26. PIENO E BASTA.

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Flashback.

L'estate era entrata, e l'afoso caldo di quella mattina ne era la prova. Il cielo era limpido e rifletteva attraverso la finestra di quella stanzetta dalle pallide pareti. Diana fissava l'immagine sorridente di Andrea di fronte a lei, le loro mani erano strette. Lo sguardo del ragazzo era più dolce del solito, i suoi occhi neri sembravano guardarla con innocenza.
《Stai mangiando di più, vero?》Le domandò giocherellando con una sua ciocca di capelli, e Diana si limitò ad annuire con un cenno della testa.
《Per quanto tempo ancora dovrai restare qui dentro?》Domandò lei questa volta, mordicchiandosi l'interno della guancia.
《Non te lo sò dire di preciso, ma mi stanno tenendo sotto controllo》rispose lui, poi prese a fissare il vuoto:《Devo parlarti di una cosa, una cosa davvero importante per me.》
Diana rizzò le orecchie e gli strinse più forte la mano, senza però pronunciare alcuna parola.

《Da quando sono qui dentro sono cambiato, ho avuto modo di riflettere e...》
《E..》lo invitò a continuare Diana.

《E di avvicinarmi alla religione, a Dio. Ho avuto modo di riscoprire il mio lato spirituale, ed ho capito che è l'unico modo che ho per star bene con me stesso. Quindi, sò che questa notizia ti stupirá, ma ho deciso di diventare un seminarista una volta uscito di qui.》

Le mani di Diana comunciarono a tremare, si portò sconvolta una mano alla fronte e prese più boccate d'aria prima di parlare:《Questo vuol dire che non potremo portare avanti la nostra relazione》affermò, seppur speranzosa in una risposta negativa.
Andrea l'abbracciò, nelle sue possenti braccia Diana riusciva ancora a sentirsi al sicuro.
Sciolse l'abbraccio e si sollevò dalla scomoda sedia con le gambe traballanti:《L'importante è che tu stia bene, nient'altro!》Tirò su forzatamente un sorriso e scappò via dalla stanza.

...

《E così...》terminò Diana sotto gli occhi sbarrati di tutti i presenti.
L'immagine di Andrea con un saio addosso si fece spazio nella mente di Davide, che trattenne una risatina.
《Oh cazzo!》Esclamò Melissa dopo aver attentamente ascoltato tutta la storia.
《Sei sicura che ti stia bene?》Domandò non intravvedendo segno di alcuna particolare emozione sul volto dell'amica.
Diana scrollò le spalle:《Sapete, credo che ognuno di noi debba in qualche modo salvaguardarsi. Il mondo è pieno di amori incompiuti o finiti male, no? Voi cosa ne pensate?》
"Ne sò qualcosa" pensò Davide.
《Io credo che il mondo sia pieno, e basta. Pieno di eventi, di storie, di dinamiche... insomma, guardateci! Nessuno di noi sembra aver avuto una vita perfetta, non si può pianificare la vita》intervenne Vicky aspirando un lungo tiro dalla sua sigaretta.
Melissa le lanciò una lunga occhiata d'apporvazione, e approfittò del blarerio che si era creato intorno per sussurrarle:《A volte ciò che non è stato progettato può stupire.》
Vicky arrossì violentemente, era forse riuscita a stupire Melissa?
Sentì il leggero tocco della sua mano, e le loro dita si intrecciarono. Per la prima volta Melissa non si sentiva poi così timorosa.

"Serve coraggio per desiderare di essere felici!"

Bando alle ciance ed ai dilemmi esistenziali! Che si fa di bello stasera? Volevo proporre il nuovo ristorante tailandese che hanno aperto in centro, vi va?》Giulia battè rumorosamente le mani sulle gambe per attirare l'attenzione dei presenti. Lei non amava riflettere troppo, e questo era risaputo.
《Vi farò sapere. Devo chiedere ai genitori di Serena di badare alla piccola per stasera!》Rispose Manu.
《Io ci sto, ed anche Diana!》Davide lanciò una fulminante occhiata alla sua amica che stava già pensando di rimanere in casa ad ingozzarsi di gelato guardando C.S.I. in tv.
La ragazza sobbalzò senza replicare.
《Melissa, Vicky?》Domandò per ultimo Giulia, lasciando per pochi attimi cadere uno sguardo malizioso sulle loro mani intrecciate.
《Ehm..》fece per parlare Vicky.
《Siamo impegnate, ed ora dobbiamo andare!》La interruppe Melissa sollevandosi e salutando i presenti per poi strettonarla fuori.
Vicky si stupì di tutta quella improvvisa esuberanza.
《Siamo impegnate?》Domandò ridendo ed allontanandosi velocemente dal box.
Il volto di Melissa venne segnato da uno sbieco ghigno scherzoso:《Non amo il tailandese》disse con un po' d'affanno.
《Hai deciso di prendermi in ostaggio?》Continuò a scherzare Vicky.

《Conosco un posto carino...》

I grilli cantavano, tra i fili d'erba verde si intravvedevano piccole lucciole luminose. Il cielo era stellato, le due ragazze erano sole, stese sul muschio soffice, circondate da enormi querce.
Melissa la fissava intensamente, ammirando le lente movenze delle sue labbra carnose che farfugliavano qualcosa a cui lei non stava affatto prestando attenzione. Le succedeva di perdersi in piccoli, insignificanti particolari, e si rendeva conto di amare fortemente ognuno di questi.
Era icantevole alla sua vista, era incantevole l'espressione disinibita sul suo volto, erano incantevoli i suoi profondi occhi scuri dalle ciglia lunghe, il suono leggero ed accogliente della sua voce, era incantevole il colorito abbronzato della sua carnagione, il minuscolo neo che aveva sulla guancia destra ed il capello rossastro che le svolazzava sul volto .
Tornò a prestare attenzione e si rese conto che il discorso era avanzato più di quanto avesse pensato.
Vicky scosse una mano d'avanti ai suoi occhi riportando la sua testa sulla terra.
《A cosa stai pensando?》Ridacchiò sistemandosi il fastidioso capello dietro un orecchio.
《A nulla》rispose Melissa con ancora un'espressione sognante sul volto.
Vicky storse le labbra in un buffo ghigno:《Quella non è un'espressione da "nulla"》disse estraendo un pacco di Malboro dalla sua borsa.
Melissa rimase pietrificata alcuni istanti.
《Tempo fa Davide mi disse che penso troppo, credi sia vero?》Domandò.
Vicky stupita da quella domanda si portò l'indice al centro del labbro inferiore:《Io direi solamente che dovresti farlo in modo più costruttivo. Alcune volte mi sembra che ti fermi a rimurginare troppo, quello si che è tempo perso!》
Melissa sorrise:《Così dovrei fare qualcosa di costruttivo...》
Vicky si strinse nelle spalle, e inaspettatamente si ritrovò la mano si Melissa sulla sua guancia, e le sue labbra sulle sue. Il suo cuore sembrò fermarsi, e immediatamente dopo riprese a battere forte al punto di recuperare tutti i battiti persi.
"Per la prima volta in vita mia, non sento spazi vuoti in cui cadere. Mi sento piena, piena di te" pensò, ma non ebbe il coraggio di dirlo.
《Ci sono completamente dentro, Vicky》pronunciò Melissa prendendo di poco le distanze.
《Dillo, non aspetto altro》la incitò l'altra.
《Ti amo》pronunciò, ed alle orecchie di Vicky suonarono come la melodia migliore di sempre.

《Anch'io.》

Se non è amore non ha nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora