassibile.
《Fa un po' come vuoi, però io credo che saresti bella anche dopo aver mangiato un pezzo di pizza, ed inoltre non diventeresti pazza》disse evitando di guardare Melissa negli occhi.

"Che arma potente sono gli occhi! Solamente da essi si può dedurre lo stato d'animo di qualcuno. Sono veri, non hanno maschere come i volti. Gli occhi sono puri, possono leggere, stupire, penetrare, o lasciarsi leggere. Non voglio che nessuno adesso legga i miei occhi, non voglio che nessuno sappia nulla di me. Sono invisibile"pensò.

Melissa ingurgitò a fatica un sorso d'acqua sentendosi avvampare il volto. Era così strano, non le succedeva mai! Un semplice complimento da una sua coetanea che scaturiva in lei quella reazione, cosa c'era sotto? Fece per aprire bocca, in realtà non sapeva neppure cosa stesse per dire, ma Davide travolse le due ragazze facendosi spazio tra di loro. Melissa di solito avrebbe ammonito quel modo di fare che riteneva poco rispettoso, ma a quel punto si sentì quasi salvata dalla situazione che si stava creando.《Mel, sei proprio una maleducata! Neppure mi presenti ai nuovi arrivi?》scherzò il ragazzo imbronciando teatralmente il volto.《Veramente le ho presentato tutti appena è arrivata, e tu eri impegnato a tentare di far colpo sulla ragazza che abita nella palazzina accanto》disse lentamente e posò una mano sulla fronte sconcertata.《Molto piacere, sono Davide il bello!》porse una mano a Vicky che stava ridacchiando sotto i baffi e si portò l'altra ai ciuffi biondi con fare spavaldo.《No, sei Davide l'egocentrico che deve farsi riconoscere ovunque》riprese Melissa dando una strigliata di orecchie al suo amico.《Non sono un egocentrico!》Arricciò il naso.
《Barattolo delle verità!》
Il barattolo della verità era una sorta di gioco che avevano inventato perchè di tanto in tanto c'era bisogno di denaro per le spese del box. Quando due persone si trovavano in disaccordo facevano una sorta di scommessa, e chi perdeva era costretto ad infilare un euro nel barattolo. Il giudice era sempre e solo una persona; Giulia. Tutti sapevano che Giulia era la più schietta, la più cinica, la più realista, quella che non aveva peli sulla lingua. A lei piaceva quel ruolo, perché era l'unica a non dover inserire mai soldi li dentro, e soprattutto perché rispecchiava la sua idea: Giulia aveva sempre ragione.
《Ehi, Hakuna Matata!》Davide si divertiva a chiamarla in quel modo per due motivi: il primo era perché Giulia era "senza pensieri", il secondo era perché lei odiava essere chiamata in quel modo. Giulia si voltò con una faccia schifata:《Ehi, babbeo!》Melissa aveva assistito divertita alla scena insieme a Vicky, dopodiché si era decisa ad intervenire.
《Giù, credi anche tu che Davide sia egocentrico?》
《Oh, si, ed anche esibizionista e montato aggiungerei!》disse, tornando a stapparsi una bottiglia di Corona. Melissa strizzò un occhio a Davide, che sbuffando inserì la monetina nel barattolo.《Mi sa che non ti conveniva farla innervosire》ridacchiò Vicky.
《Mi sa che non mi conveniva uscire di casa stasera!》Esclamò Davide sorridendo ed alzandosi dal posto. Le due ragazze tornarono silenziosamente a fissarsi per qualche secondo, scoppiando poi a ridere all'unisono.

《Dov'è Andrea oggi?》Domandò Manu spalettando sulla griglia del barbecue.《Aveva una cena in famiglia, in questi eventi speciali ci concediamo un po' d'aria a vicenda》rispose Diana fissando l'immagine di Melissa all'interno del box.
"Strade diverse ma mai troppo distanti" le tornò alla mente.
Manu lo notò, insieme alla sua malinconica espressione.
《Si? Eppure non sembri tanto felice, ti manca già?》
《No, anzi, diciamo che starci insieme da mattina a sera sta diventando anche un po' scocciante.》
《Ed allora cosa c'è che non va?》
Diana abbassò lo sguardo tacendo per qualche secondo, boccheggiò un paio di volte, e poi finalmente si decise a parlare.
《Che non sono mai stata... così!》esclamò. Manu sollevò un sopracciglio,《Così come?》
《Ogni volta che in una situazione è mancato Andrea, il suo vuoto mi è stato colmato dalla presenza di un'altra persona: Melissa. Credo che la nostra amicizia sia in un certo senso alla frutta, o in qualche modo stia cambiando.》
《E questo come ti fa stare? Cosa ti senti?》
《In questo contesto, direi a disagio. In generale mi sento quasi persa, mi manca e me ne accorgo solo adesso che la vedo sempre più lontana, sempre più vicina a qualcun'altro. Sono gelosa, si, sono decisamente gelosa.》Manu sorrise.
《Come quando smetti di giocare con qualcosa da bambino, ma sei geloso se il gioco passa a qualcun'altro.》
Diana si sentì pervadere da un senso di malinconia, Manu sapeva essere davvero intuitivo.
《Melissa non è un giocattolo. Credi che io sia troppo possessiva nei suoi confronti?》
《Credo che voi due non abbiate perso il vostro rapporto, ma l'equilibrio in esso.》
Quelle parole catturarono l'attenzione di Diana,《Spiegati meglio!》Manu sbuffò.《Io non sono un ficcanaso, ne uno che critica troppo, meglio che tenga per me certe cose.》
《Ti sto chiedendo un aiuto per capire, non stai facendo nulla di ciò che hai detto.》
《Bè, in questo caso... credo che il vostro legame lo abbiate sempre visto come una sorta di vincolo. Melissa si è sempre preoccupata prima di te e poi di se stessa, e la stessa cosa hai fatto tu, fin quando Andrea non ha iniziato a avere la precedenza su di lei. Così questo vincolo si è in qualche modo spezzato, e lei ha iniziato a pensare a se stessa, sapendo che a te avrebbe pensato lui, ma tu non sembri accettarlo. Vedi, non c'è equilibrio!》
《Umm...》Se ne era reso conto persino Manu che in quella situazione c'entrava davvero poco. Era davvero così evidente?
《Allora non sono protettiva, sono egoista!》rispose Diana.
《Diciamo che in un certo senso sei giustificata. È difficile fare a meno di una persona quando sei stata legata a lei per buona parte della tua vita. T È difficile accettare un cambiamento quando la situazione passata ti è stata davvero comoda! Inoltre credo che dopo l'incidente, ti sia molto più difficile elaborare le perdite.》
《Già, l'incidente...》sussurrò con lo sguardo malinconico rivolto al pavimento, poi tornò in se.
《Non so in che modo affrontare la cosa, Manu, non voglio essere egoista ed allo stesso tempo voglio esserlo, per non sopportare. Sono una cattiva persona?》
《Ne dubito, dovete solo recuperare il vostro equilibrio, credo che parlarne apertamente con lei ti aiuterà a crearti meno conflitti interiori.》
E così era tutta una questione di equilibrio? E così ciò che legava le due ragazze non era solamente un amicizia, ma una sorta di vincolo, un dovere dell'una nei confronti dell'altra? Quanti dubbi aveva insinuato Manu nella testa di Diana, almeno, finché non vide avvicinarsi a lei Melissa.
《Che fai qui? Guarda che la carne cuoce anche se non la stai ad osservare! E sorridi un po'!》
Le disse trascinandola all'interno del box, dove i ragazzi stavano ballando in modo fin troppo buffo a ritmo di musica.

"Io non voglio perdermi ciò che lei ha da dare, non voglio farle perdere tutto l'affetto che potrei darle. Questo ci renderà più forti, non ci farà crollare, non devo permetterlo. Riavremo il nostro equilibrio."

Se non è amore non ha nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora